Un nuovo materiale è diventato protagonista nell’abbigliamento: l’ecopelle. Ma di cosa si parla concretamente quando si usa questa parola? È una valida alternativa ad altre soluzioni? In questo articolo cercheremo di capirlo meglio. Introdotto a partire dagli anni Novanta, l’ecopelle è il tentativo di ricercare materiali alternativi al cuoio a ridotto impatto ambientale. È conosciuta anche con il nome di ecocuoio e pelle ecologica.
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Cos’è l’ecopelle?
La parola ha una sua storia e con essa un’evoluzione di significato. Quando è stata adoperata per la prima volta designava un materiale artificiale simile alla pelle ottenuto da polimeri derivati dal petrolio, quindi, per intenderci, simile alla plastica e non ecologico. Questo, tuttavia, non è il significato attuale del termine ecopelle, con il quale oggi si intende una vera pelle lavorata nel rispetto della pelle, da distinguere dalla vera pelle che ha un livello qualitativo più pregiato. A regolare il tutto, una legge ben precisa, approvata nel 2011, che ha conosciuto anch’essa una sua evoluzione: l’ultimo aggiornamento risale al 2013. In pratica, la legge prevede precisi «requisiti minimi» (sia nella lavorazione sia nelle caratteristiche del prodotto finito), a difesa della trasparenza e nell’interesse del consumatore, affinché un prodotto, per esempio un sandalo, possa definirsi in ecopelle, a ridotto impatto ambientale, di cuoio ecologico.
Come viene fatta
L’ecopelle è un prodotto doppiamente sostenibile. Innanzitutto per il fatto che si ricava soltanto dagli animali: bovini, caprini, ovini e suini. E poi perché recupera, in un’ottica di economia circolare, la pelle grezza degli animali allevati a fini alimentari, cioè per produrre carne, latte e derivati del latte. A quel punto, attraverso il procedimento della concia, si ferma la decomposizione naturale della pelle, rendendola adatta per l’abbigliamento e anche per articoli di arredamento.
Che differenza c’è tra ecopelle e similpelle?
L’ecopelle, essendo un tipo di pelle lavorata con metodi più naturali, in grado di garantire una maggiore sostenibilità del prodotto e del processo di fabbricazione, presenta differenze sostanziali con lavera pelle e la similpelle.
- La vera pelle (o cuoio) è un materiale di origine animale conciato con prodotti chimici che servono a impedirne il naturale processo di decomposizione. Si tratta di un materiale costoso e pregiato, grazie alla sua capacità di durare nel tempo.
- La parola ecopelle riguarda tutte quelle pelli animali conciate con tecniche naturali a basso impatto animale, secondo un sistema di tecniche che tutelano la salute di produttore e consumatore. Da un punto di vista economico, è più costosa della vera pelle.
- Esiste infine la similpelle, una pelle sintetica lavorata con resine o materiali sintetici per assumere un aspetto simile a quello della pelle. Rispetto a vera pelle ed ecopelle, la similpelle ha una qualità inferiore e dura meno a lungo. In ogni caso, la similpelle è un prodotto che contiene materiali derivati dal petrolio: i capi possono essere fatti anche con un certo stile, i prezzi sono competitivi, ma l’impatto ambientale è molto significativo.
Nella moda viene impiegata non solo nella produzione di gonne, giacche, abiti, ma soprattutto nel campo degli accessori. Oltre alle borse, si possono trovare, in ecopelle, calzature di vario genere, ad esempio sandali e ciabatte.
Quanto dura l’ecopelle?
In generale, la pelle sintetica dura molto meno dell’ecopelle. E anche questo spiega la differenza di prezzo, che invece è a vantaggio della pelle sintetica. Facciamo l’esempio di un divano: in finta pelle difficilmente dura più di 4-5 anni. Tanto è vero che gli arredatori consigliano di rivestirlo con la stoffa, proprio per conservarlo più a lungo. Un divano in ecopelle, invece, ha vita lunga, e se viene ben curato dura almeno diedi anni. L’ecopelle è spesso associata alla plastica: vero o falso? Alla luce degli elementi i che abbiamo fornito in questo articolo, possiamo affermare che questa associazione aveva senso negli anni Novanta, nella prima definizione del termine ecopelle. Ma la storia, qualsiasi storia, si caratterizza per il cambiamento e quella dell’ecopelle non fa eccezione. Con la ridefinizione del termine, oggi non ha più senso associare la parola ecopelle al termine plastica, dal momento che non sono più impiegate tecniche di questo tipo nella la sua lavorazione, bensì tecniche ecologiche e a ridotto impatto ambientale. Bisognerà stare attenti a non confondere l’ecopelle con altri materiali che invece possono adoperare materie di origine petrolifera.
Capi di abbigliamento e accessori in ecopelle
Vero e proprio oggetto di culto è il chiodo che può essere il compagno di una vita. È di tendenza anche nella moda sposa, con l’avvento di uno stile biker o casual. Non mancano poi gonne, pantaloni e giacche in generale. Naturalmente gli accessori, a cominciare da borse, zaini e zainetti, sia da uomo che da donna; i diversi marchi usano l’ecopelle in tantissimi stili diversi. Infine, le calzature sia invernali, come gli stivali, e quelle estive, su tutti sandali e ciabatte.
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