Dolore alla spalla: cause, rimedi e prevenzione

Può derivare da una tendinite o da posizioni scorrette. Per evitarlo è importante avere la schiena dritta e le spalle non arcuate

dolore alla spalla

Il dolore alla spalla è determinato per lo più da lesioni, anche lievi, a livello della cuffia dei rotatori. Questa è una fascia di quattro tendini che corre all’altezza delle due spalle. Dopo i 50 anni, questa forma di tendinopatia è comune, ed è diagnosticata in metà dei pazienti che soffrono di dolori alla spalla. Ma come si possono riconoscere le lesioni alla spalla e come si può capire il vero problema alla base?

DOLORE ALLA SPALLA

I dolori alla spalla possono essere principalmente innescati da una:

Nel primo caso si tratta di infiammazione di un tendine, una condizione transitoria che può però incidere con il tempo sulla salute della spalla. Nel secondo caso, la patologia è degenerativa e le soluzioni possono essere trattamenti mirati, quando possibile, o intervento chirurgico, se la tendinopatia è ad uno stadio avanzato.

La tendinopatia, al contrario di una tendinite, non solo prende in considerazione le lesioni e le rotture parziali dei tendini, quindi gli aspetti degenerativi, ma anche i livelli di infiammazione della spalla. Le lesioni possono essere di lieve entità, come microlesioni, ma possono raggiungere anche criticità come rottura. A seconda della diagnosi, sarà necessario operare nella maniera più adatta.

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CAUSE

I dolori alle spalle sono segnali di condizioni, transitorie o più gravi, da tenere sott’occhio. Le cause di un dolore alla spalla possono essere numerose. E sebbene nella maggior parte dei casi vi siano alla base tendinopatie, è possibile anche che i problemi scaturiscano da:

  • Posizioni scorrette
  • Ipermobilità della spalla
  • Osteoartrite
  • Frattura ossea
  • Problemi al collo che si estendono alla spalla

In base al problema diagnosticato, bisognerà ricorrere ad una terapia adatta che riesca, con o senza l’aiuto di farmaci, a recuperare le funzionalità.

DIAGNOSI

Il primo passo da compiere quando si accusa un dolore alla spalla è quello di rivolgersi ad un ortopedico traumatologo. Lo specialista attraverso una valutazione funzionale potrebbe capire di cosa si tratta anche in assenza di controprova o esami.

Se si avesse la necessità di approfondire, sia perché il medico voglia chiarire sul da farsi o per altri motivi, un esame NEER è il primo e il più veloce da svolgere, e consente di scoprire in particolare se vi sono micro o macro-lesioni al sovraspinato, il tendine superiore della spalla.

Infine, per andare ancora più nel dettaglio è possibile ricorrere a Radiografia, Ecografia e Risonanza Magnetica. Quest’ultima è di sicuro la più efficace e consente di individuare nei minimi dettagli eventuali condizioni alle spalle.

RIMEDI

In presenza di una tendinopatia o di una patologia alla spalla è importante trovare un rimedio per recuperare le capacità funzionali di muscoli e tendini.

Le soluzioni principali prevedono esercizi di:

  • Ginnastica posturale
  • Esercizi propriocettivi
  • Ginnastica correttiva
  • Fisioterapia

A queste, in caso di bisogno, potrebbero aggiungersi delle sedute di infiltrazioni di farmaci corticosteroidi, come ad esempio il cortisone.

In genere, riequilibrare la biomeccanica dei muscoli e i tendini coinvolti nel movimento della spalla con un approccio riabilitativo è la mossa vincente in ogni caso, non solo per prevenire, ma anche per evitare che le forme patologiche degenerino ancora.

INTERVENTO CHIRURGICO

In determinati casi, i più gravi, potrebbe essere necessario ricorrere ad un’operazione chirurgica. L’intervento è considerato dagli specialisti una soluzione non sempre definitiva quando la rottura dei tendini è superiore del 50%.

Tuttavia, intervenire chirurgicamente non è sinonimo di una risoluzione totale del problema. Di fatto, è da tenere in mente che con il passare degli anni, la capacità rigenerativa biologica dei tendini si riduce. Mentre, se la rottura tendinea presenta margini retrattili e il muscolo è infiltrato da cellule adipose, sarà difficile che il tendine possa guarire completamente.

È quindi indispensabile ottenere un quadro completo dello stato di salute dei tendini e della condizione cronica. Solo in seguito sarà possibile comprendere se l’intervento chirurgico potrà essere efficace.

RIMEDI DELLA NONNA

OLIO DI RICINO

L’olio di ricino è un rimedio eccezionale per la spalla sia per le sue proprietà anti infiammatorie che antibatteriche. È particolarmente ideale per le fratture ossee. Il miglior modo per adoperarlo è con un panno di cotone imbevuto e avvolto intorno alla parte interessata. Coperto, con nastro adesivo o garza sterile, per un paio di notti aiuta a rafforzare le ossa e a recuperare dalla frattura.

SUCCO D’ARANCIA

Sembra scontato, ma la vitamina C è una sostanza nutritiva indispensabile ed efficace. Le sue proprietà antiossidanti la rendono ideale per una dieta equilibrata e salutare. È incredibilmente utile per fortificare il sistema immunitario, ma ha un’ottima capacità anche di prevenire e riparare le lesioni. Negli adulti bastano circa 60 milligrammi al giorno, ossia un bicchiere di spremuta d’arancia per il fabbisogno quotidiano.

ARNICA DI MONTAGNA

L’arnica è tra le erbe più conosciute per le infiammazioni e gli infortuni muscolari. Ampiamente usata in omeopatia, questa erba è antinfiammatoria e analgesica in modo naturale. Le creme e gli oli all’arnica sono da applicare più volte al giorno sulle parti interessate per lenire il dolore e ridurre le infiammazioni.

CURCUMA

La curcuma è un ottimo alleato naturale e riesce a rendersi utile anche contro lesioni e fratture ossee. Questo è un farmaco naturale a tutti gli effetti con proprietà antiossidanti, antisettiche e anti infiammatorie. Per fratture e lesioni, bisogna mescolare un cucchiaino di curcuma in un bicchiere di latte e bere 2-3 volte al giorno.

IMPACCO D’ACQUA CALDA

Quando si ha a che fare con un’infiammazione dei tendini, gli impacchi di acqua calda aiutano a lenire il dolore e a migliorare la circolazione sanguigna nell’area interessata. È possibile anche applicare un asciugamano impregnato con acqua calda per più volte al giorno.

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FISIOTERAPIA CON IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

La fisioterapia per la spalla si può fare, con la prescrizione di uno specialista, attraverso il Servizio sanitario nazionale, in una struttura pubblica. Quanti cicli sono possibili in questa formula? Ogni regione ha una sua autonomia nello stabilire le regole per la copertura della fisioterapia: in genere, i cicli rimborsati non sono più di 1-2 all’anno.

QUANDO PREOCCUPARSI

Il dolore alla spalla, soprattutto se transitorio, o dovuto ad un trauma, non deve preoccupare. È necessario invece rivolgersi al medico di famiglia se in seguito a frattura o trauma il dolore non cessa anche dopo alcuni mesi. Mentre, bisogna identificare il problema quando il dolore può derivare da una tendinopatia, il dolore è cronico e peggiora nel tempo.

DOLORE ALLA SPALLA DOPO IL VACCINO

Capita che per diverse inoculazione di vaccini – tra queste anche per il Covid-19 – il braccio o la spalla su cui viene inserito l’ago possa indolenzirsi. In base a differenti studi, sembrerebbe che la reazione possa essere dovuta o ad una limitata infiammazione al vaccino o alle sostanze inecipienti o conservanti al suo interno. Ma in alcuni può anche essere una semplice reazione alla puntura dell’ago. Pertanto, il dolore alla spalla post vaccino è in genere normale e non deve preoccupare. Sebbene, in caso non scompaia da solo in pochi giorni, bisognerà rivolgersi al medico curante.

PREVENZIONE

La prevenzione è sempre la miglior arma a nostra disposizione per evitare non solo complicanze in futuro, ma che una determinata patologia si presenti nell’arco della vita. Quando si parla di muscoli, tendini e ossa della spalla, bisogna considerare di svolgere esercizi correttivi, sedere e camminare con la schiena dritta e le spalle non arcuate.

Quando si lavora, specie in operazioni pesanti, ma anche nello sport, è bene operare in maniera adeguata, con schiena dritta, senza eseguire movimenti bruschi e soprattutto, riscaldando i muscoli.

In caso di problemi del sistema scheletrico, è possibile praticare ginnastica correttiva, ma anche ricorrere a fisioterapia quando necessario. L’obesità e il sovrappeso tendono ad aumentare il rischio di infiammazioni localizzate. Pertanto, una dieta sana ed equilibrata, esercizio regolare, e abolire il sedentarismo possono essere tra le regole principali da seguire.

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