Disinfettanti: non possono essere pubblicizzati come “delicati sulla pelle”

La regola risale a una sentenza della Corte di Giustizia Europea. Ed è stata confermata da un giudizio della Corte federale di Giustizia tedesca

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I disinfettanti sono prodotti di largo consumo sui quali si esercita spesso la manipolazione del marketing. Vengono presentati come efficaci, sicuri, privi di rischi e controindicazioni. E invece, se pensiamo per esempio alla candeggina, possono contenere sostanze tossiche e creare problemi alla pelle. E proprio su questo tema si va avanti nelle aule dei tribunali europei per fare chiarezza a tutela dei consumatori.

Sentenza della Corte di Giustizia Europea

Nel giugno del 2024 la Corte di Giustizia Europea ha imposto il divieto, per tutti i disinfettanti, di inserire in etichetta la dicitura “delicato per la pelle”. Nella motivazione, la Corte Europea sottolinea che si tratta di una scritta due volte ingannevole: da un lato cancella in un colpo solo rischi e controindicazioni di questi prodotti proprio per la pelle, dall’altro lato lascia intendere persino che il prodotto possa avere un effetto benefico per la pelle.

Sentenza della Corte Federale di Giustizia tedesca

Pochi mesi dopo il verdetto emesso in Lussemburgo, è arrivata un’altra sentenza, nella stessa direzione, della Corte Federale di Giustizia tedesca. Il giudizio è nato in seguito a una denuncia del Centro per la lotta alla concorrenza sleale contro la catena di drogherie Dm che vendevano alcuni disinfettanti con la scritta in etichetta “delicati sulla pelle”. Anche in questo caso la sentenza è chiara: la scritta è ingannevole, e i produttori dei disinfettanti non possono utilizzarla, in quanto danneggia i consumatori. 

Tipi di disinfettanti

La più importante differenza che esiste nell’universo dei disinfettanti riguarda il tipo di pulizia che si intende ottenere e il suo livello. 

  • Disinfezione di livello medio-basso, consistente nell’eliminazione di buona parte dei microorganismi presenti sulla superficie o nell’ambiente che ci si prefigge di disinfettare;
  • Disinfezione di livello alto, consistente nell’eliminazione di tutti i microorganismi patogeni dall’oggetto o dall’ambiente in questione;
  • Sterilizzazione, consistente nell’eliminazione di tutti i microorganismi presenti, patogeni e non patogeni, comprese le spore.

Principali disinfettanti

I principali tipi di disinfettanti sono:

  • Alcol etilico, disinfettante molto comune per la facile reperibilità sul mercato e il relativo basso costo. In commercio si trova in concentrazioni variabili tra il 60 e il 75%. Si usa sia per la disinfezione di superfici e strumenti (ad eccezione di quelli da sala operatoria), sia per disinfettare la pelle priva di ferite (o cute intatta o integra come indicato in etichetta), ad esempio prima di effettuare una iniezione. In alternativa si può usare anche l’alcool propilico.
  • Ipoclorito di sodio, disponibile sul mercato in concentrazioni che variano tra l’1,5 e il 15%, ha un’azione disinfettante efficiente contro batteri, virus, muffe e spore anche a basse concentrazioni. È comunemente conosciuto anche con il nome di candeggina o varechina (3-5%), euclorina, amuchina (1,5%). A concentrazioni comprese tra 5 e 10%, può essere irritante per pelle ed occhi (così come indicato sull’etichetta), mentre a concentrazioni superiori al 10% deve essere considerato un agente corrosivo: è necessario, quindi, usarlo con particolare cura. L’ipoclorito in presenza di acidi sviluppa cloro che è un gas tossico; a contatto con ammoniaca genera clorammina che è irritante; a contatto con acqua ossigenata sviluppa ossigeno (non tossico) che annulla la sua azione disinfettante. Per questi motivi, l’ipoclorito di sodio non deve essere mescolato con altri prodotti per evitare effetti indesiderati sulla salute degli operatori
  • Acqua ossigenata, agisce con un meccanismo simile a quello dell’ipoclorito su batteri, spore, virus e lieviti, ma è meno efficiente. È ampiamente disponibile sul mercato diluita a diverse concentrazioni (dal 3 al 12%). Nella sua forma diluita è utilizzata soprattutto per disinfettare piccole ferite, in ambito domestico, in ambienti professionali e in cosmetica (anche come sbiancante e decolorante). Si degrada con facilità (la degradazione è visibile dal rigonfiamento del contenitore) e deve essere mantenuta in luogo fresco; quando è concentrata al 35% va conservata alla temperatura di 4°C e usata con cura perché corrosiva
  • Composti d’ammonio quaternario (QUATs), privi di un colore ed odore specifico, sono molto utilizzati per la disinfezione di superfici ed ambienti (ad esempio nelle mense e nelle zone di preparazioni alimentari). Sono disponibili sul mercato a concentrazioni di 1,5-2,5%; quando sono più concentrati devono essere diluiti in acqua prima dell’uso e maneggiati con cura perché irritanti e, in alcuni casi, anche corrosivi per pelle e occhi. Riescono ad eliminare batteri, la maggior parte dei virus, ma generalmente non le spore
  • Ossido di etilene, per la sua elevata efficacia nei confronti di batteri, funghi, virus e spore, è utilizzato soprattutto per sterilizzare strumenti chirurgici, sale operatorie e contenitori per farmaci e/o alimenti: la distruzione dei microorganismi è totale. A temperatura ambiente è un gas e poiché è infiammabile e tossico, può essere usato solo da personale esperto.

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