Traffico di droga e camorra, la prima udienza arriva 10 anni dopo gli arresti

Un altro episodio che conferma come in Italia la Giustizia non esiste. E conviene rubare. Il fascicolo in Procura è stato aperto nel 2006, ma la prima udienza preliminare è stata fissata per il luglio prossimo.

durata processi italia tempi biblici sentenze

DURATA PROCESSI IN ITALIA –

Ogni giorno scopriamo nuovi dettagli, nuovi episodi, nuovi racconti, sullo stesso tema: la Giustizia in Italia non esiste. In un Paese dove i processi hanno tempi biblici e ogni anno vengono prescritti 130mila processi penali, si può dire, senza timore di smentita, che conviene rubare. O anche commettere reati ben più gravi.

LEGGI ANCHE: Giustizia civile al collasso, in Italia i processi pendenti sono 5 milioni

DURATA PROCESSI CIVILI E PENALI IN ITALIA –

L’ultima storia l’abbiamo letta sul Corriere della Sera e arriva da Sulmona, in Abruzzo. Nel lontano 2007 i soliti Carabinieri riescono a incastrare una banda legata al traffico di droga controllato dalla camorra. Nove persone vengono arrestate con reati gravissimi e si sequestrano una ventina di chili di hashish e uno di cocaina. Una bella operazione, con un fascicolo aperto presso la Procura della Repubblica già nel 2006, dieci anni fa.

GIUSTIZIA IN ITALIA: ne parla Antonio Galdo in “Ultimi” (Einaudi), appena pubblicato

SENTENZE TRAFFICI DI DROGA –

Passa un decennio e sul piano giudiziario non accade nulla. Zero di zero. Il fascicolo sembra dormire negli uffici, tra ritardi, negligenze e il solito alibi della mancanza di personale. Solo nel maggio del 2015 viene firmata la richiesta di rinvio a giudizio per gli imputati, ma da quel momento inizia un altro periodo di lungo silenzio. E adesso il nuovo procuratore di L’Aquila, arrivato nell’ottobre scorso, ha deciso di accelerare il fascicolo fissando la prima udienza preliminare. Per il prossimo 7 luglio.

PER APPROFONDIRE: Giustizia e sprechi, le parcelle d’oro degli amministratori giudiziari dei beni dei boss

Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
Torna in alto