In questo caso si viene a sviluppare un cloro gassoso, sotto forma di vapore, tossico per inalazione. La candeggina, infatti, altro non è che ipoclorito di sodio a varie concentrazioni. Ricordate che si tratta di un prodotto corrosivo, può danneggiare pelle e occhi e provoca lesioni a esofago e stomaco se ingerita. Quanto agli acidi, pensate a quelli che si trovano nei prodotti anticalcare per il bagno e per la cucina: sono corrosivi e tossici.
L’ammoniaca in genere si acquista in soluzione acquosa al 5-10 per cento e si usa per pulire vetro, acciaio, ceramica. Ma anche per sgrassare il forno. Tenete presente però che si tratta di un prodotto tossico e corrosivo. La candeggina, con l’ammoniaca, produce clorammina. Molto irritante e pericolosa.
Qui più che la salute conta il danno per il portafoglio. Si tratta di uno spreco puro: la combinazione di acqua ossigenata con candeggina genera ossigeno. E non disinfetta.
Sono semplici e chiare. Come abbiamo visto, è inutile mescolare più prodotti insieme, non diventano più efficaci e semmai aumentano i rischi di tossicità. È sempre bene arieggiare i locali dove i disinfettanti vengono usati, e non lasciarli mai incustoditi, come gli stessi detergenti. Non utilizzare i contenitori dei disinfettanti, una volta terminati, per altri liquidi. Leggere bene le istruzioni prima dell’uso e attenersi alle istruzioni. Imparare a riconoscere i simboli di pericolo che trovate ben spiegati sul sito www.cnsc.iss.it
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