Meglio soli o accompagnati? La domanda non è banale, in quanto a qualsiasi età, da piccoli come da grandi, si rischia di sprecare la salute. Peggiorando la qualità del sonno se si dorme in compagnia, oppure rischiando la solitudine se si dorme da soli. Ecco quindi che si rende necessario valutare quanto fa bene o male dormire da soli o in compagnia.
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DORMIRE DA SOLI O IN COMPAGNIA
La risposta a questa domanda è complessa. È impossibile infatti poter dare un’unica soluzione alle miriadi di circostanze che vi si possono presentare. Tuttavia, in accordo con alcuni studi condotti dall’Università della Pennsylvania, si è evidenziato come tra il dormire da soli o in compagnia, aiuti molto più quest’ultima.
In particolar modo, attraverso la somministrazione di moduli alla popolazione, si è riusciti a comprendere come il sonno e anche il benessere psico-fisico fosse positivo nelle persone che dormivano in compagnia. È pur sempre chiaro che vi sono eccezioni e che i dati inerenti allo studio vogliono solo mostrare quanto per una coppia, il dormire insieme, sia un tocca sana naturale.
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PERCHÈ SI DORME MEGLIO CON IL PARTNER
In accordo con la ricerca condotta in Pennsylvania si è compreso che il dormire da soli o in compagni può davvero fare la differenza. E in particolare, dormire con il partner può migliorare diversi aspetti della vita così come quelli dell’organismo.
Condividere il letto con una persona a cui si è legati emotivamente consente di migliorare la qualità del sonno, regolarizzandolo e quindi incidendo su salute e benessere dell’individuo. Dormire bene poi contribuisce ad aumentare le difese immunitarie e quindi ad essere più forti in qualsiasi periodo dell’anno.
DORMIRE IN COMPAGNIA FA BENE AL CUORE
È vero, dormire in maniera equilibrata e per le giuste ore, ossia tra le 7 e le 9 ore per un adulto di mezza età, contribuisce a mantenere la pressione sanguigna nei livelli accettabili. Uno studio condotto dall’Università della Florida del Sud ha evidenziato una correlazione tra il dormire poco e male con un incremento di rischi cardiovascolari. Al contrario, un sonno regolare e profondo contribuisce al buon funzionamento di tutte le parti vitali del corpo.
Se a questo aggiungiamo il dormire in compagnia, allora entrano in gioco altri fattori a supporto come l’aumento della produzione di ossitocina. Quest’ultimo è un ormone che favorisce il legame tra le persone e quindi permette ai partner di sentirsi più al sicuro e a proprio agio. Questo ovviamente permette di dormire sogni sereni e a questo punto è appropriato affermare anche doro.
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BENEFICI DORMIRE INSIEME
Un punto decisamente a favore del dormire insieme arriva da una ricerca dell’Università dell’Arizona, con un team di esperti guidati dallo psichiatra Brandon Fuentes. Sono stati presi in esame più di mille adulti, dividendoli tra chi dormiva da solo, chi con il partner oppure con un bambino o anche con un animale domestico.
I risultati finali sono stati sorprendenti. Chi dorme in compagnia ha una qualità del sonno superiore rispetto a chi dorme da solo. Dorme più a lungo e meglio. Con l’unica eccezione dei bambini molto piccoli che possono disturbare le dormite dei genitori.
La spiegazione dei risultati da parte dei ricercatori dell’Arizona è di natura evolutiva: per millenni gli uomini hanno dormito uno accanto all’altro, quasi ammassati, per sicurezza o per stare più caldi. Dunque, dormire da soli è innaturale e non può fare bene come dormire in compagnia. Purché il partner del sonno sia una persona, o un animale, al quale siamo vicini per un legame affettivo.
Altri benefici del dormire insieme possono essere:
- Ci si addormenta più velocemente
- Si rischia meno di incorrere nelle Apnee notturne
- Possibilità ridotte di stress e ansia
- Sembra ridurre le probabilità di depressione
Il dormire insieme rende il letto un luogo più confortevole e sicuro. La tranquillità permette quindi di favorire i processi del sonno e migliorarne quindi anche gli aspetti più profondi. Un riposo in compagnia quindi può evitare le brevi interruzioni del respiro durante la notte, causa di un continuo svegliarsi. Ma permette di equilibrare anche gli stati emotivi e quindi allontanare elementi che compromettono la salute mentale dell’individuo.
BENEFICI DORMIRE SEPARATI
Dormire è un’attività biologica indispensabile che necessita della sua attenzione. Dormire insieme non è sempre un vantaggio. Soprattutto se uno dei due partner presenta manifestazioni di insonnia, russa oppure ha un sonno agitato.
Questi sono solo alcuni dei casi in cui bisognerebbe prendere in considerazione la soluzione alternativa di dormire in stanze diverse. Per molti questa è ancora vista come un’opzione drammatica o un tabù, quasi associato ad un possibile legame in pericolo. Eppure, quando si parla del sonno, bisogna poter affrontare la questione in maniera intelligente. Anche perché il dormire male, potrebbe far sorgere a lungo andare patologie spiacevoli.
Per evitare che ciò accada, oltre a contattare degli specialisti che in molti casi hanno la risposta al vostro quesito, è ipotizzabile la scelta del dormire soli. Ciò può aiutare a raggiungere le ore di sonno quotidiane consigliate e a salvaguardare la salute mentale dei due partner.
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BAMBINI A LETTO CON MAMMA E PAPÀ: FINO A QUANDO?
I bambini tendono a dormire con i genitori anche in età avanzata. Ma fino a quando questa è una scelta giusta?
Secondo l’American Academy of Pediatrics è consigliato non dormire con i bambini, in maniera continua, oltre il primo anno di vita. Tuttavia il dibattito resta aperto e in Italia questo è tollerato fino ai 3 anni. Ma il nocciolo della questione risiede proprio nella continuità dell’azione. Infatti, in casi sporadici, anche oltre i 5 anni, dormire con i figli non è un problema, a patto che sia un’eccezione e non la regola.
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