ANIMALI NEI CIRCHI PERCHE’ VIETARLI
DOVE E’ VIETATO IL CIRCO CON GLI ANIMALI
Si può uscire da questa crisi profonda? Salvando uomini, spettatori e animali? La rotta indicata dal Censis è molto chiara e c’è da augurarsi che qualcuno nel governo prenda appunto. La crisi dell’attività circense è strutturale, e comprende anche una serie di costi diventati insostenibili. A partire dalla spesa per il mantenimento degli animali.
Pensate l’assurdo e lo spreco evidente: abbiamo già deciso che gli animali devono essere eliminati dai circhi, abbiamo preparato una legge che scolpisce questo principio e stiamo perdendo tempo (mesi, anni) per approvarla in modo definitivo. Intanto 2mila animali tra domestici ed esotici soffrono, i titolari di 88 circhi in Italia rischiano di chiudere o di fallire (anche per le spese per mantenimento, cura e trasporto degli animali) e gli spettatori stanno fuggendo in massa da questo spettacolo che diventa sgradito quando sfrutta e maltratta in modo evidente gli animali, come segnalato, tra l’altro, da diverse sentenze dei tribunali in tutta Italia.
ABOLIZIONE CIRCO CON ANIMALI IN ITALIA
Per uscire dal tunnel bisognerebbe approvare rapidamente la legge che riforma il settore circense, e prevedere dei percorsi di ricollocamento degli animali che escono dal perimetro dei circhi italiani (mica qualcuno li vorrà portare al macello?), come appunto suggerisce il Censis. Per esempio: una parte dei risparmi dei soldi che lo Stato spende per i controlli igienico-sanitari sugli animali nei circhi, una volta eliminato a monte il problema, potrebbero essere destinati alla voce dei fondi pubblici per i Centri di accoglienza degli animali abbandonati. Oppure si potrebbe, per questa specifica funzione, attingere alle risorse dei Fondi agricoli europei per l’agricoltura, visto che salvare animali significa salvaguardare e migliorare la biodiversità. Infine, si potrebbe prevedere un contributo speciale, in occasione dell’approvazione della legge, per sostenere i proprietari dei circhi nell’attività di dismissione degli animali.
Cose non semplicissime, ma possibili. E anche non troppo pesanti sul piano della finanza pubblica, visto che in fondo stiamo parlando di 2mila animali e non di chissà quali numeri. E i circhi italiani? Per tornare a vivere dignitosamente e per riscoprire la loro funzione devono modernizzarsi, prendendo esempio da paesi civili dove questo percorso è già avvenuto. Come la Francia, la patria del Cirque du Soleil, un successo mondiale e longevo dello spettacolo circense, anche in Italia. Un successo maturato senza maltrattare animali.
SALVARE GLI ANIMALI DAI MALTRATTAMENTI:
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