Il dalmata è un cane elegante e slanciato dall’inconfondibile mantello bianco a macchie nere. Anche noto come Bracco del Bengala o Piccolo Danese, il dalmata è estremamente intelligente e affettuoso, un ottimo compagno, amichevole e leale. Ecco tutto ciò che c’è da sapere sul dalmata, dalle origini al carattere, dall’aspetto alle cure.
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ORIGINI
Probabilmente originario della Dalmazia, da dove deriva il suo nome, il dalmata comparve in Italia nel XV secolo. Cane da pastore utilizzato anche al circo, come cane da sentinella e da guardia. I primi esemplari di dalmata con macchie tonde sarebbero però comparsi molto prima, addirittura nell’arte dell’Antico Egitto e dell’Antica Grecia.
STORIA
Nell’Europa dell’Ottocento il dalmata, specie in Gran Bretagna, accompagna al trotto le carrozze trainate dai cavalli. I motivi erano due. La protezione dei passeggeri, sempre a rischio di qualche improvvisa rapina, e poi l’effetto decorativo. Ma la vera popolarità del dalmata, grazie all’effetto estetico, è arrivata grazie al film di Walt Disney La carica dei 101. E da quel momento la razza è stata identificata con la famosa pellicola.
CARATTERE
Allegro, intelligente, vivace, il dalmata è un cane particolarmente amichevole, leale e affidabile. E’ anche dotato di grande forza e resistenza, motivo per cui necessita di adeguato allenamento. Dolce, buono, ama trascorrere il suo tempo sia con gli adulti che con i bambini. Va molto d’accordo con i bambini, ma le sue attenzioni, e il suo affetto sono concentrati sul padrone e sulla sua famiglia. Con gli estranei difficilmente socializza.
ASPETTO
A parte le macchie, il dalmata nell’aspetto è simile al Pointer, e il suo corpo ha una buona armonia, grazie alle proporzioni delle varie parti. Il mantello del dalmata è bianco con macchie nere dal diametro di circa 2-3 cm, una caratteristica davvero inconfondibile, che ha contribuito a renderli tanto popolari e amati da grandi e piccini.
In generale l’aspetto è elegante, ben proporzionato, il peso si aggira intorno ai 25 Kg nei maschi e intorno ai 21-23 Kg nelle femmine.
- L’altezza è compresa tra i 58 e i 61 centimetri per i maschi, e tra i 56 e i 58 centimetri per le femmine.
- La corporatura è atletica e slanciata
- Il mantello a pelo corto è lucido
- Il muso è lungo e possente
- Le orecchie sono pendenti
- La coda è lunga, lievemente ricurva e preferibilmente maculata
- La testa è lunga e piatta sulla sommità
- Gli occhi sono rotondi di colore scuso, se le macchie sono nere; di colore ambra, se le macchie sono marroni
- Le orecchie, con attaccatura alta, sono pendenti e aderenti alla testa
CURE
Il pelo corto del dalmata non richiede particolari cure, ma il mantello va tenuto pulito. Questa cane di adatta con facilità alla vita in casa, ma ha comunque bisogno di fare lunghe passeggiate, in quanto ama il movimento e possiede un significativo vigore fisico che deve sfogare nel corso della giornata.
MALATTIE
In generale il dalmata gode di buona salute ma può soffrire di sordità congenita, piuttosto diffusa nella razza. Meglio quindi sottoporlo ad appositi esami fin da cucciolo. Attenzione inoltre ai disturbi dell’apparato urinario, anch’essi abbastanza frequenti.
PER CHI È ADATTO IL DALMATA
Trattandosi di un cane iperattivo, è molto importante portarlo spesso a fare passeggiate e sottoporlo ad apposito allenamento. Non è adatto a chi fa una vita troppo sedentaria perché richiede molto movimento e partecipazione attiva. Ricordate inoltre che ha bisogno di ampi spazi dove potersi muovere e sfogare.
PERCHÈ I DALMATA SONO I CANI DEI POMPIERI?
Perché i dalmata corrono così velocemente da tenere il passo dei cavalli e vennero quindi adottati dai pompieri quando, per spostarsi, utilizzavano ancora carrozze trainate da cavalli. I dalmata proteggevano questi ultimi dall’eventuale attacco di altri cani o altri animali.
ADOZIONE
Volete adottare un dalmata? Su Facebook trovate diversi gruppi dedicati a questa razza, dov’è possibile trovare sia cuccioli che esemplari di dalmata adulti in cerca di famiglia. Le bacheche vengono puntualmente aggiornate con nuovi annunci di adozione.
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