La difterite è una patologia infettiva acuta determinata dall’infezione del batterio Corynebacterium diphtheriae.
Questo microrganismo patogeno che scatena la difterite è in grado di sintetizzare una esotossina altamente dannosa per i tessuti e gli organi, in particolare per le vie respiratorie superiori, tra cui:
- Faringe
- Naso
- Tonsille
La tossina agisce inibendo la sintesi proteica a livello cellulare, determinando apoptosi e necrosi dei tessuti colpiti.
Nelle regioni tropicali, alcuni ceppi del batterio manifestano una predilezione per l’epidermide, provocando ulcerazioni cutanee persistenti e dolorose. Ma è una forma di difterite differente da quella che si manifesta in zone climatiche temperate.
Sebbene l’infezione possa verificarsi a qualsiasi età, la popolazione pediatrica non vaccinata rappresenta il gruppo maggiormente vulnerabile.
La diffusione della malattia è facilitata dai climi temperati nei mesi invernali, complice la maggiore permanenza in ambienti chiusi, che ne favorisce così la trasmissione tra individui.
Indice degli argomenti
Trasmissione
La trasmissione avviene principalmente attraverso:
- Il contatto diretto con persone infette,
- Tramite le goccioline di saliva emesse con tosse o starnuti. Queste goccioline possono rimanere sospese nell’aria per un certo periodo, aumentando il rischio di contagio in spazi chiusi e affollati.
È possibile anche il contagio per contatto con oggetti contaminati da secrezioni infette, come utensili, asciugamani o giocattoli.
Più raramente, l’infezione può avvenire attraverso ferite cutanee contaminate. In passato, il consumo di latte non pastorizzato è stato identificato come possibile fonte di infezione, ma questa modalità è ora rara grazie ai progressi nella sicurezza alimentare e al supporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Sintomi
Dopo un periodo di incubazione che varia da 2 a 5 giorni, i sintomi principali della difterite includono:
- Mal di gola
- Perdita di appetito
- Febbre lieve
- Formazione di una caratteristica membrana grigiastra sulle tonsille e sulla gola, che può sanguinare e assumere un colore verdastro o nero se si sovrappone un’infezione batterica secondaria. Questa membrana, costituita da cellule morte, batteri e fibrina, è difficile da rimuovere e può ostruire le vie respiratorie.
- Gonfiore del collo, comunemente noto come “collo taurino”.
- Difficoltà respiratorie che possono progredire fino all’insufficienza respiratoria.
Nei casi più gravi, la tossina può diffondersi nel flusso sanguigno, causando complicanze sistemiche come:
- Miocardite
- Insufficienza cardiaca
- Problemi neurologici, tra cui paralisi
Diagnosi
La diagnosi si basa sull’osservazione clinica dei sintomi caratteristici, come la presenza della membrana grigiastra in gola e il gonfiore del collo. Tuttavia, è essenziale confermare l’infezione attraverso esami di laboratorio.
Le principali metodologie diagnostiche includono:
- Osservazione clinica dei sintomi, tra cui la membrana grigiastra in gola e il gonfiore del collo.
- Isolamento del batterio da campioni prelevati dalle lesioni interessate, come faringe, naso o ulcere cutanee.
- Ricerca della tossina difterica attraverso test di laboratorio specifici.
- Diagnosi differenziale per escludere altre patologie con sintomi simili, come faringiti batteriche o virali, mononucleosi infettiva e candidosi.
Questi metodi permettono di garantire un trattamento tempestivo e appropriato.
Trattamento
Il trattamento deve essere iniziato immediatamente, senza attendere i risultati dei test di laboratorio, poiché la rapidità dell’intervento è fondamentale per prevenire complicanze gravi.
La terapia include la somministrazione di un’antitossina per neutralizzare la tossina prodotta dal batterio.
Questa antitossina viene somministrata per via endovenosa o intramuscolare e richiede una valutazione preliminare per escludere possibili reazioni allergiche.
Inoltre, vengono somministrati antibiotici, come eritromicina o penicillina, per eliminare l’infezione e prevenire la trasmissione.
Il paziente deve essere isolato per ridurre il rischio di contagio e monitorato attentamente per segni di complicanze.
Generalmente, dopo circa due giorni di terapia, la persona non è più contagiosa, ma il recupero completo può richiedere settimane.
Prevenzione
La prevenzione della difterite si basa principalmente sulla vaccinazione. Il vaccino antidifterico contiene una forma inattivata della tossina difterica, in grado di stimolare la produzione di anticorpi protettivi senza causare la malattia.
In Italia, la vaccinazione è obbligatoria e viene somministrata nel primo anno di vita attraverso il vaccino esavalente, che protegge anche contro tetano, pertosse, poliomielite, epatite B e Haemophilus influenzae B o meglio nota come influenza di tipo B.
Sono previsti richiami a 5-6 anni e nell’adolescenza, con ulteriori richiami consigliati ogni dieci anni per mantenere una protezione duratura.
Per viaggiatori diretti in aree a rischio, può essere necessario un richiamo supplementare.
Le principali misure di prevenzione sono:
- Vaccinazione obbligatoria nel primo anno di vita tramite il vaccino esavalente.
- Richiami vaccinali a 5-6 anni e durante l’adolescenza.
- Ulteriori richiami ogni dieci anni per garantire una protezione continua.
- Richiami supplementari per chi viaggia in aree ad alto rischio.
Nonostante la diffusione della vaccinazione abbia ridotto drasticamente i casi di difterite nei paesi sviluppati, la malattia è ancora presente in alcune aree del mondo, in particolare in regioni con bassa copertura vaccinale o in situazioni di conflitto.
Pertanto, è fondamentale mantenere elevata la copertura vaccinale per prevenire possibili focolai epidemici e sensibilizzare la popolazione sull’importanza delle vaccinazioni.
Leggi anche:
- Virus sinciziale (RSV): cause, sintomi e prevenzione
- Come evitare il raffreddore
- Come evitare l’influenza
- Tosse: rimedi naturali, cause e prevenzione
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.