Come si allena la memoria

Coltivate le vostre passioni. Non trascurate l'attività fisica. Usate qualche trucco per memorizzare i numeri. E ogni tanto svuotate il cestino

COME ESERCITARE LA MEMORIA
Libri, manuali, video. E per molte persone anche pillole. Conservare la memoria, tenerla allenata, specie con il passare degli anni e con l’ingombro della fretta quotidiana, delle nostre vite avvitate in un eterno presente, può trasformarsi in uno spreco. Di tempo, di soldi, di salute. E invece esistono rimedi semplici, tutti naturali, che aiutano a tenere in forma la nostra memoria. Sapendo che il ricordare evoca l’idea di un cestino piazzato nel nostro cervello, dove immagazziniamo dati, fatti, persone, ricordi. Ogni tanto questo cestino, come tutti i secchi del mondo, va ripulito, e in automatico ci libereremo delle cose che non contano e non di quelle che hanno un peso nella nostra vita.

Come allenare la memoria

Sarà capitato anche a voi di andare al supermercato per comprare un alimento e di accorgervi, una volta fuori, che è l’unica cosa che avete dimenticato di acquistare o di non riuscire a ricordare in nessun modo il nome di una persona. Tranquilli, si tratta di dimenticanze sporadiche a cui tutti siamo soggetti, causate anche dallo stress della vita frenetica e non di un vero e proprio disturbo. Si è infatti di fronte ad una patologia quando le dimenticanze sono in grado di condizionare negativamente la vita della persona.

come tenere in allenamento la memoria i consigli del medico

Come funziona la memoria

Sapete inoltre che tutti noi immagazziniamo nella memoria pochissimi elementi di quello che ogni giorno vediamo e ricostruiamo tutto con l’immaginazione nel momento in cui ritorniamo a quel ricordo? Questo spiega ad esempio perché a volte incontriamo una persona che non conosciamo ma ci sembra un volto familiare.

Non bisogna quindi preoccuparsi, se a mano a mano che si avanza con l’età, si dimentica più facilmente e di più: questo accade perché la memoria diventa meno visiva e più concettuale. È fondamentale però fronteggiare, giorno per giorno, l’invecchiamento cognitivo: bastano anche piccoli gesti semplici quotidiani per combattere il declino cognitivo come ad esempio dormire il giusto numero di ore. Una ricerca pubblicata su Nature Neuroscience ha rilevato che un insufficiente numero di ore di sonno può portare ad una perdita di memoria. Lo studio, in particolare, fa riferimento al sonno a onde lente ossia il sonno profondo, una cui mancanza può comportare un deterioramento della corteccia prefrontale mediale.

Quante cose dimentichiamo al giorno?

Per sapere quante cose dimentichiamo ogni giorno, le statistiche internazionali più attendibili presentano un dato che varia da quattro a nove. Possono sembrare tante cose, ma diventano poche se calcolate gli oggetti che ci portiamo dietro quotidianamente: chiavi, occhiali, documenti, portafogli, carte di credito, apparati elettronici, strumenti di lavoro. E anche in casa, siamo circondati da oggetti che dobbiamo ricordare dove si trovano. Dal phon al telecomando per la televisione. L’altro aspetto interessante di queste statistiche è che per ritrovare gli oggetti dimenticati, in media sprechiamo 15 minuti al giorno. Dobbiamo preoccuparci? Assolutamente no. Di fronte ai mille impegni, alle nostre vite affannate e schiacciate sul presente, sono numeri che possiamo considerare fisiologici. A meno che non si abbinino ad autentici e ricorrenti vuoti di memoria. in quel caso c’è qualcosa da approfondire.

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Come esercitare la mem0ria

E ancora: il nostro cervello è un muscolo e come tale va allenato per mantenerlo in perfetta salute ed evitare l’atrofizzazione cerebrale. E qual è la migliore ginnastica per il nostro cervello? Bastano anche semplici esercizi cognitivi come ad esempio i cruciverba e la lettura ma anche praticare un hobby, imparare cose nuove, viaggiare.

Cosa fare bene

La dieta giusta, con tanta frutta e verdura. Ma anche con alcuni cibi particolari, come i mirtilli, o una spezia come la curcuma. Un’attività fisica costante, a partire dalla camminata quotidiana. Dormire bene e il numero di ore necessarie. Fare esercizi che attivano il cervello. Le cose che fanno bene alla memoria sono tante, ma tutte molto semplici. E attengono direttamente ai nostri stili di vita, alla prevenzione naturale della nostra salute. Cose da fare fin da giovani.

Cibi che aiutano la memoria

Come dicevamo all’inizio, a parte frutta e verdura in generale, esistono cibi molto adatti a rafforzare la memoria. Come questi.
  • Mirtilli. Le loro bacche, ricche di antiossidanti, agevolano il flusso del sangue nel cervello, e con questo rafforzano la memoria.
  • Curcuma. la sua funzione è dovuta alla sostanza che contiene: la curcumina.
  • Noci. Apportano omega 3 e omega 6, e molte vitamine preziose per il cervello. In particolare per la zona dove si concentrano le attività della memoria.
  • Cacao. Ha una funzione neuro-protettiva per i flavonoli che possiede
  • Cavoli, broccoli e broccoletti. Aumentano la concentrazione di neurotrasmettitori come l’acetilcolina.
  • Uova. Contribuiscono a ritardare l’atrofia cerebrale.
  • Pesce azzurro. Contiene in dosi massicce i fondamentali omega 3.
  • Pomodori. Hanno il licopene, antiossidante naturale, utile per il cervello.
  • Agrumi. Il loro apporto più importante è quello della vitamina C, che fa molto bene anche al cervello e alla memoria.
  • Tè verde. Ricco di teina, che se assunta in dosi non eccessive contribuisce a rivitalizzare il cervello.

Il fosforo non aiuta la memoria

Nonostante la leggenda popolare, non esiste alcuna prova scientifica in base alla quale possiamo affermare con certezza che il fosforo aiuti la nostra memoria. D’altra parte, come abbiamo visto, è il complesso di una dieta equilibrata e ricca di macronutrienti che può davvero rafforzare la memoria.

Come allenare la memoria

Ecco allora un decalogo che può essere valido per le persone agèe ma anche per gli “smemorati” di tutte le età. Uno dei primi accorgimenti per le persone avanti con gli anni è quello di non farle vivere sole: la tristezza e la depressione sono tra le principali cause della perdita della memoria.

  • Fare attività fisica. Vi chiederete cosa centra fare jogging con la capacità di tenere a mente le cose. In realtà molto! Perché uno sforzo costante e prolungato oltre i 20 minuti consecutivi aumenta l’irrorazione sanguigna del cervello e favorisce la rigenerazione di alcune zone come l’ippocampo, che tra le principali mansioni ha proprio la memoria a lungo termine.
  • Esercitarsi: più si procede con l’età più ci si deve esercitare, come un atleta che più invecchia più il suo allenamento deve essere prolungato per garantire le prestazioni di un tempo.
  • Coltivare le proprie passioni: bricolage, pesca, lettura, cucito: chi ha un hobby o un’attività che lo appassiona corre meno il rischio di scordare le cose.
  • Puntare sull’effetto sorpresa. Dobbiamo imparare a sfruttare la naturale tendenza del nostro cervello a memorizzare ciò che è inconsueto. Quando si vuole ricordare qualcosa si può scrivere un appunto “abbellendolo” con faccine e disegnini. In questo modo sarà più facile ricordarlo. Come nelle relazioni se vuoi che si ricordino di te, devi farti notare.
  • Fare piccoli esercizi per tenere desta l’attenzione. Quando si legge un libro, a fine capitolo domandarsi: che cosa dice l’autore in questo capitolo? Altro trucco: immaginare di dover raccontare quel che si legge o si vede alla tv ad un amico (questo è un processo normale: se si va con gli amici al cinema e si parla del film si ricorda più a lungo).  COME TENERE IN ALLENAMENTO LA MEMORIA
  • Prediligere la compagnia: se si fa un cruciverba in compagnia o si gioca a carte con altre persone la memoria è più stimolata che se si fanno le stesse azioni da soli.
  • Fare associazioni: ad esempio per ricordarmi che ho lasciato la macchina in via Verdi 12 posso provare a dirmi “Verdi come il famoso compositore, 12 come gli apostoli”.
  • Coltivare i cinque sensi: se devo ricordarmi di un divano posso guardarlo ma anche grazie al tatto posso tenere a mente se è ruvido o liscio.
  • Per ricordare facilmente i numeri di telefono, tenerli a mente come se fossero un’unica cifra: 02. 316425 può diventare trecentosedicimilaquattrocentoventicinque.
  • Dulcis in fundo: voler ricordare. Spesso il problema è che non poniamo abbastanza attenzione e concentrazione nelle cose che facciamo, storditi dal multitasking o per pigrizia.

Evoluzione della memoria

L’evoluzione della memoria segue l’età della vita. Secondo uno studio su un campione di 250 mila persone realizzato dal Massachusetts General Hospital (MGH) e dal Massachusetts Institute of Technology (Mit), la velocità nel ricordare i fatti, memorizzarli nell’archivio del nostro cervello, ripetere la trama di una storia o il riassunto di un libro e una poesia, digitare simboli di una tastiera che sostituiscono le parole, arriva al picco tra i 15 e i 20 anni. Dai 35 ai 55 anni è il ventennio nel quale riusciamo a fare più rapidamente i conti. La memoria visiva a breve è ai massimi dopo i 30 anni, e l’abilità di intuire lo stato emotivo degli altri è al top tra i 40 e i 50 anni. Dopo i picchi, la perdita di memoria, a livello fisiologico, si attesta attorno al 2 per cento per ogni decennio di vita.

Farmaco per la memoria

La notizia arriva dall’America: nel laboratorio di Cristina Albertini, professoressa di Neuroscienze presso il Center for Neural Science di New
York, è stata testata con successo, sui topi, una molecola che sembrerebbe capace di rafforzare i ricordi e rallentare la perdita di memoria. La molecola si chiama Igf-2,  potrebbe essere utile anche contro Sla e Alzheimer e andrebbe somministrata con una semplice iniezione, come l’insulina.

La memoria allunga la vita

Un recente studio pubblicato sulla rivista Science dimostra l’associazione tra una buona memoria e le prospettive di longevità. I test sono stati fatti sugli animali selvatici e hanno rivelato che chi è fornito di migliori capacità cognitive, ha maggiori probabilità di vivere più a lungo.

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