Diventare invisibile. Scomparire. Sottrarsi a qualsiasi manipolazione e innanzitutto alla calamita di Internet. Non essere più accessibile. In pochi pensano che sia possibile, ma in tanti coltivano questo sogno. E Francesco Narmenni nel libro Diventare invisibili (edizioni Il Punto d’incontro) va oltre questo obiettivo e punta dritto a una scelta di vita molto radicale. Che può sembrare una semplice provocazione, ma comunque merita di essere almeno esplorata per curiosità.
Per diventare invisibili bisogna innanzitutto convincersi che alcune cose non sono utili, e tanto meno indispensabili, nella nostra vita. Possiamo, per esempio, uscire dalla prigione di Internet e non essere più rintracciabili, né attraverso i social e Google né attraverso qualsiasi altro meccanismo tecnologico. Narmenni, blogger e musicista, ci racconta anche come renderci irreperibili, mettere al sicuro i nostri beni e proteggerci da qualsiasi, possibile controversia legale.
Narmenni, che in passato ha scritto altri libri su scelte di vita radicali, come Ricco solo risparmiando e Smettere di lavorare, descrive sotto l’etichetta del Sistema tutto ciò che imprigiona la nostra vita, e in qualche modo la complica e l’avvelena, fino al rischio di sprecarla. Nel libro c’è una parte molto pratica, diretta, che riguarda la difesa dei risparmi, ma anche come guadagnare senza pagare tasse ingiuste, e ottenere un patrocinio legale per difendere i propri diritti. Diventare invisibile, in fondo, secondo lo schema di questo libro, significa semplicemente essere più liberi.
Infine, anche senza fare scelte così radicali come quelle proposte da Narmenni, possiamo difendere la nostra privacy da tutte le insidie che ruotano attorno a Internet, con qualche semplice meccanismo di autodifesa. Per esempio.
- Utilizzare una rete VPN (Virtual Private Network): maschera il tuo indirizzo IP, rendendo difficile per i siti web o i servizi identificare la tua posizione e il tuo dispositivo. Con una VPN, la tua connessione viene crittografata, aumentando la sicurezza.
- Navigare in modalità privata o incognito: quasi tutti i browser offrono una modalità di navigazione privata che impedisce al browser di memorizzare la cronologia di navigazione, i cookie e altre tracce locali.
- Bloccare i cookie e il tracciamento dei dati: I cookie vengono utilizzati per tracciare la vostra attività online. Potete utilizzare strumenti come “Privacy Badger” o “uBlock Origin” per bloccare i tracker. Inoltre, potete configurare il vostro browser per rifiutare i cookie di terze parti.
- Usare motori di ricerca più privati: evitate Google, che raccoglie molta informazione su di voi. Usate motori di ricerca come DuckDuckGo o StartPage, che non tracciano le vostre ricerche.
- Disattiva la geolocalizzazione: molti dispositivi e applicazioni utilizzano la vostra posizione per personalizzare i contenuti. Potete disattivare la geolocalizzazione nei vostri dispositivi e applicazioni per proteggere la privacy.
- Navigate tramite Tor: è un browser che permette di navigare su Internet in modo anonimo. Tor instrada la connessione attraverso una serie di nodi, rendendo difficile tracciare le vostre attività online.
- Usate e-mail criptate e sicure: se dovete inviare e-mail importanti, considera l’uso di servizi di posta elettronica sicuri come ProtonMail o Tutanota, che offrono crittografia end-to-end.
- Fate attenzione alle impostazioni sui social media: riducete al minimo le informazioni che condividete sui social network e configurate le vostre impostazioni per mantenere il profilo il più privato possibile.
- Eliminate o rendete anonimi gli account: se non avete bisogno di un determinato account online, considerate di eliminarlo o di renderlo il più anonimo possibile, rimuovendo informazioni identificative).
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