ECO STILISTA
Rosa antico, nuance salmone, beige e azzurri. Colori pastello, caldi, intensi, che si avvicinano alla tavolozza della natura. Da dove, in effetti, provengono.
ECO STILISTA ELEONORA RICCIO
Già, perché la collezione dell’eco-stilista Eleonora Riccio non solo è creata con tessuti organici, biologici ed eco-sostenibili, ma è anche e soprattutto una collezione di abiti improntati al non spreco dei prodotti ortofrutticoli. Come da antica tradizione tintoria, infatti, Eleonora tinge i suoi capi a mano, nel suo laboratorio, utilizzando cavoli, foglie di cipolla e bucce di avocado, recuperati nei suoi giri per mercatini rionali, i quali, contenti, collaborano donandole la frutta e la verdura ammaccata e non più vendibile quando non direttamente bucce e scarti.
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MODA ECOLOGICA
La moda di Eleonora è una moda green e assolutamente sostenibile, a fronte di un mondo, quello del pret-à-porter e del cosiddetto fast fashion, responsabile della seconda forma di inquinamento più voluminosa e nociva per il pianeta in termini di rifiuti, spreco di acqua e inquinamento da microplastiche. Senza contare le coltivazioni intensive delle fibre che l’industria tessile richiede. Sempre di più le aziende e i consumatori stanno assumendo una forte consapevolezza dell’impatto ambientale della moda, e proprio per dare una risposta a questa rinnovata attenzione, Eleonora si è piano piano appassionata alla possibilità di creare abiti a impatto zero. A partire dalla tintura dei capi.
Dopo una laurea all’ Accademia di costume e moda di Roma e primi lavori nella maison Ferré e Ferragamo, la creatività di Eleonora Riccio, si è spostata sempre di più verso la ricerca di tessuti eco-friendly e modalità di tintura che puntassero al recupero della centenaria tradizione dell’erboristeria applicata alla tintura dei capi. Unendo, così, la ricerca costante di nuovi colori, nuove sfumature e nuovi ortaggi da utilizzare, al recupero della frutta e della verdura destinata al secchio della spazzatura.
ELEONORA RICCIO
Così è nata la sua collezione, che ha già riscosso l’apprezzamento di numerose realtà industriali e produttive. Come Aboca, ad esempio, la quale ha scelto di mettere in vendita i foulard di Eleonora presso il suo Museo delle Erbe a San Sepolcro. Per un foulard ocra servono le bucce di tre melagrane, mentre per uno marrone occorrono dieci foglie di castagno e un preciso procedimento laborioso, lento che ha il sapore di una sapienza antica: dopo aver confezionato il capo, almeno in linea di massima, Eleonora lo immerge in pentoloni dove il materiale vegetale viene messo a macerare in infusioni di melograno, cipolla, carciofi, robbia o ginestra. E tanto altro.
Il laboratorio creativo di Eleonora Riccio si trova a Roma, nel quartiere Monteverde, anticamente quartiere di orti e piccolo paese nella città, dal fascino sospeso costruito intorno a uno dei più grandi parchi della Capitale. Già soprannominato agri-atelier, è qua che Eleonora crea, tinge e confeziona i suoi capi, che vanno dalle semplici t-shirt agli accessori arrivando anche a capi di haute couture molto costosi. I prezzi? Non così proibitivi, non più di quanto si pagherebbe per un capo di design. Sfatando anche il mito che la sostenibilità sia necessariamente esageratamente costosa.
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ECO-FASHION
Fondamentale andare in direzione di una moda etica e sostenibile, e sono le stesse maison ad averlo capito, assecondando una domanda in costante crescita in una nicchia di mercato che ha, però, grandi potenzialità di espansione. L’agro-fashion è una realtà sempre più presente e viva, ed è proprio per questo che l’associazione Donne in Campo, collegata alla Confederazione Italiana Agricoltori, ha appena lanciato un marchio registrato, Agritessuti, mettendo in rete tutte le realtà produttive, le creatività, il know-how e le idee che ruotano intorno alla moda green. Segnale di una grande sensibilità nel cogliere le potenzialità di queste innovativa filiera basata sull’ economia circolare e il riuso degli scarti della produzione agricola per creare tessuti e colori.
(Immagine in evidenza e a corredo del testo tratte dalla pagina Facebook di Eleonora Riccio)
MODA ETICA E SOSTENIBILE:
- Spazzuk, una storia di moda sostenibile con protagonista un donna del Molise. Alessandra è tornata in Italia, ha vinto il cancro, e produce abiti zero sprechi (foto)
- Orange Fiber, i tessuti realizzati attraverso il recupero delle bucce di arancia
- Piñatex: la pelle fatta con l’ananas. Ecologica, etica, sostenibile e poco costosa
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