Ecologici e low cost. Ecco i Mondiali francesi di sci.

Addio grandeur. La Francia lancia i Mondiali del popolo, formula low cost. un segnale forte voluto da Sarkozy. Per la prima volta gli spettatori non spenderanno neppure un euro per assistere alle imprese dei campioni della neve. Tutto gratis. Nella speranza che l’affluenza turistica compensi il mancato introito ai botteghini. La crisi economica globale ha […]

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Addio grandeur. La Francia lancia i Mondiali del popolo, formula low cost. un segnale forte voluto da Sarkozy. Per la prima volta gli spettatori non spenderanno neppure un euro per assistere alle imprese dei campioni della neve. Tutto gratis. Nella speranza che l’affluenza turistica compensi il mancato introito ai botteghini. La crisi economica globale ha colpito anche il mondo dello sport e lo sci non e’ certo immune da tagli e bilanci risicati. Lo sanno bene le squadre che per far quadrare i conti devono fare i miracoli tra allenamenti, trasferte e materiali.

Cosi’ la Val d’Ise’re, entrata nella storia come una delle poche localita’ ad aver ospitato tre grandi eventi (coppa del mondo, Olimpiadi di Albertville, quelle di Alberto Tomba, e ora i Mondiali) viaggia al risparmio. Il grande regista della rassegna iridata, Jean-Claude Killy, una delle leggende dello sci, ha scommesso su questa scelta. E cavalcato un’altra tendenza del momento: non solo economia, ma anche ecologia. Un altro segnale forte. Divieto di accesso alle vetture inquinanti, i trasporti (motoslitte incluse) saranno garantiti da mezzi elettrici. Ci si potra’ spostare in treno, 1 euro il costo del biglietto, o con bus puliti e gratuiti. L’attenzione all’ambiente e’ massima, a costo di rendere tutto forse un po’ scomodo. Per preservare un look montano, gli organizzatori metteranno a disposizione dei turisti perfino dei calesse. E, per mantenere le strade costantemente innevate, sara’ vietato gettare sale.

L’intero budget della manifestazione, 35 milioni di euro piu’ 5 per la cura delle piste, e’ destinato nella quasi totalita’ ad opere permanenti che verranno riciclate a fine Mondiali. E la federazione internazionale si e’ accollata gran parte degli oneri organizzativi grazie alla copertura dei diritti tv e degli sponsor.

Anche la cerimonia d’apertura, curata nella coreografia, ieri e’ stata all’insegna del low cost, senza eccessi. I fuochi d’artificio hanno illuminato il parterre, i bambini delle scuole hanno sfilato sventolando le bandiere delle 74 nazioni. Lo spettacolo ha avuto come protagoniste le due montagne, la Solaise e la Bellevarde, che si incontrano formando la V di Val d’Ise’re. E proprio quest’ultima pista che ha fama di dura, ripida, selettiva, consente agli spettatori di ammirare dalla zona del traguardo quasi tutto il percorso che e’ in campo aperto e con passaggi mozzafiato. La terribile Bellevarde pero’ agli italiani ha sempre portato fortuna, da Thoeni a Gros e Tomba. Ghiaccio vivo, qui ci vuole il talento: gli azzurri sono caricati a palla dopo la doppietta di domenica di Moelgg e Rocca a Garmisch.

Ieri le donne e gli uomini-jet hanno provato il tracciato, mentre le squadre maschili delle discipline tecniche sono sbarcate in Francia solo in tarda serata, come lo squadrone austriaco. I tifosi francesi sono attesi in massa per la libera maschile (sabato alle 11) e per lo slalom maschile (nella giornata di chiusura), in cui si candida per l’oro l’idolo locale Jean-Baptiste Grange. Tutto e’ pronto, da oggi si gareggia.

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