Carlo e Monica Grisorio non sono due estremisti dell’ambientalismo. Non predicano vite “a impatto zero“, non si truccano da francescani e non fanno i profeti di sciagura. Lui, Carlo, è un idraulico, lei, Monica, una dietista, e insieme hanno acquistato una casa di 130 metri quadrati in via Aosta, nel centro di Torino.
Hanno dovuto ristrutturarla, e qui è scattata la loro scelta radicale: costruire impianti e sistemi per ridurre al minimo i consumi energetici. E abituarsi, con i loro figli Mattia (otto anni) ed Elisa (sei anni) a stili di vita ispirati alla filosofia di Non sprecare.
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Così oggi l’appartamento dei Grisorio non consuma gas, mentre il riscaldamento arriva attraverso un impianto a pompe di calore. La raccolta dell’acqua piovana consente di avere consumi pari a zero nella bolletta, e l’energia elettrica, prodotta attraverso i pannelli solari, viene venduta sul libero mercato.
Quanto agli stili di vita, i Grisorio hanno completamente eliminato la plastica e l’acqua minerale, abituando i loro figli al consumo di acqua del rubinetto. Infine la mobilità. La mattina, per accompagnare i figli in due scuole diverse, i coniugi Grisorio sono costretti a utilizzare la macchina, ma il pomeriggio in città circolano solo a piedi, in bicicletta oppure con i mezzi pubblici.
Una famiglia non sprecona, non talebana, ma semplice ed efficace. Un buon esempio per chi crede nei nuovi stili di vita.
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