Covid estivo: sintomi e perché infetta anche con il caldo

Dura da due a cinque giorni. Le varianti estive del Covid-19. Le precauzioni raccomandate dal ministero della Salute

sintomi covid estivo

Il COVID-19 non va in vacanza durante l’estate. Nonostante il caldo, il virus continua a circolare e a infettare le persone, complice anche la maggiore mobilità e le aggregazioni tipiche dei mesi estivi. Ma quali sono i sintomi del COVID estivo e le ragioni per cui il virus infetta anche in questi mesi?

Sintomi

I sintomi del COVID-19 sono simili durante tutto l’anno. Non vi è una vera differenza nella manifestazione dei sintomi sia con il freddo o con il caldo. Tra i principali troviamo:

È importante rimanere a casa e limitare i contatti se compaiono questi sintomi, e consultare il medico per una diagnosi accurata e, se necessario, effettuare un tampone per confermare l’infezione.

Incubazione e contagio

Il virus SARS-CoV-2, che causa il COVID-19, è riconosciuto per avere un periodo di incubazione abbastanza variabile, da pochi giorni fino a due settimane. Ma in genere, il virus si manifesta dopo i 4 o 5 giorni. Per quanto riguarda la contagiosità, un individuo è contagioso soprattutto poco prima della comparsa dei sintomi e può persistere oltre 10 giorni dal loro inizio. Anche i soggetti asintomatici possono trasmettere il virus. Ma in quest’ultimo caso, data l’assenza di sintomi, il portatore non è a conoscenza dell’infezione e, quindi, potrebbe trasmettere inconsapevolmente il virus.

Quanto dura

Quando i sintomi del COVID estivo si manifestano in forma lieve, la loro durata è breve, tipicamente tra i 2 e i 5 giorni, raramente per più di una settimana. Durante questo periodo, è comune sperimentare sintomi come febbre, tosse, mal di gola e stanchezza. È importante monitorare la propria salute e seguire le raccomandazioni del proprio medico per gestire i sintomi e prevenire la diffusione del virus.

Varianti

Attualmente, la sotto variante JN.1 del virus SARS-CoV-2 e i suoi correlati, quali KP.2 e KP.3, sono le varianti del virus più diffuse in Italia. KP.3 e JN.1 non sono soltanto diffusi in Italia e in Europa, ma sono presenti in molti Paesi. Di fatto, si parla di una tendenza globale che vede queste sotto varianti al centro di un nuovo focolare a livello mondiale.

Cosa fare se si risulta positivi

Se risulti positivo al COVID-19 tramite un tampone, le attuali normative non prevedono più l’obbligo di isolamento. Tuttavia, è essenziale comunicare il proprio stato al medico curante, che potrà valutare la situazione e, se necessario, prescrivere un trattamento adeguato, specialmente se rientri in una categoria di pazienti considerati fragili o a rischio. Il Ministero della Salute consiglia vivamente di mantenere un comportamento prudente. Se presenti sintomi, è raccomandato isolarsi, soprattutto per evitare il contatto con individui fragili o a rischio. Tra le misure preventive fondamentali si includono:

  • Indossare mascherine di protezione, preferibilmente del tipo FFP2, se necessario entrare in contatto con altre persone.
  • Mantenere una scrupolosa igiene delle mani, utilizzando gel disinfettanti qualora non si disponga di acqua e sapone.
  • Evitare luoghi affollati, specialmente ospedali e residenze sanitarie assistite (RSA), luoghi particolarmente vulnerabili alla diffusione del virus.
  • Informare le persone con cui si è entrati in contatto recentemente della propria positività al virus per permettere loro di prendere le precauzioni necessarie.
  • In caso di peggioramento dei sintomi o comparsa di sintomi gravi, come difficoltà respiratorie, è cruciale contattare immediatamente il proprio medico o chiamare il numero di emergenza sanitaria 118.

Queste indicazioni sono studiate per limitare la diffusione del virus e proteggere le persone più vulnerabili nella comunità, riducendo il rischio di complicazioni gravi associate al COVID-19.

Prevenzione

Per proteggersi dal COVID estivo può rivelarsi utile continuare a seguire le misure di prevenzione raccomandate:

  • Vaccinarsi (specie in caso di presenza di patologie preesistenti o immunodepressione)
  • Indossare mascherine in ambienti affollati
  • Lavare frequentemente le mani o usare il gel a base alcolica quando si è fuori
  • Mantenere una distanza di sicurezza, specie in ambienti chiusi
  • Favorire una buona ventilazione negli spazi chiusi​

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