La donna che insegna la gentilezza

Svizzera, cinquantenne, ha deciso che la gentilezza è la "sua droga". E dice: se siete gentili, le persone lavorano meglio, le relazioni sociali migliorano, e tutti potete essere più felici

Cristina Milani

Solo una donna può avere il coraggio, l’energia e la dolce sfrontatezza di dire che “la gentilezza è la mia droga“. E in realtà Cristina Milani, una giovane cinquantenne svizzera, è un personaggio che ha deciso di mettere la sua vita, e anche il suo lavoro e le sue relazioni al servizio di questa parola chiave. La gentilezza, appunto.

CRISTINA MILANI

La signora Milani cerca di non sprecare la gentilezza, a qualsiasi livello: nelle scuole, dove Cristina va a fare lezioni e corsi, nelle aziende, dove la chiamano per fare dei seminari ai dirigenti (anche per spiegare che la gentilezza aumenta, e non diminuisce, la produttività dei dipendenti), ovunque viene chiamata per raccontare la forza di questo fondamentale paradigma.

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LA DONNA CHE INSEGNA LA GENTILEZZA

Oggi Cristina è al vertice di una onlus elvetica chiamata Gentletude, che ha come obiettivo la diffusione della gentilezza, ed è vicepresidente del Movimento Mondiale della Gentilezza, nato in Oriente e cresciuto in tutto il mondo.

Prima di dedicarsi anima e corpo alla gentilezza, però, Cristina Milani, viaggiava da New York e Singapore per lavoro ed era una donna in carriera. Ma non era soddisfatta come lo è oggi. con la sua nuova attività insegna metodi per gestire le proprie emozioni, perché essere gentili significa essere attenti agli altri e questo è possibile solo se si è in contatto con se stessi. Secondo queste “esperta” la prima regola del suo decalogo è “vivere bene insieme: ascoltare ed essere pazienti“, seguita dall’essere “aperti verso tutti: salutare, ringraziare e sorridere” e infine “lasciare scivolare via le sgarberie e abbandonare l’aggressività”.

GENTILEZZA PER LAVORARE MEGLIO

Cristina ha deciso di portare le lezioni di Gentletude anche nei luoghi di lavoro, perché la gentilezza, oltre a migliorare la qualità del tempo passato in azienda, rende le interazioni più efficaci. Avere questa predisposizione, secondo Milani, aumenta la produzione di serotonina, l’ormone della felicità, quindi facilita i contatti sociali e aumenta la collaborazione. Ovviamente, però, per essere veramente efficace la gentilezza non deve essere praticata solo nei confronti del prossimo umano ma nei confronti di tutto ciò che ci circonda: “è una necessità che riguarda tutti gli aspetti del nostro stare al mondo: dal rispetto per il pianeta in cui viviamo a quello per gli animali” ha dichiarato Cristina in una recente intervista.

CRISTINA MILANI LIBRI

Cristina Milani ha scritto diversi libri sulla gentilezza, tra i quali La forza delle gentilezza, edito da Sperling & Kupfer. In questi testi emerge in modo chiaro come la gentilezza che la Milani porta nelle aziende e nelle scuole, comprende diversi obiettivi, tipici di una società sostenibile. Significa, per esempio, il rispetto degli altri; l’accoglienza verso i più fragili e l’empatia  nei confronti di chi non ha le nostre stesse fortune; il rispetto dell’ambiente e del bene comune. Poi ci sono tutte le tematiche ambientali: una persona gentile è green per definizione (la natura è una maestra di gentilezza…), non è continuamente in competizione con gli altri anche se non rinuncia alla sua creatività e ai suoi sogni.

(L’immagine di copertina è tratta dalla pagina Facebook di Gentletude)

QUANTO È IMPORTANTE LA GENTILEZZA PER VIVERE MEGLIO:

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