Crisi economica? Le tecnologie verdi ci aiuteranno a superarla. Il caso danese insegna

La crisi economica sarà superata anche grazie alle tecnologie verdi e all’innovazione sostenibile. Ad esserne certi sono i danesi, che professano questa “religione” da un decennio buono. Lo stato scandinavo infatti conosce bene gli ingredienti che l’hanno aiutato a diventare una vera potenza nel campo della green economy. E la Danimarca consiglia anche all’Europa di […]

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La crisi economica sarà superata anche grazie alle tecnologie verdi e all’innovazione sostenibile. Ad esserne certi sono i danesi, che professano questa “religione” da un decennio buono. Lo stato scandinavo infatti conosce bene gli ingredienti che l’hanno aiutato a diventare una vera potenza nel campo della green economy.

E la Danimarca consiglia anche all’Europa di uscire dalla crisi economica con le tecnologie green. Sembra avere idee chiare sul potenziale della green economy Ida Auken, Ministro dell’ambiente danese, che ha affermato a Bruxelles: "Se vogliamo mettere le finanze su una rotta sostenibile dobbiamo sviluppare un nuovo approccio verde: usare le tecnologie verdi e l’innovazione sostenibile per rilanciare l’economia. E’ importante dire che siamo in un periodo di crisi e sono tempi duri per l’Europa, ma è anche importante ricordare che non c’é solo la crisi finanziaria ed economica, ma anche una grave crisi ambientale e climatica".

La Auken parla "di due crisi interconnesse" e "una delle ragioni di quella economica è che la produzione è condizionata dalle crisi delle risorse", riferendosi al rialzo costante delle materie prime. Il ministro invita a cogliere l’opportunità dell’impegno europeo ad abbattere fino al 95% la CO2 entro il 2050: solo questo ci permetterà di rivedere tutte le nostre politiche energetiche, agricole, dei trasporti, climatiche, ambientali e perfino tecnologiche quindi. 

Dal canto suo il ministro danese per l’energia, Martin Lidegaard, parla di investimenti per l’efficienza energetica direttamente legati ai posti di lavoro. Il denaro investito in efficienza energetica sarà reinvestito in occupazione. I fondi spesi per il petrolio andranno invece fuori dall’Unione. 

Sostenibilità sarà anche un termine chiave per la nuova politica comune su agricoltura, pesca, trasporti e chimica. Una rivoluzione? Non lo sappiamo ancora, ma c’è chi comincia a certificare l’esistenza di un futuro possibile per la sostenibilità come leva per la crescita.

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