I consumi energetici per ogni stanza

Dalla cucina alla camera da letto. Dal bagno al soggiorno. Quali sono i punti dove possiamo risparmiare ed evitare sprechi .

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I consumi energetici rappresentano una delle principali voci di costo di ogni budget familiare. E tutti cercano di capire come risparmiare e come evitare sprechi che poi si pagano in bolletta. Il primo passo di questo percorso è una sorta di ricognizione, semplice ma utilissima, stanza per stanza, per capire il singolo consumo per ogni ambiente e per ciascun elettrodomestico. Per approfondire l’argomento, è possibile leggere l’articolo di ExpressVpn, che sensibilizza l’utenza sui consumi quotidiani dei nostri dispositivi e degli elettrodomestici. Risparmiare sui consumi energetici è un imperativo di tutte le famiglie, e non solo. Ma bisogna essere in grado di valutare con efficacia gli impatti delle nostre azioni in casa sia con l’uso di elettrodomestici che con l’acqua e il gas metano. Gli sprechi, talvolta, dipendono da piccolezze, disattenzioni o incuranze che possono costar caro. Certamente una condizione frustrante che rischia di diventare la norma senza che si abbia la minima idea di cosa stia impattando così tanto sulle nostre bollette. Ecco, quindi, come riprendere il controllo dei vari costi, tenendo d’occhio anche gli elettrodomestici più piccoli, che in alcuni casi, possono eccome far lievitare i consumi energetici.

Cucina

Tra gli elettrodomestici che più consumano in cucina, al primo posto troviamo la lavastoviglie (9,11 dollari al mese), seguita dal frigorifero (4,9 dollari), dal forno (4,83 dollari), e dal piano cottura (3,15 dollari). Chiudono la classifica la friggitrice ad aria (2,09 dollari) e il microonde (1,5 dollari). Infine, il tostapane con un consumo minimo:0,26 dollari al mese. È chiaro che questi consumi tengono conto anche di una differenza sostanziale tra gli elettrodomestici rispetto al loro tempo di utilizzo. Il forno ha un costo energetico di 0,32 dollari all’ora, molto più alto del frigorifero, compreso il congelatore, (meno di 0,01 dollari), ma è acceso, mediamente, soltanto trenta minuti al giorno. Mentre il frigo non è mai spento.

Bagno

Spesso l’attenzione per i consumi energetici ricade solo su elettrodomestici di grandi dimensioni, o per quelli riconosciuti per essere più energivori. Ma bisognerebbe prestare attenzione anche al più piccolo elettrodomestico poiché ognuno di essi può far lievitare le bollette a fine mese. Ebbene sì, con un phon per capelli con una potenza di 2000 W, ad esempio, ipotizzando un uso quotidiano di 15 minuti, si potrebbe stimare una spesa di circa 30 centesimi al giorno, con variazioni più o meno importanti a seconda del costo dell’energia per kilowattora attuale. La cura dei capelli in tal senso può avere un costo da non sottovalutare anche con l’uso di una piastra per capelli. In questo caso, può risultare difficile verificare con precisione il consumo poiché le variabili sono diverse, tra cui potenza di assorbimento in W, velocità di riscaldamento e temperatura di riscaldamento massima. Ciò che bisogna ricordare, quindi, è che il costo dei consumi sarà maggiore in base alla potenza di assorbimento in watt, in genere non oltre i 200 W per una piastra, la rapidità nel raggiungere la temperatura desiderata e, evidentemente, per la capacità termica dello strumento. Per fare un esempio, con i costi energetici attuali, una piastra da 100 W con uso giornaliero di 15 minuti potrebbe intaccare sulle utenze bimestrali di circa 3 euro. Molto meno impattanti sono lo spazzolino> e il rasoio elettrico, entrambi più eco-friendly, e con dei consumi annuali che si aggirano nel complesso sui 5-10 euro. Di sicuro, costi maggiormente trascurabili. In bagno è di sicuro importante tenere d’occhio l’uso di scaldabagno e caldaia. Entrambi con un consumo nettamente superiore agli elettrodomestici prima citati; consumi variabili, e non di poco, in base alla loro potenza e all’efficienza.

Camera da letto

Cosa consuma energia nelle nostre camere da letto? Potrebbe esserci una TV, un condizionatore per l’estate e un sistema di riscaldamento invernale. Ad ogni modo, in buona parte dei casi, si tratta della stanza con il minor impatto sulle utenze. Complice è anche il fatto che, in genere, l’ambiente è poco vissuto, se non per il suo scopo principale, ossia dormire. In questi casi, può essere d’aiuto per il risparmio scollegare la TV con il cavo o con un interruttore presente su una multipla o sullo stesso televisore. Meglio non dimenticare le luci accese quando non si è in stanza e per la temperatura ideale, meglio avere un termostato intelligente e cercare di accendere clima o riscaldamento solo lo stretto necessario, impostando temperature intorno ai 25ºC-26ºC per l’estate, e intorno ai 19ºC-21ºC in inverno.

Soggiorno

Questa è la stanza in cui si trascorre la maggior parte del tempo libero. In questo ambiente potrebbe essere presente un condizionatore e la televisione, una console di gioco, una lampada, un decoder via cavo e un impianto dolby-surround. Tenendo il condizionatore fuori dal calcolo totale, poiché variabile e in media vicino ai 25-30 euro mensili da solo, si può stimare che tutti gli altri elettrodomestici citati contribuiscano per circa 3-4 euro al mese nelle bollette in media. Questo, chiaramente, è basato su un uso nella norma di questi elettrodomestici. Maggiore il tempo di uso, maggiori i costi finali.

Lavanderia

Una stanza che può avere il suo impatto, soprattutto se si è in possesso anche di un’asciugatrice. La lavanderia, in primis, presenta una lavatrice che, in genere, contribuisce per circa 3 euro mensili. Per asciugare, invece, l’asciugatrice ne consuma circa 4. A questi, è bene ricordare il ferro da stiro e l’aspirapolvere che, insieme, possono anche superare di 1 euro mensile.

Ufficio in casa

Il computer, i dispositivi portatili, agende elettroniche, Wi-Fi e monitor del PC, sono tutti strumenti con un consumo specifico. Utilizzarli per numerose ore di lavoro, e talvolta anche oltre, può impattare in maniera più o meno importante sui costi dell’energia. In media, si parla di circa 3-4 euro al mese, senza considerare riscaldamento o condizionatore. Un ventilatore a piantana può aiutare a risparmiare, e anche di tanto, al posto di un condizionatore, con un costo medio mensile che si aggira su 1-2 euro. Uno scaldabagno portatile, invece, per riscaldare i piedi durante l’inverno, può contribuire anche per 12 euro al mese.

Garage

Il garage è una di quelle stanze di cui meno conosciamo i consumi. A partire dalla ricarica di una e-bike, o perfino di un’auto elettrica, fino alla pompa di pulizia della piscina o un compressore. La carica di un’auto elettrica costituisce una spesa non da poco, con circa 15 euro mensili. Ma in questo caso, bisogna considerare che il combustibile fossile non sarebbe da meno, anzi tutt’altro. Anche ricaricare la batteria della bici contribuisce fino a 5 euro al mese. Mentre, la pompa può raggiungere i 10-13 euro ogni mese. Insomma, una parte della casa che se non controllata, può lasciare tracce chiare nelle bollette energetiche.

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