DONNE IN AGRICOLTURA –
Pochi hanno notato che con gli ultimi dati sull’occupazione è arrivato un segnale incoraggiante: il lavoro c’è e aumenta nel settore dell’agricoltura. Come abbiamo scritto più di una volta, il ritorno nei campi non è soltanto una scelta di moda, una tendenza, ma anche un’opportunità di fare azienda e dare lavoro, specie ai giovani. La leva di questo movimento, ecco la novità più importante, è di marca femminile. Sono loro, le donne, a spingere sulla nuova agricoltura, dal biologico agli agriturismo, dalle nuove coltivazioni all’enogastronomia. Oggi in Italia, infatti, un’azienda agricola su tre è guidata da donne. E complessivamente le conduttrici femminili in agricoltura sono 532mila, mentre lavorano in agricoltura 1,3 milioni di donne (il 40 per cento dell’occupazione totale del settore). Sono numeri importanti, che valgono il doppio della Spagna (660mila addette) e il triplo di Francia e Germania (340mila lavoratrici femminili in agricoltura).
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AGRICOLTURA IN ROSA E IMPRENDITRICI AGRICOLE –
Quasi un terzo delle donne impegnate in agricoltura ha creato agriturismo, uno dei settori ormai vitali dell’economia italiana. Al Nord come al Sud. Mentre una buona fetta delle imprenditrici si presentano con una laurea e con ottime competenze. Un’agricoltura rosa è un segno importante di cambiamento del Paese, ed è anche il termometro di un soggetto fondamentale per un nuovo ciclo di sviluppo. Dove l’occupazione non è fittizia o drogata, ma frutto di attività redditizie, utili anche a conservare e proteggere il territorio italiano.
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