Educare alla meraviglia. Un metodo semplice, chiaro, ma molto potente, per coltivare negli studenti, sia a scuola sia all’università, il piacere per lo stupore, per la sorpresa che ti aiuta a guardare il mondo con occhi diversi. In tempi di crisi dell’educazione, servono nuove strade da battere, e questa proposta è molto utile per rafforzare saggezza e creatività dei giovani. E anche per frenare le loro tendenze al bullismo.
Nel libro Educare alla meraviglia (edizioni Meridiana), il teologo americano Matthew Fox parte dal problema dell’abbandono scolastico per poi proporre un manifesto che reindirizza le ragioni per cui si educa. Una serie di proposte per far fronte alla crisi dell’educazione, che riguarda tutto il mondo. Il libro del teologo statunitense è un vero e proprio manifesto che sconvolge e reindirizza le ragioni per cui si educa. Per lui, l’educazione non riguarda soltanto i bambini e i giovani ma gli adulti. Educare non è compito esclusivo della scuola e dell’università. È necessario che gli insegnanti trasmettano il gusto e la gioia, l’utilità e l’efficacia di vivere la vita come apprendimento. Educare allo stupore è di fondamentale per stimolare la creatività delle persone. Non è un caso che l’80% degli studenti universitari della California non sia contento dei corsi che frequenta.
Le scuole e le università, oggi, producono competizione, separazione e ostilità tra gli studenti. I casi di bullismo aumentano di anno in anno, in tutto il mondo, e il senso della comunità viene messo da parte in nome dell’individualismo. Educare alla meraviglia, invece, consentirebbe a tante università di formare degli adulti, prima che dei professionisti, dotati di spirito di squadra e della gioia di condividere le proprie esperienze e competenze. Quindi, l’educazione alla meraviglia conduce al di là della semplice conoscenza. Ecco alcuni vantaggi che potremmo trarre:
- Saggezza. Lo stupore ci rende saggi perché provoca delle esperienze memorabili risvegliando il rispetto e la gratitudine verso gli altri.
- Previene il bullismo. L’educazione riduce l’inclinazione alla competizione e la ghettizzazione dei giovani, allontanandoli dalla criminalità.
- Creatività. Mettere l’arte al centro dell’educazione dei giovani, li aiuta a non annoiarsi e stimola l’apprendimento.
- Compassione. Un’educazione che aiuti i giovani a condividere le gioie e i dolori aiuta a creare una società dove tutti sono vincenti e nessuno è perdente.
- Sperimentare la curiosità: incoraggiare le domande, non cercando di rispondere subito con certezze, ma esplorando insieme le risposte. Lasciar spazio al “non so” e all’incertezza è fondamentale per stimolare la ricerca.
- Vivificare i sensi: aiutare a riscoprire la bellezza del mondo attraverso tutti i sensi.L’ascolto dei suoni, l’osservazione dei dettagli, il tocco degli oggetti, il profumo dei fiori, il gusto dei cibi. Ogni esperienza sensoriale può essere un’occasione per sorprendersi.
- Riconoscere la bellezza nelle piccole cose: a volte la meraviglia sta nei dettagli più quotidiani, come una foglia che cambia colore, una nuvola che sembra una forma familiare, o il movimento delle onde. Insegnare a fermarsi e osservare.
- La connessione con la natura: la natura è sempre un’incredibile fonte di meraviglia. Passeggiare nei boschi, guardare un tramonto o semplicemente osservare un animale possono essere occasioni straordinarie di stupore.
- Stimolare la creatività: l’arte, la musica, la lettura e la scrittura sono vie potenti per alimentare la meraviglia. La creatività aiuta a guardare il mondo sotto prospettive nuove e diverse.
- Condividere e raccontare storie: Raccontare storie di scoperta e di bellezza, sia storie personali che storie immaginate, aiuta a stimolare il desiderio di esplorare e di cercare nuove esperienze.
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