Sono più creativi. Hanno una capacità naturale di risolvere i problemi con qualche colpo d’ala, con una mossa inaspettata. E sanno lavorare in gruppo. Non tutti i mali vengono per nuocere: e anche per i dislessici i vantaggi non mancano.
Indice degli argomenti
DISLESSIA
La dislessia viene classificata, sul piano scientifico, come un disturbo nell’apprendimento. E in particolare con problemi che riguardano la lettura, la scrittura a mano e la pronuncia di alcune parole.
La dislessia ha una componente genetica molto marcata e il fattore ereditario viene considerato determinante del 60 per cento dei casi. Quanti sono i dislessici in Italia? Le statistiche dicono che, complessivamente, si tratta del 5 per cento della popolazione studentesca delle scuole inferiori e superiori.
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STUDI SULLA DISLESSIA
Avendo colpito tante persone, e da sempre, la dislessia è stata molto studiata. Ma soltanto recentemente il quadro dei risultati è stato rovesciato grazie a un ciclopico e certosino lavoro compiuto da esperti, il neuroscienziato Martin Vestergaard e la ricercatrice in Scienze cognitive Helen Taylor, dell’università di Cambridge. I due studiosi hanno esaminato una enorme quantità di ricerche compiute sui dislessici negli ultimi quarant’anni. E hanno scoperto che cosa unisce le analisi sui dislessici: da un lato il prevalere della componente ereditaria e dall’altro versante il riconoscimento dei vantaggi di cui gode una mente dislessica.
VANTAGGI DISLESSIA
I dislessici hanno tanti vantaggi che potremmo considerarli uomini e donne forniti di una marcia in più. In particolare:
- Sono molto facilitati nel connettere idee diverse, il seme concettuale dell’innovazione e del cambiamento. Anche attraverso la tecnologia. E questo perché nei dislessici la connettività tra neuroni presenti nel nostro cervello a una distanza molto alta, è più accentuata. E i risultati si vedono.
- I dislessici sono portati, in modo del tutto spontaneo e naturale, a mescolare pensieri e idee. Da qui nasce una loro tendenza, altrettanto naturale, a essere più creativi.
- Anche nel trovare soluzioni complesse a problemi non semplici, i dislessici sono capaci di “invenzioni” del tutto impensabili per le persone normali. In qualche modo sono destinati a sorprendere.
- La dislessia porta sempre ad affrontare un problema arrivando a una visione d’insieme. Anche un particolare utile per individuare una soluzione o per creare qualcosa con il proprio pensiero, viene sfruttato dai dislessici all’interno di una visione più generale e non parziale delle loro soluzioni creative.
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Memorizzano più facilmente e velocemente per immagini, e così riescono a vedere le cose da più prospettive ed a ragionare in modo più dinamico, con maggiori possibilità di positive sorprese.
- Grazie a queste caratteristiche i dislessici tendono ad avvicinarsi a lavori artistici oppure ad attività professionali come l’architettura e il design. E non escludono di diventare imprenditori.
COME SFRUTTARE I VANTAGGI DELLA DISLESSIA
I due studiosi di Cambridge, sulla base dei risultati messi in fila e pubblicati sulla rivista Frontiers in Psychology, arrivano alla conclusione he i vantaggi della dislessia vadano sfruttati senza essere ossessionati dalla difficoltà alla lettura e alla comprensione di un testo.
Le attitudini dei dislessici possono essere ben sfruttate per una serie di attività artistiche: sceneggiatore, regista, artista, musicista, cantante, costumista. Ma anche per chi opera nel campo della progettazione, come architetti, urbanisti e ingegneri.
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LA DISLESSIA SI PUÒ CURARE?
La dislessia non può essere curata. Ma può essere gestita, cercando di valorizzare i suoi vantaggi. Partendo da un presupposto: il diverso funzionamento dell’attività neuronale dei dislessici non significa né un deficit di intelligenza né un handicap sensoriale. Anzi.
DISLESSICI FAMOSI
Una conferma delle qualità dei dislessici arriva dall’esempio di alcuni personaggi famosi colpiti da questo disturbo.
- Leonardo da Vinci. Scriveva male e faceva moltissimi errori di ortografia, come racconta il Vasari nella sua biografia. Molto probabilmente era dislessico.
- Albert Einstein. Iniziò a parlare soltanto dopo i 13 anni, e anche lui aveva molti problemi di apprendimento e di lettura a scuola.
- Bill Gates. A scuola andava male, ed è stato spesso bocciato ad alcuni esami. Per problemi di dislessia legati all’apprendimento.
COME SI RICONOSCE LA DISLESSIA
L’immagine di copertina è tratta dalla pagina Facebook della Associazione italiana Dislessia
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