Resilienza. Una parola usata e abusata, spesso a sproposito, ma che indica, in questi giorni difficili, una delle caratteristiche più importanti che possiamo, e dobbiamo mettere in campo: la capacità di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà. In Giappone, terra infinitamente più poetica, simbolo e metafora di tale abilità è un vaso le cui crepe vengono riempite di metalli preziosi, per dargli nuova vita e nuova forma, ancora più preziosa. È l’arte del kintsugi, e nasce dall’idea che da una ferita possa nascere una forma ancora maggiore di perfezione estetica e interiore.
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TERAPISTI OCCUPAZIONALI EMERGENZA COVID-19
A questo, la dottoressa Alessandra Palieri, terapista occupazionale specializzata in rilassamento e in ipnosi, crede fermamente, tanto da decidere di mettere in campo tutta la sua professionalità per aiutare chi, in questo momento storico così complesso, si è trovato abbandonato e solo. Tutti e tutte, gratuitamente.
A partire da chi ha problematiche pregresse che si sono notevolmente acuite a causa del lockdown e dall’impossibilità di ricevere fisicamente le terapie necessarie, passando per chi soffre di disturbi del sonno legati al periodo, per arrivare alle famiglie con bambini autistici o chi ha bisogno di fisioterapia o consigli posturali per via dell’uso di computer e telefoni, in alcuni casi aumentato.
Così, con qualche telefonata, ha deciso di mettere in piedi, con tenacia, un gruppo di terapisti occupazionali disposti a seguire pazienti del tutto gratuitamente, che coprono tutto lo spettro delle professioni sanitarie, con background differenti, che vanno dalle tecniche di riabilitazione psichiatrica a competenze di supporto alla maternità.
Una ventina di terapisti riuniti intorno al gruppo Facebook TO Emergency (che, letteralmente potremmo tradurre Terapia Occupazionale per l’Emergenza), sparsi per tutta la penisola, che offrono consulenze tramite videochiamata, telefono o Whatsapp, in moltissimi campi, per tutte le fasce di età, dai bambini in età prescolare agli anziani che vivono con più difficoltà il periodo di isolamento.
Alzheimer, demenze, disturbi dello spettro autistico, problematiche ortopediche, insonnia, disabilità visive o sensoriali: ad ogni problema TO Emergency, dopo un primo contatto, risponde con il corrispondente terapista, che si mette a disposizione per offrire servizi di supporto alla persona che abbiano, comunque, anche l’obiettivo non solo di “tamponare” l’emergenza, ma di regalare alla persona che ne ha necessità nuovi strumenti e nuove risorse da utilizzare anche nel futuro.
Approccio fondamentale, per i terapisti di TO Emergency è un approccio integrato che tenga insieme l’aspetto fisico e corporeo con l’aspetto psicologico e di supporto spirituale, inteso come ricerca di equilibrio e benessere. Richiedere una consulenza è molto semplice: basta solo avviare un primo consulto contattando il gruppo tramite i canali di comunicazione dedicati.
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TELEMEDICINA CORONAVIRUS
Il gruppo, che lavora in strettissima collaborazione con l’Associazione Nazionale dopo qualche iniziale difficoltà, è sempre in crescita: ogni giorno nuovi terapeuti fanno richiesta per prestare la propria opera a titolo volontario, e sono in piedi anche nuovi progetti di supporto alla maternità e alla genitorialità, tutti improntati al mental training e all’unione di teoria e pratica. Risorse teoriche e competenze delle professioni sanitarie applicate, fatte confluire in attività manuali, ludiche, di vita quotidiana. Fare, per i terapisti occupazionali, è la medicina, quella che permette di attrezzarsi con nuovi strumenti utili anche nel post-emergenza. Come dice la parola stessa, la terapia occupazionale (TO), definita anche ergoterapia, è una disciplina riabilitativa che mira a sviluppare recuperare o mantenere le competenze della vita quotidiana e lavorativa delle persone, siano esse con disabilità cognitive, fisiche o psichiche o persone con disagi temporanei, tramite attività mirate, lavorando a stretto contatto con fisioterapisti, logopedisti, psicoterapeuti, ostetriche, caregiver ed infermieri.
Sempre tenendo come punto fermo e faro l’aspetto psicologico, la resilienza, la capacità, che ognuno di noi ha di trovare le risorse per fare fronte a ogni evenienza.
(Immagine in evidenza tratta dal gruppo Facebook TO Emergency . Per contattare il team si può fare riferimento al gruppo stesso)
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