Oltre l’80 per cento delle famiglie italiane hanno l’albero di Natale. Un rito al quale in pochi rinunciano, e solo per motivi economici o per l’età avanzata. Ma il vero dato che preoccupa è un altro, segnalato da un’indagine di Coldiretti: di questi alberi di natale, sette su dieci sono finti, e arrivano quasi sempre dalla Cina. Ed è sempre Coldiretti ad avvisare: l’albero finto made in China inquina più di un’auto.
PERCHE’ NON COMPRARE UN ALBERO DI NATALE CINESE
Gli sono alcuni motivi fondamentali, almeno cinque, per non acquistare l’albero di Natale finto di provenienza cinese, e preferire l’abete vero (purché abbia le radici), da coltivare tutto l’anno. Sono motivi ambientali, ma anche economici: l’albero di natale made in China sembra un buon affare, ma è uno spreco di soldi
- L’albero finto è fatto di plastica (PVC) e metallo (in particolare nelle parti dei rami e del tronco). Tutti materiali inquinanti
- L’albero di Natale made in China crea emissioni di anidride carbonica, nella produzione nel trasporto e nello smaltimento. In particolare gas serra. Al contrario degli alberi di Natale veri, che invece queste emissioni le assorbono
- L’albero di Natale cinese aumenta la quantità di rifiuti da smaltire, e spesso finisce nelle discariche
- Questo tipo di prodotti appartengono all’universo del commercio cinese che sfugge alle regole e alla tassazione italiana. Con un acquisto del genere alimentate l’evasione fiscale
- L’albero di Natale cinese costa tra i 15-20 euro, ma generalmente non dura più di uno-due anni. Al contrario di un albero vero che può durare per sempre e arricchire i vostri spazi verdi. Anche in casa.
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