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DIECI COSE PERICOLOSE IN CUCINA
La cucina è il cuore della casa. È dove prepariamo manicaretti, cuciniamo per la famiglia, riponiamo il cibo che compriamo, ed è anche il luogo dove spesso mangiamo, conversiamo e viviamo insieme ai nostri familiari e agli amici che ci vengono a trovare. In cucina, però, ci sono anche pericoli in agguato che possono farci stare male: alcuni possono causare lievi disturbi digestivi o intestinali, ma altri sono molto più pericolosi, specialmente per i bambini piccoli e per coloro che hanno un sistema immunitario compromesso. Quindi, meglio conoscerli questi pericoli, a partire dai 10 più seri e frequenti.
LEGGI ANCHE: Batteri in cucina, come evitarli. I cibi crudi sempre separati dagli altri alimenti. E in appositi contenitori
CIBI COTTI MALE E AVANZI CONSERVATI ALLA TEMPERATURA SBAGLIATA
Uno dei primi e maggiori rischi per la salute in cucina, siamo noi e come conserviamo, cuciniamo e manipoliamo il cibo. Se non viene cotto e maneggiato in modo sicuro, i batteri possono moltiplicarsi rapidamente, causando malattie che vanno da poche ore di disturbi digestivi ed intestinali fino a tipologie di intossicazioni molto pericolose. In particolare, gli errori più comuni con il cibo sono i seguenti:
Cibo cotto male: gli alimenti devono essere portati alla giusta temperatura necessaria per uccidere i batteri. I tuorli d’uovo che colano, il sushi o l’impasto per biscotti crudi sono particolarmente pericolosi per i bambini piccoli, ad esempio.
Lasciare gli avanzi alla temperatura sbagliata: le temperature di conservazione non adatte permettono a batteri, lieviti e muffe di prosperare. Gli alimenti caldi devono essere mantenuti al di sopra di 60 gradi e gli alimenti freddi dovrebbero essere conservati al di sotto di 4 gradi. Ciò riguarda anche gli alimenti che vengono scongelati o marinati. Non lasciare mai questi alimenti sul bancone per periodi prolungati. Scongelare lentamente nel frigorifero o più rapidamente nel microonde e usare immediatamente.
PRODOTTI NON LAVATI
Utilizzo di prodotti non lavati: tutti i prodotti freschi devono essere lavati prima di essere consumati o cucinati per rimuovere batteri e pesticidi.
CARNE LAVATA PRIMA DELLA COTTURA
Risciacquo delle carni crude: le carni crude, invece, non devono essere lavate prima della cottura. Il lavaggio o il risciacquo della carne cruda nel lavandino non fa altro che diffondere i batteri ai lavandini e al bancone. La cottura a una temperatura adeguata, invece, ucciderà i batteri potenzialmente dannosi.
CONTATTO TRA CIBI CRUDI E COTTI
Contaminazione incrociata tra cibi crudi e cotti: cercare il più possibile di tenere separati gli alimenti crudi dai cibi preparati. A casa, conserviamo le materie prime, sia in dispensa che nel frigo, in sacchetti a prova di perdite e lontano da cibi già preparati.
MANI SPORCHE
Non lavarsi le mani spesso mentre si cucina: durante i vari passaggi di preparazione del cibo, lavarsi spesso le mani, soprattutto dopo aver maneggiato carni, uova e prodotti freschi.
PER APPROFONDIRE: Metodi di cottura: come preparare gli alimenti per non perderne le proprietà nutritive
CIBO ANDATO A MALE
Tutti noi abbiamo del cibo nel frigorifero o nella dispensa che deve essere gettato. Mangiare o cucinare cibo che ha superato di molto la sua data di scadenza è estremamente pericoloso. Se siamo diffidenti nei confronti di un cibo, semplicemente gettiamolo senza assaggiarlo: non tutti i batteri che causano intossicazioni alimentari si riconoscono assaggiando, annusando o a occhio nudo.
La prevenzione dell’intossicazione alimentare inizia quando facciamo la spesa, quindi basta imparare, un esempio tra tanti, a non comprare cibi in scatola gonfiati, ammaccati o arrugginiti o quelli che presentano segni di macchie da perdite.
STROFINACCI APRISCATOLE TAGLIERI E SPUGNE
Gli strofinacci in tessuto sono un modo ottimo per ridurre l’uso di carta. Il pericolo è però in agguato se non li laviamo abbastanza spesso provocando una contaminazione incrociata sulle superfici della cucina. Secondo uno studio americano della National Sanitation Foundation International, almeno il 75 percento degli strofinacci da cucina è positivo ai cosiddetti batteri coliformi. Un modo per prevenire tali contaminazioni è quello di utilizzare asciugamani separati per la pulizia, la preparazione del cibo e il lavaggio delle mani, nonché lavare gli asciugamani in acqua calda dopo ogni utilizzo.
Sia se utilizziamo un apriscatole manuale che elettrico, la lama è esposta al contenuto della lattina. La contaminazione incrociata tra prodotti a base di carne, verdure e bevande può causare il proliferare dei batteri.
Gli apriscatole manuali devono essere lavati in acqua calda e sapone dopo ogni uso o, se lavabili in lavastoviglie, posti in lavastoviglie. Per gli apriscatole elettrici, pulire la lama con un panno disinfettante e asciugare completamente per evitare la crescita batterica.
I taglieri facilitano la preparazione dei cibi e proteggono i banconi della cucina. Ma ad ogni taglio appaiono piccoli graffi e ammaccature che possono ospitare batteri. Se non utilizziamo taglieri separati per carne e frutta e verdura crude, la contaminazione incrociata può causare gravi conseguenze per la salute.
I taglieri in legno devono essere lavati dopo ogni utilizzo con acqua calda e sapone. Risciacquiamo bene con acqua calda e asciughiamo con un panno pulito. Non vanno mai in lavastoviglie perché potrebbero danneggiarsi, a differenza dei taglieri di vetro o di plastica, che invece devono essere posti in lavastoviglie per una pulizia accurata.
Per definizione, le spugne, sia naturali che artificiali, hanno una struttura porosa che trattiene l’umidità, e dunque i batteri, in un terreno più che fertile, possono prosperare e causare malattie.
Le spugne devono essere lavate con acqua calda e sapone e posizionate in un punto con una buona circolazione d’aria per potersi asciugare dopo ogni utilizzo. Possiamo anche lavarle nel cestello superiore della lavastoviglie o in lavatrice con un ciclo di acqua calda. Se la spugna ha un odore strano anche dopo la pulizia, buttiamola immediatamente: è un segno di eccessiva crescita batterica.
POMELLI MANIGLIE TOUCHPAD
Quante volte al giorno vengono toccati i pomelli e le maniglie dei mobili della cucina? E le maniglie del frigorifero e dei touchpad sul microonde? Le mani di tutti sono perfettamente pulite ogni volta? Probabilmente no. Dopo aver cucinato, o comunque almeno una volta alla settimana cerchiamo di pulire i pomelli della dispensa, le maniglie degli elettrodomestici e i loro touchpad con un panno disinfettante o un detergente disinfettante spray.
PERDITE DI GAS E DI MONOSSIDO DI CARBONIO
Se in cucina abbiamo elettrodomestici alimentati a gas naturale o propano, è estremamente importante mantenerli perfettamente funzionanti. Anche solo una piccola perdita o una fiamma pilota malfunzionante possono avere conseguenze pesanti.
I gas naturali e il propano sono inodori, ma le aziende rivenditrici aggiungono un odore pungente per aiutarci a rilevare le perdite di gas. Se sentiamo odore di uova marce, apriamo immediatamente le finestre e assicuriamoci che gli apparecchi e le fiamme pilota siano chiuse e spente. Se l’odore è eccessivamente forte, lasciamo immediatamente la stanza e chiamiamo i servizi di emergenza da una distanza di sicurezza.
Una perdita di monossido di carbonio, invece, è molto più difficile da rilevare perché è completamente inodore. Se non rilevato, può accumularsi all’interno e causare mal di testa, sintomi simil-influenzali, debolezza muscolare, fino a conseguenze ben peggiori.
L’unico modo sicuro per sapere se il monossido di carbonio si sta accumulando in cucina è installare un rilevatore di monossido di carbonio: se suona, spostiamoci immediatamente all’aria aperta e chiamiamo i servizi di emergenza.
SACCHETTI DELLA SPESA
Le borse della spesa riutilizzabili sono perfette per l’ambiente e ci fanno risparmiare al supermercato. Ma sono fonti di batteri a meno che non siano state pulite e tenute adeguatamente. È importante designare ed etichettare le borse della spesa per articoli specifici. Utilizzarne una per i prodotti per la pulizia, una per la carne cruda, una per la frutta e la verdura fresca e uno per i prodotti confezionati. Non lasciare mai borse sporche in auto dove i batteri possono prosperare.
CONTENITORI IN PLASTICA
I contenitori di plastica si trovano in quasi tutte le cucine. Sfortunatamente, non tutti sono sicuri per la conservazione degli alimenti. Molti vecchi contenitori di plastica contengono bis fenolo A o BPA, una sostanza chimica industriale. Sono in corso studi sui possibili effetti sulla salute dell’esposizione al BPA sul cervello e sulla crescita comportamentale di feti, neonati e bambini.
Quanto alle pellicole, poi, il PVC di cui sono fatte contiene molti ftalati, considerati responsabili di alterazioni ormonali, riduzione della fertilità maschile, malformazioni a livello fetale ed accumulo ai danni di fegato e reni. Tali sostanze sono ritenute cancerogene sin dal 1971, quindi occorre stare attenti a scegliere pellicole e film plastici per alimenti in PET, che non presenta gli stessi problemi, oppure ridurre gli imballaggi in plastica preferendo quelli riutilizzabili, organici, in biomateriali o l’acquisto di cibi sfusi.
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