Indice degli argomenti
COME DIFENDERE I NEGOZI DI QUARTIERE
NEGOZI DI QUARTIERE E CONSUMATORI
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NEGOZI DI QUARTIERE CHE CHIUDONO
Il piccolo negozio, come la bottega, significano storia, identità e comunità. Sono anche luoghi dove ci si ritrova e si sconfigge, specie quando si è anziani, la solitudine. Con la chiacchera e con la compagnia della collega di acquisti, del vicino di casa, del negoziante che ti conosce e ti ascolta da una vita. Ogni bottega che chiude è una perdita di competenze, di conoscenze, di valore economico e sociale, di un pezzo del tessuto di una città. È un danno per la qualità della vita dei residenti e per l’appeal turistico di un territorio. Non a caso, i centri storici dove i turisti si sentono più gratificati in Italia sono quelli dove accanto alle bellezze dei monumenti e delle case, è rimasto integro un piccolo tessuto di bar, botteghe, luoghi di ritrovo, piccoli negozi locali. Un esempio per tutti è il caso del comune di Lecce, dove ogni anno le presenze turistiche aumentano con percentuali a due cifre.
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SCOMPARSA PICCOLI NEGOZI
I piccoli negozi e le botteghe chiudono sempre per gli stessi motivi. Gli affitti ti strozzano, la concorrenza dei centri commerciali è insostenibile, le pressioni di chi vuole subentrare diventano ogni giorno più incalzanti, la burocrazia fiscale fa impazzire. Si chiude così per disperazione più che per una logica di mercato. E si chiude nel silenzio, nell’indifferenza delle amministrazioni locali, di quei sindaci, presidenti di regioni e di province (sono ancora in piedi), assessori vari, che nulla oppongono contro l’avanzata delle grandi griffe e dei centri commerciali che snaturano i luoghi dell’identità italiana e nulla fanno per sostenere e aiutare il piccolo commercio e le botteghe. Qui è il punto di questo assurdo spreco per il sistema Paese e non per una singola categoria. In questa totale mancanza di coraggio e di visione del ceto politico locale che si arrende di fronte al primo centro commerciale che paga tutto (anche il non dovuto…) in moneta contante, oppure di fronte all’arbitrio della componente illegale del commercio ambulante, e butta a mare il piccolo negozio e l’artigiano-bottegaio con la scusa che ormai sono passati di moda (e di mercato). Nulla di più falso. Se guardate bene, perfino in grandi metropoli prigioniere della finanza, pensate a Londra, il piccolo negozio e la bottega vengono protetti come un patrimonio nazionale. E quanto al futuro, il web, e tutte le opportunità di vendita online, offrono straordinarie opportunità di rilancio e di resistenza di queste vitalissime attività economiche. A condizione che qualcuno, tra chi deve farlo per mandato ricevuto dagli elettori, si decida a muoversi per fermare una strage incredibile ma vera.
APP PER SALVARE NEGOZI DI QUARTIERE
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