EDUCAZIONE PARENTALE IN ITALIA –
La maggior parte delle persone crede che la scuola sia obbligatoria, che le forze dell’ordine intervengano qualora non si assolva al diritto/dovere di mandare a scuola i propri figli. In realtà non è la scuola ad essere obbligatoria ma l’istruzione. Molte famiglie, da qualche anno, stanno passando da una istruzione tradizionale, svolta nelle scuole, ad una educazione parentale, tenuta in casa dagli stessi genitori o da tutor. Molti sono i motivi che spingono le famiglie a provvedere diversamente ad istruire la prole, primo tra tutti quello etico/morale e pedagogico: una educazione sostenibile, che va incontro ai tempi del bambino, non uniformandolo agli altri e mantenendo la sua unicità e peculiarità.
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EDUCAZIONE PARENTALE NORMATIVA –
Sul modello on line da compilare per l’iscrizione a scuola dei propri figli si legge: Le famiglie che – al fine di garantire l’assolvimento dell’obbligo di istruzione – intendano provvedere in proprio alla istruzione dei minori soggetti all’obbligo, devono, ai sensi dell’art. 1, comma 4, del Decreto Legislativo 25 aprile 2005, n. 76, “dimostrare di averne la capacità tecnica o economica e darne comunicazione anno per anno alla competente autorità, che provvede agli opportuni controlli”. Pertanto, la scuola non esercita un potere di autorizzazione in senso stretto, ma un semplice accertamento della sussistenza dei requisiti tecnici ed economici.
SCUOLA FAMILIARE –
Una volta presa la decisione di istruire il proprio figlio in casa o attraverso una rete di supporto tra famiglie dette di homeschoolers, si compila il suddetto modulo on line informando la scuola della scelta compiuta. E’ fondamentale questo passaggio per non incorrere in multe e sanzioni. Nel caso della scuola primaria di primo e secondo grado, ogni anno, alla fine dell’anno scolastico, sono previsti gli esami per passare alla classe successiva mentre per quanto riguarda la scuola dell’infanzia non è necessario alcun modulo.
Una educazione diversa, in cui i bambini imparano i concetti basilari o più complessi attraverso una istruzione rispettosa di tempi e peculiarità di ciascuno. Solitamente i genitori che scelgono questo tipo di formula sono convinti che i bambini apprendano in maniera più consapevole in casa che a scuola dove ogni cosa è preimpostata e studiata per la maggioranza senza andare incontro alle esigenze dei singoli.
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