Che fare in caso di allergia da farmaci

Tra i sintomi l'eritema e le macule. La prima cosa è sospendere immediatamente il farmaco.

allergia ai farmaci

L’allergia da farmaci è una reazione del nostro corpo di fronte all’uso di un medicinale, che scatena una reazione del sistema immunitario. Si manifesta più spesso in età adulta e con sintomi che riguardano la pelle (nel 20 per cento dei casi), e può interessare persone predisposte geneticamente a questo tipo di problema.

Quali sono le cause più frequenti dell’allergia da farmaci? E i sintomi? E come si affrontano? Ecco tutto quello che devi sapere.

Cause e fattori di rischio

La causa fondamentale di un’allergia a un farmaco è una risposta anomala del sistema immunitario, che erroneamente identifica il medicinale (o un suo prodotto metabolico) come una sostanza nociva (allergene) da combattere.

Questo innesca la produzione di anticorpi specifici (principalmente IgE nelle reazioni immediate) e il rilascio di mediatori chimici, come l’istamina, responsabili dei sintomi allergici.

I farmaci più frequentemente implicati includono:

  • Antibiotici (in particolare quelli appartenenti alla classe dei beta-lattamici, come penicilline e cefalosporine)
  • Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei (FANS), come ibuprofene, acido acetilsalicilico, diclofenac
  • Farmaci biologici e chemioterapici
  • Anticonvulsivanti
  • Mezzi di contrasto usati in radiologia

Tra i fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di sviluppare un’allergia a farmaci troviamo:

  • Una precedente reazione allergica allo stesso farmaco o a uno strutturalmente simile.
  • Esposizione frequente o prolungata a un determinato farmaco.
  • Predisposizione genetica o storia familiare di allergie.
  • Presenza di alcune infezioni virali (ad esempio, l’infezione da HIV o da virus di Epstein-Barr può aumentare il rischio di reazioni a specifici farmaci).
  • Essere adulti, poiché le allergie da farmaci sono meno comuni nei bambini.

È importante distinguere la vera allergia (mediata dal sistema immunitario) da altri effetti collaterali o da reazioni di intolleranza, che non coinvolgono meccanismi immunologici specifici.

Sintomi

I sintomi di un’allergia da farmaci possono variare notevolmente per tipo, gravità e tempi di comparsa (da pochi minuti a ore o addirittura giorni/settimane dopo l’assunzione).

Le manifestazioni più comuni sono quelle cutanee:

  • Orticaria: Comparsa di pomfi pruriginosi (simili a punture di zanzara) che possono apparire e scomparire rapidamente.
  • Rash cutaneo: Eruzioni maculo-papulari (macchie rosse piatte o leggermente rilevate) o morbilliformi (simili a quelle del morbillo).
  • Prurito: Intenso desiderio di grattarsi.
  • Angioedema: Gonfiore degli strati più profondi della pelle, che colpisce spesso labbra, palpebre, lingua, gola o genitali. Può essere pericoloso se interessa le vie aeree.

Sintomi più gravi o sistemici possono includere:

  • Febbre
  • Difficoltà respiratorie (asma, respiro sibilante, sensazione di costrizione toracica)
  • Sintomi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea – più comuni nelle intolleranze ma possibili)
  • Vertigini, sensazione di svenimento
  • Anafilassi: È la reazione più grave e potenzialmente fatale. Si manifesta rapidamente con sintomi che coinvolgono più organi: grave difficoltà respiratoria, caduta della pressione sanguigna, perdita di coscienza, orticaria diffusa, angioedema. Richiede un intervento medico immediato.

Allergia da antibiotici

Gli antibiotici sono tra le cause più comuni di reazioni allergiche a farmaci. Tra questi, le penicilline e le cefalosporine (appartenenti al gruppo dei beta-lattamici) sono particolarmente frequenti.

I sintomi tipici includono eruzioni cutanee come l’orticaria o rash maculo-papulari. È interessante notare che molte persone etichettate come “allergiche alla penicillina” potrebbero non esserlo realmente: la reazione passata potrebbe non essere stata allergica, oppure l’allergia potrebbe essere svanita nel tempo.

Una diagnosi accurata è quindi fondamentale per non precludere inutilmente l’uso di antibiotici importanti. Bisogna anche considerare la possibile cross-reattività tra antibiotici della stessa famiglia.

Diagnosi

La diagnosi di allergia a farmaci si basa principalmente su:

  • Anamnesi dettagliata: Il medico raccoglie informazioni precise sul farmaco sospettato, la tempistica e la descrizione dei sintomi, eventuali reazioni precedenti e la storia clinica generale del paziente.
  • Esame obiettivo: Valutazione dei segni e sintomi presenti.
  • Test allergologici specifici: Quando indicati e disponibili, possono aiutare a confermare la diagnosi.
    • Test cutanei (Prick test, test intradermico): Sono particolarmente utili per identificare reazioni immediate (IgE-mediate), specialmente nel caso di sospetta allergia a penicilline e altri farmaci specifici. Vengono eseguiti in ambiente controllato da personale esperto.
    • Esami del sangue: Ricerca di IgE specifiche (meno standardizzati e affidabili per i farmaci rispetto agli allergeni inalanti o alimentari), dosaggio della triptasi (utile se si sospetta anafilassi).
    • Test di provocazione (o challenge test): Considerato il test definitivo, consiste nella somministrazione controllata e graduale del farmaco sospetto sotto stretta sorveglianza medica. Viene eseguito solo in casi selezionati, quando i benefici superano i rischi e altri test non sono conclusivi.

Che cosa fare in caso di allergia da farmaci

  • In caso di reazione lieve (es. solo prurito o lieve rash):
    1. Sospendere immediatamente l’assunzione del farmaco sospetto.
    2. Contattare il proprio medico curante per informarlo della reazione e ricevere indicazioni. Potrebbe prescrivere antistaminici per alleviare i sintomi cutanei.
  • In caso di reazione grave (difficoltà respiratorie, gonfiore alla gola, svenimento, orticaria diffusa):
    1. Chiamare immediatamente il Numero Unico di Emergenza 112.
    2. Se la persona è nota per allergie gravi e possiede un autoiniettore di adrenalina, utilizzarlo seguendo le istruzioni.
    3. Mettere la persona in posizione sdraiata con le gambe sollevate (se cosciente e respira senza difficoltà), mantenerla al caldo e non darle nulla da bere.
    4. Dopo la reazione: È fondamentale consultare un medico, preferibilmente uno specialista allergologo, per una diagnosi precisa, per identificare il farmaco responsabile e ricevere indicazioni sui farmaci alternativi sicuri da utilizzare in futuro.
    5. Prevenzione

      La prevenzione si basa principalmente sull’evitare il farmaco a cui si è allergici e quelli correlati, se indicato dall’allergologo.

      • Informare sempre: È cruciale comunicare a medici, dentisti, farmacisti e a qualsiasi operatore sanitario le proprie allergie a farmaci note prima di iniziare qualsiasi terapia, esame o intervento.
      • Attenzione ai nomi commerciali: Un principio attivo può essere presente in farmaci con nomi commerciali diversi. Verificare sempre la composizione.
      • Documentazione: Portare con sé un elenco aggiornato dei farmaci a cui si è allergici.
      • Allerta medica: Considerare l’uso di un braccialetto o di un tesserino di allerta medica che segnali l’allergia, specialmente se la reazione è stata grave (anafilassi).
      • Desensibilizzazione: In casi molto rari e specifici, se un farmaco a cui si è allergici è assolutamente indispensabile e non sostituibile, può essere tentata una procedura di desensibilizzazione sotto stretta supervisione specialistica in ambiente ospedaliero. Questa procedura induce una tolleranza temporanea al farmaco.

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