Comuni che danno soldi a chi usa la bici

Fino a 50 euro al mese per andare a lavorare in bicicletta. Ma anche buoni per fare la spesa. Da Torino a Bari, da Parma a Modena. Mancano i comuni del Sud

Bicicletta
I conti si fanno presto. Porti a casa fino a 600 euro in più all’anno, fai un esercizio fisico molto utile al tuo organismo, non sprechi tempo, soldi e salute in automobile. Gli incentivi per indurre i lavoratori a usare la bici al posto dell’auto si stanno moltiplicando anche in Italia, e vedono il coinvolgimento di aziende, amministrazioni comunali, associazioni. Come nel caso di Parma, dove una cinquantina di aziende si sono fatte avanti per accedere ai finanziamenti del bando Bike to workCerto: non siamo ancora come in Belgio, dove ormai mezzo milione di lavoratori utilizzano la bici per i loro spostamenti e incassano 0,23 centesimi a chilometro. Ma certo molta strada è stata fatta da quando, nel 2015, un piccolo comune della provincia di Lucca, Massarosa, decise di incentivare, soldi alla mano, l’uso della bici come mezzo per andare sul luogo di lavoro. Peccato soltanto che, per il momento, all’appello dei comuni che incentivano la bici mancano quelli delle regioni meridionali.

INCENTIVI PER CHI USA LA BICI

In media, i comuni che hanno scelto questa forma di incentivazione offrono la formula 6-50-300. Funziona così: l’incentivo è pari a 25 centesimi al chilometro, fino a un massimo di 6 euro al giorno, 50 euro al mese e 300 euro l’anno. Soldi contanti, che a conti fatti non sono pochi.

Con alcune limitazioni, per evitare sprechi e abusi. Il comune di Carpi (provincia di Modena), per esempio, impone il vincolo in base al quale la distanza casa-lavoro deve essere di almeno un chilometro e il percorso scelto, rilevato con un’app da cellulare, dovrà essere quello «ragionevolmente più breve e sicuro».

Questa formula, così completa, è stata applicata anche da medi e grandi comuni, come Grosseto, Bari, Torino, Cesena e Cesenatico. E ogni campagna ha un nome: Vivi in bici a Grosseto, Bogia (che in piemontese significa Muoviti) a Torino, Bike to work in Emilia Romagna.

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A TRENTO SOLDI AI DIPENDENTI DEL COMUNE CHE VANNO IN UFFICIO IN BICI

A Trento l’uso della bici è molto sostenuto anche all’interno della macchina comunale. Il comune, infatti, paga 25 centesimi a chilometro, per un importo massimo di due euro al giorno, a chi si reca al lavoro in bicicletta. I chilometri fatti e i tragitti coperti vengono calcolati da un’app. E i sette dipendenti che percorrono più chilometri, ricevono un premio speciale tra 20 e 50 euro.

BUONI SPESA PER CHI USA LA BICICLETTA

Una variante, molto gradita dai consumatori, prevede l’incentivo non con contanti ma sotto forma di buoni spesa con un network di negozi di qualsiasi categoria, tutti convenzionati. È la formula scelta a Bologna con il popolare progetto Bella Mossa e anche a Modena.

Quali sono i vantaggi di un uso più diffuso della bici grazie a politiche locali di incentivazione? Il primo, dopo la riduzione dell’inquinamento, è il risparmio. Per i lavoratori, ma anche per le aziende che, come dimostrano le statistiche, vedono un aumento della produttività nel caso di dipendenti che si affidano a questa forma di mobilità.

Poi c’è un beneficio in termini di salute. Andare al lavoro, come andare a scuola, in bici, significa svolgere la necessaria attività fisica per una migliore qualità della vita. E una prevenzione a tutto tondo. Infine, una volta che gli incentivi sono assegnati a livello locale, si tagliano le mani alla burocrazia e tutto diventa più rapido. In modo che chi sceglie la bici ne abbia un vantaggio immediato, concreto, e non annunciato e teorico.

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PROGETTO PIN BIKE PREMIO A CHI USA LA BICI

Il progetto Pin Bike è un’installazione di un kit, con relativa applicazione, che consente di controllare il percorso fatto dal cittadino-utente per ottenere premi per un importo pari a 0,25 centesimi a chilometro, fino a un massimo di 2 euro al giorno e 30 euro al mese. I percorsi sono quelli classici, ovvero casa-scuola e casa-lavoro, e non comprendono né le passeggiate né le gite. L’ultima città delle 16 in Italia che hanno aderito al progetto Pin Bike è Bergamo. Nel gruppo ci sono anche Torino, Bari, Foggia, Pescara.

INCENTIVI BICI IN FRANCIA

Il governo francese ha deciso di riconoscere un contributo tra i 21 e i 25 centesimi  a chilometro a favore dei lavoratori ciclisti. Non solo. Le aziende sono state obbligate a creare aree di parcheggio all’interno degli spazi delle imprese destinate esclusivamente alle bici. E ancora, i lavoratori che utilizzano il bike sharing ricevono uno sconto sul servizio, mentre un ulteriore incentivo è riservato a chi acquista una bici elettrica.

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