Durante l’estate la Via Lattea ci passa proprio sopra la testa. E quasi sempre la ignoriamo, nonostante il suo fascino, la sua bellezza, i suoi misteri, tutto ciò che ha fatto della volta celeste, patrimonio dell’umanità, un’attrazione unica.
Il cosmologo Stephen Hawking, nel dare i suoi suggerimenti su Come vedere le stelle, faceva una premessa che vale la pena ripetere: «Guardate le stelle, non i vostri piedi». E per avere il massimo godimento da questa osservazione c’è solo da seguire alcuni suggerimenti. Esaminiamoli in sequenza, a partire dalla preparazione della nostra caccia al cielo stellato.
La prima cosa da fare è guardare le previsioni del tempo e la condizione della luna. Il cielo terso, con un buon meteo sono certamente preferibili per guardare le stelle, rispetto a un cielo nuvoloso, anche solo a intermittenza. Quanto alla luna piena, i giorni nei quali brilla è meglio evitare l’osservazione delle stelle. La luna piena infatti è il secondo oggetto più luminoso del cielo e quindi elimina brillantezza e visibilità delle stelle.
Durante l’osservazione lo smartphone va semplicemente spento. Crea solo disturbo, fastidi e inutili distrazione. In questo caso la tecnologia rompe l’incantesimo del silenzio abbinato alla vista, di un assolutismo dell’immagine. Evitate anche le foto: se volete cimentarvi con le foto, è preferibile fare un’escursione ad hoc e con una macchina fotografica adatta a scattare questo tipo di immagini.
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Usare solo una torcia LED a luci rosse
Per spostarvi in una zona di buio, adatta alla migliore vista del cielo stellato, usate solo una torcia a LED con luci rosse, altrimenti rischiate di produrre luci fastidiose. Ovviamente, scegliete luoghi lontani dalla città, una zona alta e con ampia visibilità. L’abbigliamento deve essere informale, comodo e leggero, ma correlato alle temperature notturne. Infine, se volete approfondire lo spettacolo, scaricate un’app con la mappa del cielo e dotatevi di un binocolo.
L’ora migliore
Il momento più favorevole è sicuramente verso l’alba, sempre che il meteo sia dalla vostra parte e favorevole. Quindi, sveglia durante la notte e niente lamentele: non è uno sforzo sprecato.
Il tempo necessario
Non pretendente di afferrare qualche stella cadente al primo colpo: abbiate la pazienza che serve. E tenete presente che l’occhio ha bisogno di almeno mezz’ora per adattarsi a questo tipi di immagini e di visioni.
Dove se ne vedono di più
Le stelle cadenti possono presentarsi da ogni direzione. Tuttavia, conviene orientare lo sguardo a Nord-Est, subito dopo la costellazione di Cassiopea dalla classica forma a “W”. È da lì che giungono gran parte delle comete.
Niente binocoli e smartphone
Sono vietati i binocoli, inutili, e soprattutto gli smartphone. A causa della loro illuminazione, i vostri occhi saranno obbligati ad abituarsi al buio con più difficoltà e meno efficacia. Ovviamente con il rischio di farvi perdere molte stelle cadenti.
Allontanarsi dai luoghi abitati
Per chiudere, un consiglio tanto banale quanto essenziale. Occorre, al fine di vedere al meglio e quante più possibili stelle cadenti, allontanarsi dai luoghi abitati. L’inquinamento luminoso, infatti, è il peggior nemico delle stelle cadenti, e dei desideri a loro affidati.
Notte di San Lorenzo
Stelle cadenti significati negativi
Nell’antichità non mancano le tradizioni che assegnano un significato negativo alle stelle cadenti. A Sparta, per esempio, il cielo veniva scrutato, con la massima attenzione, ogni nove anni: se appariva una stella cadente, considerata un presagio di sciagure, il re veniva deposto. Anche nell’antica Persia le stelle cadenti venivano considerate un segno di guai in arrivo. E per i cinesi le stelle cadenti significavano la possibile caduta di un sovrano.
Come esprimere un desiderio
Una curiosità è proprio nella tradizione dell’esprimere un desiderio alla vista di una stella cadente. Innanzitutto, l’etimologia del termine desiderio deriva dal latino, dove “de siderum” significa proprio “sulle stelle”. Il desiderio affidato alle stelle era anche quello dei marinai che, oltre alle bussole, si orientavano grazie alle costellazioni: alla vista di una stella cadente, esprimevano il desiderio di giungere alla meta della terra ferma. Inoltre, Il ruolo della stella cadente come guida è risaputo anche nella tradizione cristiana, dove proprio una stella cadente indicò ai re Magi la via fino alla grotta con Gesù Bambino.
Inquinamento luminoso
Lo spettacolo delle stelle, comprese quelle cadenti, viene spesso oscurato da un fenomeno di degrado ambientale purtroppo in significativa crescita: l’inquinamento luminoso. Si tratta dell’enorme spreco ed eccesso di illuminazione che facciamo, specie nelle aree urbane, posizionando anche i punti luce in modo sbagliato. Ovvero verso l’alto.
In generale la luce artificiale, per essere utile e per svolgere la sua funzione, deve essere sempre rivolta verso il basso, dove l’uomo vive, e non verso il cielo. In questo caso la luce non fa altro che spegnere le stelle. Stiamo sprecando soldi con un’illuminazione sbagliata e controproducente e stiamo sprecando uno dei regali più belli che riceviamo ogni giorno dalla natura.
Inutile dire che l’Italia è tra i paesi industrializzati con il più alto tasso di inquinamento luminoso. Nonostante una legislazione regionale molto densa, con regole stringenti sul posizionamento delle postazioni che emettono la luce artificiale e sulla sua direzionalità. Altri danni arrivano dai satelliti, considerando che le orbite terrestri ospitano circa novemila tra satelliti attivi e non funzionanti.
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