Misura 34 per 32 metri, è più grande di una balenottera azzurra media, l’animale più grande della Terra, ed è visibile dallo spazio: nelle acque del Pacifico, una spedizione guidata dal direttore della fotografia Manu San Félix ha scoperto il corallo più grande del mondo.
La spedizione Pristine Seas della National Geographic Society è arrivata nell’autunno del 2024 nelle Isole Salomone, un arcipelago nel Pacifico sud-occidentale, e ha iniziato le sue perlustrazioni senza immaginare una scoperta così sensazione. Ma come mai un corallo così grande è sfuggito alla vista degli uomini per tanto tempo? La risposta è semplice: non è mai stato approfondito, e in più occasioni è stato confuso con altri oggetti, come un relitto o uno scoglio. E anche la spedizione del National Geographic ha rischiato di perderlo: il giorno dopo il suo ritrovamento era previsto lo spostamento in un’altra zona del Pacifico.
«Trovare questo mega-corallo equivale a scoprire l’albero più alto della terra», ha affermato Enric Sala, National Geographic Explorer in Residence e fondatore di Pristine Seas, via e-mail. “Questa scoperta riaccende il nostro senso di stupore e meraviglia per l’oceano”. L’organismo scoperto è un tipo di coralloduro chiamato Pavona clavus, che in inglese viene chiamato shoulder blade coral, corallo a scapola, perché ha colonne che assomigliano a delle spalle.
Il banco di coralli, recuperati ad appena 13 metri di profondità, è per lo più marrone con alcune macchie di giallo, rosso, rosa e blu. Sebbene questa colonia possa sembrare un enorme scoglio, i coralli sono animali imparentati con le meduse e gli anemoni di mare. Minuscoli organismi singoli, chiamati polipi del corallo, si uniscono a migliaia per formare una colonia, e molte colonie diverse costituiscono una barriera corallina. I ricercatori ritengono che in questa colonia mastodontica, circondata da sabbia, possano esserci quasi un miliardo di polpi.
Fonte immagine di copertina: National Geographic
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