Vi racconto come funzionano gli sprechi e il sistema della corruzione (Piergiorgio Baita)

Lo scandalo del Mose, un simbolo dell’illegalità diffusa. Un’opera strategica, per salvare Venezia, dove per mezzo secolo hanno rubato migliaia di persone. Alcune arrestate per qualche giorno, altre solo processate. Ma nessuno pagherà nulla, grazie a prescrizione e ritardi dello Stato. In un libro si racconta tutta la storia.

corruzione mose venezia

CORRUZIONE MOSE VENEZIA –

La corruzione vista da vicino, molto da vicino. Il suo epicentro, un vero simbolo del sistema marcio di illegalità quotidiana che salda politica e pubblica amministrazione, imprese e faccendieri, professionisti e consulenti.  Siamo nella laguna di Venezia, di fronte a un’opera da sistema Paese, il famoso Mose, studiato e brevettato per proteggere Venezia dal fenomeno corrosivo dell’acqua alta. Si tratta di 78 paratie mobili, posizionate sui fondali della laguna per chiudere le tre bocche del porto.

LEGGI ANCHE: Corruzione in Italia, non bastano leggi e autorità. Serve riscoprire l’onestà, parola ormai desueta

SCANDALO MOSE VENEZIA –

L’opera viene prevista con una legge speciale del 1966, e adesso, se tutto andrà per il meglio, sarà consegnata nel 2018. Più di mezzo secolo dopo. Nel frattempo il costo dei lavori per sistemare la barriera di salvaguardia è schizzato alla stratosferica cifra di 5,49 miliardi di euro, uno spreco immenso, comprese le parcelle liquidate a 316 consulenti reclutati solo con i collaudi. Quando la magistratura ha finalmente deciso di ficcare il naso nei meccanismi dell’appalto Mose, nel giugno del 2014, sono scattati gli arresti per 35 persone e oltre mille sono state indagate. Una montagna di soldi sono stati rubati e sprecati, senza che l’opera strategica venisse mai alla luce. Intanto il governo, di fronte alla gravità dello scandalo, ha deciso di nominare tre commissari.

SCANDALO MOSE: GLI INDAGATI –

E qui dal dramma passiamo alla beffa e alla farsa. Proprio i commissari, a partire da Luigi Magistro, avvertono come finirà la Grande Corruzione del Mose: nel nulla. Tutti saranno assolti, e non sconteranno alcuna pena, grazie alla prescrizione. Chi ha preso i soldi non restituirà un euro, lo Stato che doveva controllare, e non lo ha fatto, pagherà il conto senza recuperare nulla. E i cittadini, senza Mose, si ritrovano ad avere finanziato, con le loro tasse, una montagna di corruzione a beneficio di un club di incalliti imbroglioni.

PER APPROFONDIRE: Il valore dell’onestà non è solo una questione di soldi, per questo la corruzione dilaga

INCHIESTA MOSE VENEZIA –

Per capire in tutti i dettagli come funziona la corruzione in Italia, per svelarne ogni passaggio, ogni dettaglio (impunità compresa), non dovete perdere il libro Corruzione, un testimone racconta il sistema del malaffare (edizioni Einaudi) a cura della giornalista Serena Uccello. In questo testo parla e vuota il sacco uno dei protagonisti del mondo degli appalti per la costruzione di grandi opere, come il Mose, Piergiorgio Baita. Un imputato in diversi processi, un uomo che, come amministratore delegato della società Mantovani e come dirigente del Consorzio Venezia Nuova, la corruzione l’ha vissuta in prima persona. Fino alla slavina giudiziaria, al carcere, ai processi. Un protagonista del sistema, dunque, e anche un osservatore diretto, in grado di ricostruire ogni tassello di un sistema che, purtroppo, al momento non sembra avere alcun argine.

(Fonte immagine di copertina: MOSE Venezia)

QUANTO CI COSTA LA CORRUZIONE:

Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
Torna in alto