Due amministrazioni comunali (Lucca e Capannori), in Toscana; la Caritas, con la sua rete territoriale; la società che si occupa dell’igiene urbana, a partire dalla raccolta e dallo smaltimento dei rifiuti, Sistema Ambiente; un’associazione, Ascolta la mia voce; e tanti volontari, con al centro un’ottima di idea per contrastare gli sprechi e dare una seconda vita alle cose. Nasce così il centro del riuso “Daccapo”.
Indice degli argomenti
DACCAPO CENTRO DEL RIUSO
Tutti possono scegliere di donare oggetti che hanno in casa e non utilizzano più, e magari hanno perfino dimenticato. Ricordiamo che, in media, in ogni casa degli italiani ci sono otto piccoli elettrodomestici fuori uso, chiusi in un cassetto o in una dispensa. «Oggi si può fare il massimo anche con il minimo» è il motto di “Daccapo” e tra gli oggetti che possono essere regalati ci sono anche mobili e utensili per la casa.
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COME FUNZIONA DACCAPO
Gli oggetti vengono consegnati in due Centri, a Lucca e Capannori. Qui vengono esaminati e riparati, laddove sia necessario, poi distribuiti all’Emporio di “Daccapo”, aperto dal martedì al sabato. Qui le persone svantaggiate (anche famiglie di detenuti o seguite dai servizi sociali), che non possono permettersi acquisti di questo genere, ritirano gli oggetti donati da chi ne ha in eccedenza, dando soltanto un contributo volontario e simbolico.
DACCAPO E IL VANTAGGIO PER L’AMBIENTE
Tra gli oggetti che più vengono recuperati da “Daccapo” ci sono mobili e vestiti. E infatti l’impatto sull’ambiente e sulla catena di smatimento dei rifiuti è molto positivo proprio a proposito di questi due generi di oggetti. In appena sei mesi “Daccapo” è riuscita a recuperare 60 tonnellate di mobili e 15 tonnellate di vestiti. Tutta roba che sarebbe finita in qualche discarica.
I LABORATORI DI DACCAPO
Il progetto “Daccapo” prevede anche laboratori di falegnameria, sartoria, e un’officina per riparare le biciclette. Luoghi dove lavora personale specializzato che viene formato, dando così un’opportunità di occupazione sul territorio.
GAUDATS JUNK BAND
Applicando l’idea di “Daccapo” alla sua passione per la musica, Daniele Guidotti, direttore del Centro del riuso “Daccapo” ha formato la Gaudats Junk band. Si tratta di otto amici, tutti appassionati di ambiente, che suonano insieme con strumenti derivanti da vecchie cassette di legno, bidoni, scope e scolapasta. Racconta Guidotti: «In quesdto progetto non c’è nulla di improvvisato, e per creare gli strumenti musicali dai rifiuti è necessario non solo reperire i pezzi giusti, ma anche assemblarli rispettando le leggi matematiche».
La foto è tratta dalla pagina Facebook di Daccapo Sistema di Riuso Solidale.
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