Indice degli argomenti
DOLORE AL TALLONE
Il dolore al tallone, più comunemente noto come tallonite, è una condizione, il più delle volte transitoria, che esordisce per gradi e può avere degli sviluppi fastidiosi e debilitanti. Con il tempo, senza le dovute precauzioni, il dolore può peggiorare a tal punto da costringere la persona a zoppicare, ulteriore problema che può gravare sul sistema scheletrico.
TALLONITE
La tallonite si manifesta con una particolare sintomatologia che interessa la parte posteriore del piede, spesso a causa di un’infiammazione del piede nota come fascite plantare.
Il dolore al tallone, infatti, può essere il campanello d’allarme che segnala il principio di un’infiammazione diffusa al tallone, per questo tallonite, o anche all’intera pianta del piede.
Il dolore può presentarsi inizialmente solo da un lato, ma la letteratura medico-scientifica dimostra che in buona parte dei casi, questa condizione, se non trattata nella maniera adeguata, può diventare bilaterale.
Chi sperimenta dolore al tallone o alla pianta del piede, in genere avverte un dolore più marcato nelle prime ore del mattino, specie dopo aver trascorso molto tempo fermi. Questo è vero anche quando si trascorrono diverse ore a lavoro o seduti, portando, quando ci si alza, a percepire dolori intensi.
I sintomi tendono a diminuire quando si è in movimento, per peggiorare di nuovo quando si resta per troppo tempo in piedi o si eseguono attività intense.
Ma quali sono i sintomi principali e quali sono le cause scatenanti?
SINTOMI
I sintomi sono direttamente correlati al tipo di patologia responsabile del dolore al tallone. Quest’ultimo è il sintomo principale che permette di comprendere l’area di interesse e permette di individuare le possibili cause.
Come accennato, in genere esordisce da un solo lato, quindi, si inizia percependo dolore solo appoggiando il tallone o la pianta di un solo piede a terra. In alcuni casi, il dolore al tallone può essere accompagnato a:
- Intorpidimento
- Formicolio
- Edema
A questi possono associarsi sintomi della condizione principale di cui la tallonite ne è uno dei sintomi.
CAUSE
L’insorgere del dolore al tallone deve essere considerato come un segnale d’allarme del nostro organismo che ci avverte di un possibile danno o infortunio localizzato. Cosa vuol dire questo? Proviamo a pensare a quando si stira un tendine o prendiamo una distorsione, in quel preciso momento, il corpo ci avverte di non sollecitare più quelle parti perché potrebbero essere danneggiate. È il modo in cui l’organismo comunica con noi.
In questo caso, bisogna considerare che le cause sono numerose e possono avere correlazioni con diverse patologie. Per questa ragione, è importante non sottovalutare il problema se sussiste dopo qualche settimana e indagare con il supporto di un medico. Ecco quali sono le condizioni più comuni:
FASCITE PLANTARE
Si tratta della causa più comune di tallonite, ben l’80per cento dei casi, ed è un’infiammazione che interessa la fascia muscolare che dal calcagno arriva alle dita dei piedi.
Questa, quando sollecitata in maniera eccessiva o errata, può portare a lacerazioni o danni alla fascia fibrosa, generando quei sintomi fastidiosi ricollegabili alla tallonite.
Obesità, sport eccessivo e in particolare il running, donne in gravidanza e adulti oltre i 40 anni sono i soggetti più a rischio.
TENDINOPATIA AL TALLONE D’ACHILLE
La tendinite d’Achille è un’infiammazione che riguarda il tendine d’Achille, ossia la fascia percepibile al tatto che sale dal calcagno fino alla caviglia posteriore. In genere, questa condizione colpisce gli sportivi e può manifestarsi anche con gonfiore sotto la caviglia, difficoltà nel camminare e dolore acuto al calcagno.
Altre cause possono essere:
- Artrite reumatoide, o altre forme di artrite
- Fratture al calcagno
- Contusioni alla parte posteriore del piede
- Pronazione eccessiva
- Creazione della spina calcaneare: escrescenza ossea che si forma nella parte inferiore dell’osso del calcagno e, talvolta, può gravare sui muscoli, facendo sperimentare dolori al tallone.
Un’altra condizione può essere la malattia di Sever, una particolare patologia transitoria che si presenta soprattutto nei bambini, prima dei 10 anni di età, con sintomi come rossore, tumefazione e dolore acuto. Può essere innescato dalla crescita delle ossa in questa fase che sollecitano i muscoli creando tensione.
Esistono altre cause, alcune rare, che possono essere diagnosticate con l’ausilio di un medico specialista.
FATTORI DI RISCHIO
Il dolore al tallone è una condizione che può presentarsi con maggiore probabilità in presenza di fattori come:
- Sovrappeso e obesità
- Vita sedentaria
- Attività fisica eccessiva
- Trascorrere lunghi periodi di tempo in piedi (specie se fermi)
- Disturbi ortopedici o abitudini posturali errate
- Scarpe non adeguate all’attività da svolgere o al piede
DIAGNOSI
Quando si sperimenta un dolore al tallone che dura per più di qualche settimana può essere utile chiedere il parere di uno specialista e verificare eventuali problemi correlati.
La diagnosi consiste nel condurre un esame obiettivo del piede, e in particolare, del tallone. Il medico, in genere un ortopedico-traumatologo, valuterà i sintomi descritti dal paziente, la storia clinica e altri fattori che possono intervenire nel sorgere della tallonite.
Per indagare più a fondo, quando necessario, si può ricorrere ad esami più specifici come:
- Analisi del sangue
- Risonanza magnetica
- Ecografia
- Radiografia
Sarà, ad ogni modo, il medico a indicare il percorso da seguire.
RIMEDI
Il riposo, specie in fase acuta, è fondamentale. Nel caso di problematiche della fascia plantare e del tendine d’Achille, per alleviare il dolore si può ricorrere a metodi fai-da-te come impacchi di ghiaccio in associazione a farmaci antinfiammatori.
Importanti in questa fase sono anche gli esercizi di stretching per la fascia plantare e del polpaccio. Gli esercizi eccentrici, invece, sono utili in caso di tendinopatia dell’Achilleo.
Se si soffre di difetti di appoggio del piede occorre una correzione con l’aggiunta di una correzione con plantari su misura.
Se non si ottengono benefici nemmeno con queste soluzioni, allora bisogna considerare le terapie fisiche, in particolare quelle a onde d’urto focali, utili a contrastare l’infiammazione della fascia plantare o del tendine d’Achille.
Un trattamento a cui si ricorre sempre maggiormente riguarda le infiltrazioni locali con PRP autologo (Platelet Rich Plasma).
Il ricorso alle operazioni chirurgiche è raro per la fascite plantare, mentre è più considerato in caso di tendinopatia iserzionale del tendine d’Achille, poiché può andare incontro a rottura.
PREVENZIONE
Il dolore al tallone si può prevenire facendo attenzione a poche semplici attività come:
- Iniziare programmi di allenamento gradualmente
- Fare stretching prima e dopo le sessioni di allenamento
- Mantenere un peso normale, evitando il sovrappeso. In caso di obesità è importante cercare di dimagrire
- Utilizzare, per soggetti a rischio, scarpe comode e calzature ortopediche
- Scegliere bene le calzature in base all’attività da svolgere
- Riposare bene i muscoli e i piedi
- Seguire una dieta sana ed equilibrata
Ricordate sempre di non strafare con gli allenamenti, specie se correte, e che quando percepite dei dolori, meglio fermarsi e stare fermi finché il dolore non passa.
COME FARE PER TENERE GAMBE E PIEDI PIÙ IN SALUTE?
- Come eliminare i calli ai piedi
- Come si curano i piedi
- Che fare per avere gambe belle e lisce
- Cosa fare per migliorare la circolazione delle gambe
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.