Come svegliarsi bene

Non forzare i tempi. Non usare allarmi troppo bruschi e rumorosi. Niente smartphone e scrolling prima di venti minuti dalla sveglia

come riuscire a svegliarsi presto mattina diventare mattinieri

Svegliarsi bene fa parte del benessere che deriva da una buona dormita. In fondo, è solo la parte finale e conclusiva del nostro sonno, decisivo per la salute e il buonumore nel corso della giornata che ci aspetta. Ma come si sveglia? E come non si spreca questo momento così delicato prima di iniziare le varie attività previste?

Non forzare i tempi

Non tutti hanno gli stessi tempi. Ci sono persone più lente nel risveglio e altre che invece scendono giù dal letto in pochi secondi, come dei grilli. Può dipendere anche dalla pressione: in genere le persone che hanno valori bassi fanno più fatica ad alzarsi, ma sono anche quelle che più facilmente prendono sonno. L’importante, per tutti, è alzarsi secondo il proprio ritmo del ciclo veglia-sonno.

Luce naturale

Appena svegli, non fatevi mancare la luce naturale: aprite le imposte e fatela passare: stimola produzione della serotonina, il neurotrasmettitore che distribuisce buonumore.

Il risveglio brusco

La sostanza chiave per un buon risveglio è la dopamina , che regola il sonno e accompagna una sveglia piacevole. Ma se l’interruzione è brusca, anche con una suoneria eccessiva, con un rumore forte e improvviso magari in arrivo dallo smartphone, allora l’organismo risponde con lo stress e con il rilascio di adrenalina e cortisolo. La giornata inizia con un disagio. Stessa cosa, altro errore, quando i genitori svegliano i figli piccoli per andare a scuola a colpi di urla. Al contrario, con un risveglio graduale e progressivo, il cervello ha il tempo necessario per aumentare la produzione di serotonina e farci sentire, al risveglio più rilassati e riposati. Cioè nelle migliori condizioni per affrontare la giornate. Una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica PloS One indica le sveglie armoniche come ideali per migliorare l’attenzione nel corso di tutta la giornata, mentre una sveglia brusca e rumorosa rischia di frastornarci anche per le ore successive.

Non rinviare troppo il momento di alzarsi

La sonnolenza mattutina è molto diffusa, in un mondo che gioca tutto sul presentismo, sull’attimo fuggente. E rinviare il momento di alzarsi, restando ancora sotto le coperte al calduccio, diventa una scelta quasi obbligata. Nulla di grave, l’importante è non esagerare, altrimenti si rischia di iniziare la giornata già stanchi piuttosto che ben riposati. E piuttosto cercate di create la vostra routine quotidiana legata ai ritmi del risveglio più adatto alle vostre esigenze.

I tempi morti

Se usate una sveglia, e volete decidere di alzarvi a un orario prefissato, in modo anche abitudinario, cercate sempre di fare bene i vostri calcoli. E di comprendere nel tempo che vi serve prima di essere pronti a uscire, non solo lo spazio per vestirvi, andare in bagno, fare la doccia, consumare la prima colazione, ma anche i cosiddetti tempi morti. A partire dai minuti che vi servono per sorseggiare, appena svegli, un bicchiere di acqua a temperatura ambiente e per fare qualche passeggiata tra la stanza e la cucina prima di sedervi a tavola per la colazione, un pasto da non trascurare. Evitate l’uso di tasti che rinviano il momento della sveglia.

Niente smartphone appena svegli

Come non fa bene andare a letto con qualche dispositivo elettronico, così è dannoso svegliarsi e smanettare con lo smartphone. Fare scrolling sullo schermo, controllare e scambiare messaggi, partire a razzo con qualche telefonata. C’è tempo per queste attività, e dalla sveglia al momento nel quale iniziate la vostra attività nel mondo del virtuale, devono passare almeno venti minuti. Svegliarsi bene, come dormire bene, resta un grande e naturale piacere.

La sveglia nel fine settimana e nei giorni festivi

Ovviamente nei fine settimana, quando non avete impegni, e nei giorni di festa, non forzate l’organismo imponendo un risveglio come se fossero giornate normali. Ma non fate neanche l’errore opposto: esagerare con le dormite nei giorni di relax può rendere più complesso il recupero e il ritorno alla normalità, previsto appena qualche giorno dopo.

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