Le lezioni? Si fanno dal balcone, non-luoghi simbolo dell’emergenza sanitaria, nei mesi scorsi, sempre più micro-mondi della socialità durante la pandemia. A Napoli, al di là delle proteste contro la limitazione della didattica in presenza e la chiusura delle scuole, un maestro, Tonino Stornaiuolo, ha deciso di portare l’insegnamento sui balconi.
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DIDATTICA AL BALCONE
La DAB, didattica al balcone, un’alternativa alla didattica a distanza, per garantire la continuità di insegnamento alle bambine e ai bambini della città di Napoli. Così, il maestro Stornaiuolo si è messo uno zaino in spalla e ha iniziato a passeggiare per i vicoli dei Quartieri Spagnoli, passando sotto le finestre dei propri alunni, e, partendo da testi, racconti, storie e filastrocche di Gianni Rodari , ha fatto lezione a tutto il vicinato.
Maestro di storia e geografia di una quinta elementare della scuola paritaria “Dalla parte dei Bambini”, Stornaiuolo ha raccontato all’agenzia di stampa Dire come è nata questa idea, immaginifica, di portare la didattica fuori dalle aule per bypassare l’ordinanza che chiude le scuole sul territorio campano, garantendo ai bambini e alle bambine anche una sensazione di normalità e socialità. «Sono cominciati ad arrivare i messaggi dei bambini sconsolati per la chiusura delle scuole – spiega il maestro – e quindi ho deciso di fare qualcosa per loro e per me, perché la mia paura era quella di non poter vedere i bambini per 5 o 6 mesi, come già successo, non volevo accettarlo».
Per questo, si è organizzato con i genitori per fare sì che questa non sia soltanto un’iniziativa isolata, perché, come aggiunge, “fare qualcosa in questi giorni è ancora possibile”, una risposta ironica e viva alla sospensione della didattica in presenza. «Abbiamo letto ‘Telegramma’ e ‘La fuga di Pulcinella’ –prosegue Tonino Stornaiuolo nella stessa intervista – due testi che hanno come filo conduttore il tema dell’essere liberi. Il compito che è toccato ai ragazzi è stato scrivermi cosa fosse per loro la libertà e di raccontare il giorno che si sono sentiti particolarmente liberi nella loro vita».
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DIDATTICA DAL BALCONE NAPOLI
Un tema controverso e indispensabile dall’inizio della pandemia che ha segnato la quotidianità di tutti e tutte. E l’idea del maestro che porta Rodari dai balconi, è piaciuta a grandi e piccini. Cominciata la didattica a distanza, alunni e alunne hanno mandato via email i loro temi sulla libertà, e, come conferma Stornaiuolo, gli hanno chiesto di poter uscire di nuovo dai balconi, anche quando si tornerà a scuola, perchè gli è piaciuto molto. L’iniziativa sarà ripetuta già il 22 ottobre, il giorno prima delle celebrazioni dedicate al centenario della nascita di Gianni Rodari, spostandosi, però, sui tetti, e trasformandosi in Dit, didattica in terrazza: per tutta la giornata, i bambini delle classi delle scuole “Dalla parte dei bambini” si alterneranno in una staffetta di lettura delle filastrocche e delle fiabe del grande scrittore, unico italiano ad aver vinto il premio Andersen.
(Immagine in evidenza tratta dal sito web dell’agenzia di stampa Dire // Photocredits: Dire.it)
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