«Siate voi stessi, tanto tutti gli altri sono già presi» (Oscar Wilde)

Essere sé stessi non è facile. Siamo continuamente indotti a dissimulare, nasconderci, apparire diversi dalla realtà. Seguiamo una corrente più che la nostra coscienza o i nostri veri desideri. E la puntuale ironia di Oscar Wilde ci invita a tornare sui nostri passi, senza inseguire il fantasma degli “altri”.

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Credere in sé stessi. Essere sé stessi significa anche credere in sé stessi. Non sottovalutarsi, senza neanche gonfiarsi o scivolare nelle sabbie mobili del narcisismo. L’ottimismo della volontà nasce dalla consapevolezza dei propri mezzi.

Non sprecare chi sei. Quando proviamo a essere diversi da chi siamo, anche in modo goffo e rocambolesco, stiamo sprecando la nostra personalità, le nostre attitudini e il nostro modo di stare al mondo. Laddove la persona è unica, e nonostante l’omologazione sempre possibile, ognuno di noi è diverso dall’altro.

La conquista del rispetto. Essere sé stessi comporta, quasi con automatismi in termini di relazioni umane, conquistare in un solo colpa stima, autorevolezza e rispetto. Non per paura, ma perché siamo capaci di esprimere una personalità e non rincorriamo quelle degli altri.

LIBRO CORPO MODA MENTE

Essere sè stessi è un atteggiamento naturale che si riflette anche nelle abitudini più semplici della vita quotidiana. Per esempio, nel vestire. Un libro molto interessante, Corpo Moda Mente (edizioni Il Punto di incontro) di Jader Tolja e Nelleke Don, racconta come ci sia qualcosa che ancora non riusciamo a mettere a fuoco: come il vestire cambia il nostro e la nostra mente, come siamo noi ad adattarci ai nostri abiti, e non i nostri abiti a noi. Una sorta di schiavitù del corpo alla tendenza del momento, oggi gonfiate all’amplificazione truccata degli influencer, che possiamo ribaltare se riusciamo a mettere ordine nelle gerarchie della vita. Laddove il pensiero libero, responsabile e autonomo, viene sempre prima della moda di turno. Anche nella scelta di un abito.

VALORI DA NON SPRECARE:

• Pazienza. Elogio di una virtù che abbiamo perso
• Obbedienza: la virtù per disobbedire
• Resilienza: la virtù scoperta con la pandemia