Donazioni di rene, Claudia lo cede al secondogenito dodicenne. E Mario di 82 anni al figlio cinquantenne

Due storie di grande generosità familiare che raccontano come stanno aumentando i trapianti di organi in Italia. Dove oltre 8mila persone sono in lista d’attesa per ricevere l’intervento

donazioni di rene

Claudia Bonetti è una donna che per la maternità ha cambiato vita. Psicologa, proprietaria di uno stabilimento balneare e di un negozio di abbigliamento a Pisa, ha deciso di lasciare tutto per dedicarsi ai suoi due figli. Gregorio e Edoardo.

DONAZIONE DI RENE

Ma la prova più difficile ha dovuta affrontarla quando si è accorta che il secondogenito Edoardo aveva problemi fisici. Arrancava, correva a fatica con i suoi amici e si stancava molto rapidamente. Da qui gli accertamenti fino a una diagnosi molto pesante: il bambino soffre di una patologia genetica piuttosto rara che causa insufficienza renale. Non è curabile e non è operabile. L’unica soluzione è il trapianto.

LE STORIE DI CHI HA DONATO UN RENE

A quel punto, dopo una serie di ricoveri e una lunga attesa, senza sbocchi, Claudia Bonetti decide il gesto più forte: è lei a donare il rene al figlio. L’operazione viene realizzata al Centro trapianti rene-pancreas dell’Azienda ospedaliera di Pisa, con un eccellente risultato e oggi Edoardo è un ragazzino felice, con una vita assolutamente normale.

LEGGI ANCHE: Trapianti e donazione degli organi in Italia, il 92 per cento degli italiani ha detto sì

DONARE UN RENE

Storia simile, di altrettanta generosità familiare, è avvenuta a Torino, all’ospedale Molinette. Qui un anziano signore di 82 anni, Mario, ha deciso di non perdere tempo per il figlio di 53 anni e gli ha donato il rene, consentendo anche a lui di sconfiggere una pericolosa insufficienza renale.

TRAPIANTI DI ORGANI IN ITALIA

Grazie anche alla solidarietà familiare, trapianti e donazioni di organi in Italia stanno aumentando, anche se a piccoli passi rispetto a quello che ormai il progresso della medicina ha reso possibile. Secondo gli ultimi dati disponibili, che si riferiscono al 2019, quindi prima del Covid-19, i trapianti di organi sono stati 3.813, dei quali 2.137 di rene. Allo stesso tempo di cono 8.615 persone in attesa di ricevere un organo e una platea di 1 milione e 600mila potenziali donatori.

PER APPROFONDIRE: Donare il sangue, benefici per chi dona. In alcuni paesi si paga, in Italia si fa un controllo gratis

COME SI DIVENTA DONATORI

Ci sono quattro modi per diventare donatori di organi. Il primo è quello di compilare una dichiarazione di volontà presso una Asl: l’elenco degli sportelli è disponibile sul sito www.trapianti.salute.gov.it. Secondo modo: iscriversi all’Aido, l’Associazione italiana per la donazione di organi e tessuti (www.aido.it). Terza possibilità: portare sempre con sé un foglio, datato e firmato, con il quale si esprime la volontà di donare gli organi. Quarta ipotesi: dichiarare la propria disponibilità in uno dei mille comuni dove è possibile. In questo modo automaticamente si viene inseriti nel Sistema informativo trapianti, ovvero l’anagrafe dei donatori.

Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere sempre aggiornato. Clicca qui!

STORIE DI GRANDE GENEROSITÀ:

Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
Torna in alto