Diritti Umani, Italia inadempiente da 27 anni: necessaria una Commissione indipendente

L’Onu ce lo chiede dal lontano 1993 ma per ben sette legislature non si è fatto nulla. E il risultato sono numerose condanne da parte della Corte europea e un sistema di tutela che non funziona. Una petizione per sollecitare il Parlamento a rispettare gli impegni

PETIZIONE COMMISSIONE DIRITTI UMANI

L’Unione europea si fonda sullo Stato di diritto e sul rispetto dei diritti umani. Diritti che non sempre in Italia vengono fatti rispettare. Negli ultimi decenni, nonostante il nostro Paese sia tra i fondatori dell’Unione e sposi convintamente questi principi, si sono moltiplicate le sentenze di condanna della Corte europea sui diritti umani nei confronti dell’Italia. Sotto accusa in particolare le condizioni carcerarie ma anche il reato di tortura e i trattamenti disumani o degradanti. Oltre che i ripetuti casi di violazione delle convenzioni internazionali sui rifugiati. Mancanze che hanno un’origine comune e che si potrebbe contribuire a risolvere tramite l’istituzione di una Commissione nazionale indipendente, che avrebbe il compito di riorganizzare una serie di organismi di vario livello che spesso, stando all’elevato numero di condanne, sono inefficaci.

COMMISSIONE DIRITTI UMANI

Il nostro Paese è ben cosciente di questa criticità considerato che, nel lontano 1993, ha votato la risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che disponeva l’istituzione di un organismo nazionale, per l’appunto una Commissione, che fosse autorevole e indipendente. E che avesse l’obiettivo di promuovere la protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Dal 1993 ad oggi l’Italia non solo non ha tenuto fede all’impegno ma ad oggi è l’unico Stato membro dell’Unione Europea a non aver istituito neppure un organismo che abbia funzioni simili. Per questa ragione, lo scorso 10 dicembre in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani, +Europa ha lanciato una petizione (cliccare qui per firmarla) in favore di una rapida approvazione della proposta di legge sull’istituzione di questa Commissione.

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FUNZIONI COMMISSIONE DIRITTI UMANI

Per essere accreditato questo organo deve essere conforme ai cosiddetti ‘Princìpi di Parigi‘, ossia: indipendenza e autonomia dal governo (operativa e finanziaria), pluralismo nella composizione, ampio mandato basato sugli standard universali dei diritti umani, elevato potere d’indagine e d’ispezione, risorse umane e finanziarie adeguate, e forte legittimità pubblica.

Prescrizioni che, come spiega il promotore della petizione Filippo Di Robilant, hanno consentito alle Commissioni istituite negli altri Paesi di far registrare diversi miglioramenti nella tutela dei diritti umani. L’organismo, infatti, è in grado di assistere al meglio le vittime, instradandole correttamente verso canali appropriati di tutela dei loro diritti. E allo stesso tempo assolve il compito di monitorare la legislazione e le prassi nazionali, contribuendo all’applicazione della Carta europea per i diritti fondamentali e internazionali. Inoltre, agendo in chiave preventiva rispetto a violazioni di leggi ed eventuali ricorsi, una commissione di questo tipo contribuisce sensibilmente a ridurre la spesa pubblica nella giustizia.

IN ITALIA ASSENTE COMMISSIONE PER DIRITTI UMANI

Negli ultimi anni l’Italia è stata più volte sollecitata a rimediare a questa sua mancanza. Nell’autunno del 2019, ad esempio, durante la Revisione Periodica Universale (UPR), ben 41 Stati membri dell’Onu hanno raccomandato al nostro Paese di istituire una commissione nazionale per i diritti umani. In quell’occasione, il capo della delegazione italiana, il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano, ha formalmente impegnato il Governo ad attuare le raccomandazioni entro il 2020. L’ennesima promessa ad essere stata disattesa.

PETIZIONE COMMISSIONE DIRITTI UMANI

Intanto il 29 ottobre 2020 è stato depositato in Commissione Affari Costituzionali alla Camera una nuova proposta per l’istituzione di questo organismo e il Presidente della Camera, Roberto Fico, si è formalmente impegnato a portare il provvedimento in Aula entro gennaio 2021. L’obiettivo della petizione è quello di sollecitare il Parlamento a rispettare l’impegno di approvare il provvedimento il prima possibile, evitando di chiudere anche questa legislatura con l’ennesima inadempienza. Istituire una Commissione nazionale indipendente, spiega Matteo Di Paolo di +Europa, «è fondamentale per la tutela dei cittadini italiani, senza dare per scontato che le autorità in Italia adempiano sempre correttamente al loro mandato. E allo stesso tempo – aggiunge Di Paolo – lo dobbiamo anche alla nostra credibilità internazionale: quando chiediamo all’Egitto di rispondere dell’omicidio Regeni, quando chiediamo la liberazione dei pescatori sequestrati da Haftar, quando inchiodiamo Ungheria e Polonia al rispetto dello stato di diritto abbiamo bisogno di avere la coscienza pulita su quello che succede in casa nostra».

GIUSTIZIA E INGIUSTIZIE, IN ITALIA:

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