Una mamma di 10 figli racconta i segreti di una famiglia numerosa

Il vantaggio più grande? A casa c’è sempre allegria. I soldi per i figli non andrebbero tassati.

come vive famiglia numerosa intervista raffaella butturini

COME VIVE UNA FAMIGLIA NUMEROSA

«Papa Francesco, con le sue parole sulla famiglia, ci ha invitato a non volere un figlio a tutti i costi, a non considerarlo un diritto, ma un dono, frutto di una libera scelta»: Raffaella Butturini di figli ne ha dieci, dei quali uno in affido, e presiede con il marito l’Associazione nazionale che raggruppa 17mila famiglie numerose.

  • Lei i suoi figli li ha sempre voluti?

Sempre, dal primogenito che ho avuto a 28 anni all’ultima figlia che ho partorito a 43 anni.

  • Mai avuto il dubbio di non farcela?

La paura e la fatica sì, il dubbio mai. Sono figlia di genitori separati, entrata in collegio a sei e uscita dopo la maturità: non ho mai avuto una famiglia vera. E l’ho sempre sognata, fino a quando sono riuscita a realizzarla.

  • Quando ha sentito  il salto più importante nella sua vita di madre?

Fino a quando erano sei riuscivo a guardarli tutti con un colpo d’occhio, dopo il settimo dovevo contarli e ho capito che eravamo diventati davvero tanti.

  • Per la famiglia ha rinunciato al lavoro?

Ero impiegata all’università, e il lavoro mi piaceva. Dopo il settimo figlio mi sono dimessa per dedicarmi solo alla famiglia. Senza rimpianti.

  • Avete avuto problemi economici?

Io credo nella Provvidenza, e penso di essere stata molto aiutata. Avevamo una bella casa, nel centro di Padova, dove pensavamo di passare la nostra vita. Quando i figli sono diventati numerosi, l’abbiamo venduta al triplo del prezzo che avevamo pagato,  e ci siamo trasferiti in un casolare, fuori città, con 5mila metri quadrati di terreno. Questa è stata la nostra fortuna economica.

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  • Con tanti figli servono regole speciali in casa?

Ne servono poche e chiare: noi ne abbiamo scelte due. La prima è che almeno una volta al giorno, di solito la sera, si mangia tutti insieme a tavola, e nessuno si alza prima del papà.

  • E la seconda?

A mezzanotte durante la settimana, e all’una e mezza il sabato, la casa chiude.

  • Bisogna essere più severi?

Bisogna condividere un senso di comunità. Con l’enorme vantaggio che la famiglia numerosa offre una doppia educazione: quella verticale, dei genitori, e quella orizzontale, tra i figli. Si educano a vicenda, e ognuno sente la responsabilità di chi viene dopo.

  • Con meno o più conflitto rispetto a una famiglia con pochi figli?

Quando si è in tanti il conflitto si attenua, e hai sempre la possibilità di trovare un fratello alleato. Non ti senti mai solo.

  • Parliamo di aspetti banalmente pratici: i guardaroba passano da un figlio all’altro

Ovvio, altrimenti i conti saltano. Però, a proposito di alleanze tra figli, il nostro primogenito ha deciso di lavorare appena finita la scuola. E con il primo stipendio è andato dal fratello minore e gli ha detto: «Andiamo a comprare una giacca nuova per te, in fondo non l’hai mai avuta…».

  • Gli inviti degli amici dei figli diventano rari.

Rarissimi. Al contrario, a casa nostra abbiamo fatto anche diverse feste per i  18 anni degli amici dei miei figli. Una famiglia numerosa deve vivere con le porte aperte.

  • Siete mai andati a cinema tutti insieme?

Impossibile. Infatti i film li noleggiamo e li guardiamo a casa.

  • Chi sceglie il programma da vedere in tv?

Chi arriva per primo. E, a proposito di poche regole, ne dimenticavo un’altra: la tv di mattina non si guarda. Non abbiamo bisogno di una baby sitter elettronica.

  • E quale considera il vantaggio più grande di una famiglia numerosa?

L’allegria in casa. Abbiamo avuto momenti terribili, due parti con distacco di placenta, mio marito operato dopo un infarto, un’alluvione che rischiava di distruggere la casa. Ma li abbiamo sempre superati, con gioia. Anche per questo la famiglia numerosa è una risorsa.

  • Una risorsa, come dicono tanti personaggi politici….

Già, salvo poi non fare nulla. Con il risultato che in Italia la famiglia è ignorata, se non disprezzata, e se ne parla spesso con poco rispetto. Così si rischia di frantumare un’intera società.

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  • Immagini di chiedere al governo un provvedimento a favore della famiglia

Semplice: i soldi che si spendono per mantenere un figlio non vanno tassati. Sarebbe un incentivo a fare più figli e un atto di giustizia. Pochi giorni fa ho accompagnato mia figlia a fare un’ecografia urgente: ho speso 250 euro. Le sembra giusto, con dieci figli, non avere alcun riconoscimento, in termini di vantaggio fiscale, dallo Stato?

  • Che cosa pensa delle famiglie allargate?

La mia d’origine lo era, e ho sofferto come un cane. Mia madre non è mai riuscita a farci sentire tutti fratelli, e probabilmente è impossibile.

  • E’ giusto concedere alla coppie gay gli stessi diritti di una famiglia?

I diritti della persona vanno sempre rispettati, ma non tutte le unioni possono essere considerate come delle famiglie.

  • Lei è favorevole o contraria all’uso dei contraccettivi?

Credo che ogni coppia debba decidere, in libertà e in autonomia, quanti figli avere. Non ho mai considerato la mia storia, anche in famiglia, come un esempio, e non ho mai detto ai miei ragazzi: fate un figlio ogni nove mesi!

  • In Italia si fanno sempre meno figli solo per problemi economici?

No, in Italia troppi remano contro la famiglia. E abbiamo perso il senso della fatica e del sacrificio, mentre siamo concentrati su quello che ci piace. Come le coppie che fanno figli senza sposarsi: stanno semplicemente fuggendo dalle loro responsabilità.

(Nell’immagine di copertina, tratta dal sito dell’Associazione nazionale Famiglie numerose, Raffaella Butturini e la sua famiglia)

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