Bombole a gas: come si usano in totale sicurezza

Se avvertite un odore di gas, chiudete immediatamente il rubinetto del gas. Il tubo non deve mai essere più lungo di 1,5 metri. Per il ricambio rivolgetevi solo a ditte autorizzate

RIFORNITORI AUTORIZZATI BOMBOLE GAS

L’uso delle bombole del gas è ancora diffuso in molti condomini di diverse regioni italiane. Questo accade non solo nelle zone del nostro pese dove il metano arriva difficilmente a causa delle condizioni geografiche piuttosto impervie (per esempio in alcune località montane e in diverse isole) ma anche nelle città. Dato che l’allaccio al gas metano è abbastanza costoso (anche 3-4mila euro), molte persone preferiscono, pur avendo la possibilità di usufruire del gas di città, comprare ancora la bombola GPL.

COME SI USANO LE BOMBOLE A GAS

Oggi, le uniche bombole dal gas GPL in commercio sono comunque quelle conformi alla norma UNI 7131/1999, la quale fissa i criteri per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti GPL (Gas Petrolio Liquefatto), con portata termica nominale fino a 35KW non alimentati da rete di distribuzione. I contenitori di questo gas a GPL sono totalmente sicuri, sempre che chi le utilizza eserciti tutta una serie di accortezze. In caso contrario, infatti, i rischi sono davvero notevoli.

Dato che non esiste una legge che vieti completamente l’utilizzo delle bombole a gas GPL, bisogna attenersi ad alcune regole ferree, per adoperale in maniera serena per se stessi e per glia altri.  Vediamo insieme quali sono tali regole.

IN UN LOCALE APERTO

Innanzitutto, la bombola del gas andrebbe posizionata in un locale aperto e ben aerato, fuori dall’appartamento. Tale bombola non andrebbe mai collocata, in cantina o in garage, perché in caso di fuga, il GPL si posiziona sotto l’aria e crea una piscina invisibile ma terribilmente infiammabile. Qualora non si abbia a disposizione un area apposita per la bombola, le norme affermano che in uno spazio inferiore ai 20 metri cubi, si può installare una sola bombola; mentre tra i 20 e i 50 metri cubi, se ne possono prevedere al massimo due, di 40 kg complessivi. La bombola va posizionata verticalmente, così la valvola resta integra. Quando la bombola termina, non bisogna tenerla in casa ma va riconsegnata all’addetto che consegna quella nuova. Anche una bombola quasi scarica, difatti, può comportare notevoli rischi.

MAI RICARICARLE IN MODO AUTONOMO

La bombola di gas GPL non va mai ricaricata autonomamente (per esempio presso i distributori di GPL per auto) ma bisogna rivolgersi alle ditte autorizzate a far questo. È assolutamente vietato anche fare travasi tra bombole GPL. La bombola deve sempre essere riempita all’80% del suo volume per far sì che il gas all’interno si dilati in tutta sicurezza.

SU UNA SUPERFICIE PIANA

La bombola va collocata su di una superfice piana e mai in presenza di fonti di calore, come braci o apparecchi elettrici funzionanti. Quando si effettua la sostituzione, bisogna assicurarsi che i rubinetti di entrambe le bombole, quella vecchia e quella nuova, siano chiusi.

TUBO NON PIU’ LUNGO DI 1,5 METRI

Il tubo della bombola non deve mai essere più lungo di 1,5 metri di lunghezza e deve essere a marchio UNICIG 7140 (cioè specifico per il GPL); inoltre deve essere sottoposto a controlli che ne verifichino le regolarità. Il tubo viene fissato al portagomma con un fascetta di sicurezza e deve essere sostituito periodicamente, secondo la data riportata sul tubo stesso.

CONTROLLO GUARNIZIONE

Quando si cambia la bombola vecchia, viene sostituita anche la guarnizione che sta tra il rubinetto e il regolatore di pressione. La nuova guarnizione viene venduta insieme alla bombola nuova.

TUBO IN ACCIAIO

Di solito, la bombola viene adoperata in cucina, dunque collocata in uno scomparto della stessa. In tale caso, il tubo flessibile deve esser fatto in acciaio inossidabile e fissato a parete, secondo la norma europea Uni EN 14800 dell’ottobre 2007.

CHE FARE QUANDO C’E’ ODORE DI GAS

Dopo la sostituzione, l’addetto deve eseguire una prova di tenuta degli allacciamenti, adoperando uno spray che rileva le fughe, che può essere acquistato nei negozi di ferramenta. Infine si prova l’accensione dei fuochi della cucina. Qualora si avverta odore di gas, bisogna immediatamente chiudere il rubinetto del gas sulla bombola e rivolersi agli esperti del settore. In ogni caso, è buona abitudine chiudere i rubinetti del gas, quando ci si allontana da casa, specialmente per periodi piuttosto lunghi.

RIFORNITORI AUTORIZZATI

È bene ribadire che, a causa dei numerosi incidenti avvenuti in seguito allo scoppio di bombole a gas GPL, non bisogna mai riempire tali contenitori presso i distributori per autotrazione. Alcuni gestori di tali impianti, infatti, per mero scopo di lucro, riempiono abusivamente le bombole destinate ad uso casalingo, contravvenendo a tutte le regole di sicurezza esistenti. La procedura di riempimento presso tali distributori, non prevede un controllo sul livello del liquido immesso nella bombola. Inoltre nel caso delle automobili, la valvola di sicurezza non è montata, solitamente, nel dispositivo di riempimento cioè la pompa, ma nella bombola stessa della macchina. Quando si tratta invece di riempimento illegale di bombole per uso domestico, la bombola installata non ha nessuna valvola di sicurezza, che possa evitare il superamento del limite dell’80% del liquido, deciso dal legislatore. Chi invece è autorizzato a montare bombole, possiede tale valvole nelle proprie attrezzature e può facilmente verificare che il suddetto limite non venga superato. Il limite del liquido immesso è fondamentale perché bisogna evitare che questo eserciti una pressione maggiore di quella consentita, quando si verifichino certe condizioni, per esempio in caso di eccessivo surriscaldamento di un contenitore lasciato al sole.

BOMBOLE GPL REGOLE

Da tutti questi rischi ci si difende attendendosi alle regole base, cioè non riempendosi autonomamente le bombole e collocandole dove sia consentito. La legge commina, infatti, sanzioni pecuniarie piuttosto esose, dai 5mila ai 20mila euro per chi riempie illegalmente le bombole e dai 2mila ai 4mila per chi ne autorizza il riempimento. Inoltre, è disposto anche l’arresto dai 6 mesi ai 3 anni. Il rivenditore autorizzato collauda periodicamente le bombole, secondo quanto dispone la legge. Dunque, esiste una vera e propria tracciabilità delle stesse, invece completamente inesistente in caso di riempimento abusivo. Oltre a ciò, il rivenditore autorizzato riempie, come già specificato, secondo il giusto livello di liquido e con attrezzature “ad hoc”, garantendo la tenuta stagna dei morsetti.

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