I bonobo sono delle scimmie che appartengono al genere Pan, molto simili agli scimpanzé, anche se sono più bassi, più snelli e con un pelo più scuro. Ma la caratteristica più importante dei bonobo è un’altra: il loro DNA coincide per il 98,7 per cento con quello dell’uomo, e quindi vengono considerati dagli scienziati, con gli scimpanzé, come la specie naturale più vicina a noi. I nostri parenti più stretti.
Con alcune differenze sostanziali che li separano nettamente dagli scimpanzé e innanzitutto dai comportamenti degli uomini. Se gli scimpanzé sono violenti, aggressivi, gerarchicamente rigidi e patriarcali, i bonobo sono altruisti, dominati dalle donne e usano il contatto sessuale tra maschi e femmine come una sorta di collante sociale. E soprattutto, le femmine della specie formano forti legami anche con le femmine a cui non sono imparentate. Sono animali che, grazie a queste attitudini e a questi comportamenti, nei quali è determinante il primato delle donne, riescono a risolvere i loro conflitti pacificamente.
Una ricerca della Duke University, in North Carolina, negli Stati Uniti, ha consentito di mettere a fuoco nei dettagli alcune preziose qualità di queste scimmie così uniche. I bonobo praticano l’empatia e non esitano ad aiutare anche chi non ha legami con loro: i maschi, infatti, tendono a collettivizzare il cibo, a metterlo a disposizione di tutti; si aiutano continuamente tra di loro e hanno una sensibilità altissima. Durante i bombardamenti della città di Hellabrunn, in Germania, nel corso della seconda guerra mondiale, tutti i bonobo di uno zoo nelle vicinanze morirono per lo spavento dovuto al fragore; agli scimpanzé presenti nello stesso luogo, non accadde nulla.
Tra i gesti metodi pacificatori più importanti praticati dai bonobo, ci sono gli abbracci e i baci, e la stessa attività sessuale non ha solo fini legati alla riproduzione e al piacere, ma in primo luogo serve proprio per la pacificazione tra le comunità di bonobo, in genere formate da una trentina di esemplari, e con, a capo, sempre una femmina, fornita di un’intelligenza superiore a quella del maschio.
Il primatologo giapponese Takayoshi Kano, già negli anni Settanta, fu il primo a sottolineare come le femmine di bonobo non fossero marginalizzate e spesso oggetto di violenza da parte dei maschi come succede nella società degli scimpanzé e di altri primati che possono arrivare a forzare le femmine ai rapporti sessuali. Al contrario, le femmine bonobo, si distinguono per non essere affatto vittime di coercizione sessuale. I maschi che tentano di forzare l’accoppiamento sono ostacolati dai forti legami femmina-femmina. Una sorellanza, o solidarietà femminile, che interviene anche in modo aggressivo per difendere una femmina potenzialmente aggredita. Se i maschi vogliono sesso, cibo o status, spesso devono prima passare attraverso le femmine dominanti.
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