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Come allenare la memoria
Sarà capitato anche a voi di andare al supermercato per comprare un alimento e di accorgervi, una volta fuori, che è l’unica cosa che avete dimenticato di acquistare o di non riuscire a ricordare in nessun modo il nome di una persona. Tranquilli, si tratta di dimenticanze sporadiche a cui tutti siamo soggetti, causate anche dallo stress della vita frenetica e non di un vero e proprio disturbo. Si è infatti di fronte ad una patologia quando le dimenticanze sono in grado di condizionare negativamente la vita della persona.
Come funziona la memoria
Sapete inoltre che tutti noi immagazziniamo nella memoria pochissimi elementi di quello che ogni giorno vediamo e ricostruiamo tutto con l’immaginazione nel momento in cui ritorniamo a quel ricordo? Questo spiega ad esempio perché a volte incontriamo una persona che non conosciamo ma ci sembra un volto familiare.
Non bisogna quindi preoccuparsi, se a mano a mano che si avanza con l’età, si dimentica più facilmente e di più: questo accade perché la memoria diventa meno visiva e più concettuale. È fondamentale però fronteggiare, giorno per giorno, l’invecchiamento cognitivo: bastano anche piccoli gesti semplici quotidiani per combattere il declino cognitivo come ad esempio dormire il giusto numero di ore. Una ricerca pubblicata su Nature Neuroscience ha rilevato che un insufficiente numero di ore di sonno può portare ad una perdita di memoria. Lo studio, in particolare, fa riferimento al sonno a onde lente ossia il sonno profondo, una cui mancanza può comportare un deterioramento della corteccia prefrontale mediale.
Quante cose dimentichiamo al giorno?
Come esercitare la mem0ria
E ancora: il nostro cervello è un muscolo e come tale va allenato per mantenerlo in perfetta salute ed evitare l’atrofizzazione cerebrale. E qual è la migliore ginnastica per il nostro cervello? Bastano anche semplici esercizi cognitivi come ad esempio i cruciverba e la lettura ma anche praticare un hobby, imparare cose nuove, viaggiare.
Cosa fare bene
Cibi che aiutano la memoria
- Mirtilli. Le loro bacche, ricche di antiossidanti, agevolano il flusso del sangue nel cervello, e con questo rafforzano la memoria.
- Curcuma. la sua funzione è dovuta alla sostanza che contiene: la curcumina.
- Noci. Apportano omega 3 e omega 6, e molte vitamine preziose per il cervello. In particolare per la zona dove si concentrano le attività della memoria.
- Cacao. Ha una funzione neuro-protettiva per i flavonoli che possiede
- Cavoli, broccoli e broccoletti. Aumentano la concentrazione di neurotrasmettitori come l’acetilcolina.
- Uova. Contribuiscono a ritardare l’atrofia cerebrale.
- Pesce azzurro. Contiene in dosi massicce i fondamentali omega 3.
- Pomodori. Hanno il licopene, antiossidante
naturale, utile per il cervello. - Agrumi. Il loro apporto più importante è quello della vitamina C, che fa molto bene anche al cervello e alla memoria.
- Tè verde. Ricco di teina, che se assunta in dosi non eccessive contribuisce a rivitalizzare il cervello.
Il fosforo non aiuta la memoria
Come allenare la memoria
Ecco allora un decalogo che può essere valido per le persone agèe ma anche per gli “smemorati” di tutte le età. Uno dei primi accorgimenti per le persone avanti con gli anni è quello di non farle vivere sole: la tristezza e la depressione sono tra le principali cause della perdita della memoria.
- Fare attività fisica. Vi chiederete cosa centra fare jogging con la capacità di tenere a mente le cose. In realtà molto! Perché uno sforzo costante e prolungato oltre i 20 minuti consecutivi aumenta l’irrorazione sanguigna del cervello e favorisce la rigenerazione di alcune zone come l’ippocampo, che tra le principali mansioni ha proprio la memoria a lungo termine.
- Esercitarsi: più si procede con l’età più ci si deve esercitare, come un atleta che più invecchia più il suo allenamento deve essere prolungato per garantire le prestazioni di un tempo.
- Coltivare le proprie passioni: bricolage, pesca, lettura, cucito: chi ha un hobby o un’attività che lo appassiona corre meno il rischio di scordare le cose.
- Puntare sull’effetto sorpresa. Dobbiamo imparare a sfruttare la naturale tendenza del nostro cervello a memorizzare ciò che è inconsueto. Quando si vuole ricordare qualcosa si può scrivere un appunto “abbellendolo” con faccine e disegnini. In questo modo sarà più facile ricordarlo. Come nelle relazioni se vuoi che si ricordino di te, devi farti notare.
- Fare piccoli esercizi per tenere desta l’attenzione. Quando si legge un libro, a fine capitolo domandarsi: che cosa dice l’autore in questo capitolo? Altro trucco: immaginare di dover raccontare quel che si legge o si vede alla tv ad un amico (questo è un processo normale: se si va con gli amici al cinema e si parla del film si ricorda più a lungo).
- Prediligere la compagnia: se si fa un cruciverba in compagnia o si gioca a carte con altre persone la memoria è più stimolata che se si fanno le stesse azioni da soli.
- Fare associazioni: ad esempio per ricordarmi che ho lasciato la macchina in via Verdi 12 posso provare a dirmi “Verdi come il famoso compositore, 12 come gli apostoli”.
- Coltivare i cinque sensi: se devo ricordarmi di un divano posso guardarlo ma anche grazie al tatto posso tenere a mente se è ruvido o liscio.
- Per ricordare facilmente i numeri di telefono, tenerli a mente come se fossero un’unica cifra: 02. 316425 può diventare trecentosedicimilaquattrocentoventicinque.
- Dulcis in fundo: voler ricordare. Spesso il problema è che non poniamo abbastanza attenzione e concentrazione nelle cose che facciamo, storditi dal multitasking o per pigrizia.
Evoluzione della memoria
Farmaco per la memoria
La memoria allunga la vita
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