Distorsione alla caviglia: cause, rimedi e prevenzione

Si tratta di un incidente traumatico molto frequente, e non soltanto tra le persone che svolgono regolarmente un’attività sportiva

distorsione caviglia

Cos’è

La distorsione alla caviglia è un incidente traumatico molto frequente, e non soltanto tra le persone che svolgono regolarmente un’attività sportiva. Si verifica quando la caviglia viene sottoposta a un piegamento e a una torsione eccessivi rispetto alle sue capacità di movimento. Muscoli, legamenti e tendini possono subire lesioni (le più frequenti sono sotto il malleolo peronale), dallo stiramento alla frattura.

Cause

La causa più frequente della distorsione alla caviglia si riferisce a un’improvvisa e incontrollata rotazione del piede dovuta, per esempio, alla caduta da un gradino, oppure dal mettere il piede su un sasso quando si cammina o in una buca che si è formata su un marciapiede sconnesso. Un’altra causa è l’atterraggio scorretto dopo un salto. La distorsione alla caviglia è molto frequente nel caso delle persone che svolgono un’attività sportiva.

Sintomi

I sintomi della distorsione della caviglia sono molto evidenti. In particolare:

  • Dolore e gonfiore
  • Difficoltà a poggiare il piede
  • Ematomi e echimosi, nei casi più gravi 

Rimedi

In caso di distorsione alla caviglia ci sono quattro rimedi naturali, da applicare con tempestività: se non ci sono fratture, basteranno a guarire.

  • Tenere la caviglia a riposo, evitando qualsiasi carico
  • Fare impacchi a base di ghiaccio per alleviare il dolore e sgonfiare la caviglia
  • Mantenere la gamba sollevata per favorire il drenaggio dei liquidi in eccesso
  • Bloccare la caviglia con un bendaggio una cavigliera bivalve. Se indispensabile, si può camminare solo con le stampelle

Cure e trattamenti

Se con i rimedi naturali il gonfiore e il dolore non scompaiono, sarà l’ortopedico, dopo un’accurata radiografia (che dovrà escludere la frattura) a indicare la terapia giusta. In questo caso si utilizzano gli antidolorifici e, in caso di distorsione, si valuta, sulla base della gravità del trauma, l’immobilizzo della caviglia con un tutore bivalve, oppure una doccia gessata per tre settimane. Camminando soltanto con l’aiuto delle stampelle. Se la distorsione è più grave, l’ortopedico può indicare l’uso un gesso a stivaletto intero, o un tutore walker: in entrambi i casi l’obiettivo è immobilizzare completamente la caviglia.

Tra i trattamenti ci sono anche gli ultrasuoni, il laser, la ionoforesi (chiamata anche “iniezione senza ago”), la tens, un’elettroterapia antalgica che agisce contro il dolore.

Tipi di distorsione

Le distorsioni alla caviglia possono essere di tre gradi, sulla base della gravità del problema.

  • Grado 1. Si tratta della lesione meno grave, circoscritta al legamento peroneo-astragalico anteriore.
  • Grado 2. In questo caso le lesioni riguardano due legamenti. Il peroneo astragalico anteriore e quello posteriore.
  • Grado 3. La lesione alla caviglia è complessa e riguarda tre o più legamenti.

Diagnosi

La distorsione della caviglia viene diagnostica dall’ortopedico sulla base di una semplice visita che valuta il gonfiore e il dolore localizzato nel punto dove si è verificato il trauma. Poi si passa agli esami diagnostici necessari quanto la distorsione non rientra con i rimedi naturali. La radiografia serve a individuare un’eventuale frattura, la risonanza magnetica e\o l’ecografia, invece, sono utili per valutare le eventuali lesioni.

Frattura 

I sintomi della distorsione, specie di grado elevato, e quella frattura sono simili. E una risposta certa e definita può arrivare soltanto dalla radiografia dell’arto. Di solito, la frattura comporta un dolore e un gonfiore tali che non riesce neanche a muovere la caviglia. La frattura può riguardare da uno a tre malleoli, e può essere, a sua volta, di due tipi, composta o scomposta: nel primo caso i due frammenti conservano l’allineamento, a differenza del secondo caso.

Trattamento della frattura

Sempre sulla base delle indicazioni dell’ortopedico, la frattura della caviglia può essere trattata in due modi: conservativo o chirurgico. Nel primo caso si procede all’ingessatura oppure al totale immobilizzo della caviglia con un tutore. Il trattamento chirurgico diventa necessario quando la frattura è scomposta, oppure tende a scomporsi. A questo punto la frattura viene ridotta o stabilizzata anche graie all’uso di placche e viti. In entrambi i casi al periodo di immobilizzazione segue una fase transitoria, prima di riprendere una normale attività della caviglia, durante la quale per qualche giorno si cammina ancora con l’aiuto delle stampelle, e per qualche settimana si segue un trattamento specifico di fisioterapia.

Tempi di recupero

Se non ci sono fratture, e sulla base della gravità della distorsione, i tempi di recupero variano da 3 a 5 settimane, durante le quali è opportuno fare anche della fisioterapia, a partire dal momento deciso dall’ortopedico.

Prevenzione

Muscoli, tendini e legamenti della caviglia si possono rafforzare e proteggere con esercizi di ginnastica specifici per avere un’agile mobilità e per muoversi su superfici instabili. Lo stretching è utile invece per dare flessibilità alla caviglia.

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