L’estate è la stagione ideale per leggere i classici. Non sprecate questo piacere puro per il libro

Un grande libro non finisce mai di dire qualcosa. Ed è sempre una scoperta di cose nuove. L’attualità sembra sullo sfondo, ma un classico ha il tempo dell’eternità

libri estate 2019

Quando i lettori di Non sprecare fanno la classica domanda vacanziera – Che cosa leggere durante l’estate? – la nostra risposta istintiva, ma convinta, è sempre la stessa: i classici. Non esiste stagione migliore dell’anno, per abbandonarsi al piacere puro di letture che spaziano nell’universo più denso e più ricco della narrativa, e non c’è luogo migliore di un letto, un ombrellone, o il fresco di un albero, per lasciarsi cullare dal sottofondo di racconti che non finiscono mai di dirci qualcosa. Anzi: più li leggi e più hanno qualcosa con cui sorprenderci.

COSA LEGGERE IN ESTATE

Non chiedeteci titoli, in quanto l’elenco è davvero sterminato, e affidatevi alle vostre curiosità, a qualche buon consiglio da parte di persone che considerate lettori affidabili e dunque potenziali guide e\o suggeritori nel vostro percorso di annusatori del libro. Ma sappiate che non esiste un classico, uno solo, che non meriti di essere letto e riletto. Per svariati motivi.

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Cosa leggere in estate

I GRANDI CLASSICI DELLA LETTERATURA

Il più importante è sicuramente l’attualità dei classici. Un romanzo di Tolstoj e Dostoevskij, un racconto di Balzac come un tomo di Thomas Mann, vi prenderanno sempre per la mano e vi accompagneranno nelle ombre, e qualche volta tra le luci, dell’uomo nella sua immortalità, dunque super contemporaneo. Basta leggere, e rileggere se è il caso, i Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, e l’intera genesi del «caso italiano», a partire dalla nostra identità e dal nostro modo di essere popolo, vi sarà chiarissimo. Il romanzo classico è quindi attualismo, anche se avete la sensazione, ma è solo un attimo, che l’attualità sia distante. Al contrario, è vicinissima.

Inoltre, se la lettura è uno dei grandi piaceri della nostra vita, se la lettura è viaggio, curiosità, conoscenza, relazione con se stesso e con gli altri, allora i classici esprimono all’ennesima potenza questa qualità di fondo della narrativa. Un libro è per sempre, recita uno slogan piuttosto generico: eppure è assolutamente vero che nulla viene più ripetuto dei profumi sprigionati dalla lettura di un classico.

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CLASSICI DA LEGGERE SOTTO L’OMBRELLONE

I classici sono come quelle miniere che non si esauriscono mai. Scavi e trovi qualcosa. Poi ti fermi, torni a scavare, e trovi nuovamente qualcosa. Non sprechi mai nulla in questa ricerca. Provate con un semplice esperimento: prendete un libro, un classico, che avete letto in passato e vi è molto piaciuto, e rileggetelo. Vedrete che ci sarà qualcosa di nuovo da scoprire, qualcosa che avrete la sensazione di avere trascurato e finalmente scoperto. Stesso discorso per un classico che in passato non vi è piaciuto: provate a riaprirlo, magari questa volta lo divorerete. In caso contrario, diciamo dopo una trentina di pagine, fermatevi. Inutile andare avanti: se un classico non vi piace non vuol dire mica che non sapete leggere oppure che avete gusti strani. La lettura è un piacere, come abbiamo sempre detto sul nostro sito e condiviso con la comunità di Non sprecare, e come tale bisogna approcciarla. Senza sentirsi né obbligati né sopraffatti dalla sua potenza.

PERCHÉ LEGGERE I CLASSICI

Piuttosto sappiate, e questo è testimoniato anche da grandi lettori e autori (leggete una memorabile raccolta di saggi di Italo Calvino intitolata non a caso «Perché bisogna leggere i classici»),  che la lettura di un grande libro in età matura può avere effetti e risultati, anche dal punto di vista psicologico, molto diversi rispetto alla lettura in età meno avanzata. O da giovani e da ragazzi. La letteratura è sempre diversa anche sotto questo aspetto, e non si presenta mai come uguale a stessa.

Infine, il classico è un libro formativo. A qualsiasi età. È formativo per i ragazzi, non a caso i classici dovrebbero essere molto coltivati nelle scuole, già alle elementari; per gli adolescenti, i giovani, le persone mature. Per gli anziani e per i vecchi. Per nessuno è tardi e per nessuno è presto. Infine, se non volete fidarvi dei consigli di Non sprecare, abbiate fiducia delle parole di un critico straordinario, Goffredo Fofi (quando leggete un suo consiglio su un libro, andate subito ad acquistarlo): anche lui suggerisce di leggere i classici proprio durante l’estate. La stagione più adatta per godere di questa gioia. E non sprecarla.

COME FAR INNAMORARE I NOSTRI FIGLI DELLA LETTURA

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