DIFENDIAMO IL MADE IN ITALY –
La tempesta è perfetta. E il danno potrebbe diventare incalcolabile per la nostra agricoltura. La produzione è molto alta, e anche di buona qualità, con un netto aumento rispetto allo scorso anno, ma sono aumentate anche le importazioni dai paesi concorrenti.
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ARANCE E POMODORI ITALIANI –
Il risultato è che il prezzo delle arance è crollato, per i produttori ma senza alcun vantaggio per i consumatori, del 40 per cento rispetto al 2015. E con i pomodori il film si ripeterà. In pratica, colpi mortali stanno arrivando sulle spalle del made in Italy agricolo. Un tentativo di mettere argine a questo disastro arriva da Ortofrutta Italia, con la collaborazione del ministero dell’Agricoltura. Una campagna in 4mila punti vendita, in tutta Italia, tra marzo e aprile, per rilanciare il consumo di arance di stagione e sostenere così i produttori. Lo stesso schema sarà poi replicato per i pomodori.
Pensate all’assurdo: i produttori siciliani, in queste condizioni, sono costretti vendere alla grande distribuzione tarocchi dell’isola, unici al mondo a 0,20 al chilo! Mentre noi dal fruttivendolo poi li paghiamo attorno ai 2 euro. Qualcosa non torna in questi numeri, e i consumatori devono fare sentire la loro voce a sostegno dell’agricoltura made in Italy. ricordandosi che le qualità e le proprietà delle arance e dei pomodori prodotti in Italia sono uniche, e non replicabili con le copie dei concorrenti.
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