Bacche di acai: a cosa servono e come si usano

Secondo alcuni studi scientifici, contengono una quantità di antiossidanti superiore ai mirtilli rossi e neri, alle fragole ed ai lamponi. Ma le proprietà delle bacche di acai, i frutti di una palma molto diffusa nella regione del Sud America, non si fermano qui. E riguardano anche le ossa e, indirettamente, il sistema cardiovascolare.

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Cosa sono

Dall’aspetto simile a quello dei mirtilli, le bacche di Acai possiedono un elevato contenuto di antiossidanti in grado di rallentare l’invecchiamento ma anche calcio, ferro, proteine, vitamine A e C, minerali, fitosteroli utili contro il colesterolo cattivo e lipidi naturali. Inoltre, le bacche di Acai sono energizzanti, fanno bene alla pelle e ai capelli, sono un ottimo alleato contro lo stress, sono in grado di accelerare il metabolismo e proprio per questo utili per ridurre i chili di troppo.

Ma non solo: le bacche di Acai sono un rimedio naturale utile anche per coloro che soffrono di problemi digestivi. Hanno proprietà disintossicanti e contengono fibre vegetali importanti per la salute dell’intestino.

E non è tutto: più di uno studio ha confermato che l’ Acai ha un apporto proteico paragonabile a quello di un uovo, cosa mai accaduta prima con un vegetale. Una vera e propria medicina naturale quindi.

Benefici

A parte le proprietà come antiossidanti, le bacche di acai sono indicate come rimedio naturale con una serie di effetti positivi che, per il momento, non hanno ancora avuto una certificazione ufficiale da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare. In particolare:

Aiutano ad abbassare il colesterolo
Sono utili contro l’artrosi
Possono contrastare la disfunzione erettile
Contribuiscono alla perdita di peso grazie al loro effetto saziante
Depurano l’organismo
Regolarizzano l’intestino

Come si usano

Le bacche di acai si possono utilizzare sotto forma di polvere disidratata, succhi, sciroppi e integratori alimentari. L’uso più frequente, e utile per i benefici, è comunque quello del succo di acai, che in commercio si trova anche nella versione surgelata.

Dove si comprano

In commercio, in particolar modo in erboristeria o nei negozi e supermercati biologici trovate la polpa, i succhi, gli integratori o la polvere di bacche di Acai, quest’ultima deve essere disciolta in acqua o frullati. Se possibile preferite sempre il prodotto naturale alle capsule vegetali.

Come si preparano succhi e snack di acai

La polpa di Acai può essere consumata ghiacciata e frullata o appena scongelata. Per uno snack salutare unite nel frullatore l’acai con un cucchiaino di miele grezzo o di zucchero di canna oppure con frutta come mele e banane o con dello yogurt. Un altro frullato delizioso può essere preparato con l’acai, le bacche di Goji, banana e cacao grezzo. Trovate la ricetta qui.

Ricette con le bacche di acai

E che ne dite di una deliziosa coppa di sorbetto di polpa d’Acai con granella e fettine di banana? Il procedimento è molto semplice, ecco come prepararla: procuratevi 100 grammi di polpa congelata, 70 ml di spremuta d’arancia o di sciroppo di Guaranà, Agave o Stevia e frullate il tutto. Otterrete così una crema da gustare in abbinamento con due cucchiai di cereali tostati.

E sapete che l’Acai è perfetta anche per insaporire le carni bianche, il pesce o le verdure? Dopo aver scongelato la polpa, scaldatela in un pentolino a bagnomaria, aggiungete un cucchiaino di farina, un pizzico di sale e un cucchiaio di olio d’oliva, frullate il tutto e utilizzate la salsa ottenuta come condimento.

Controindicazioni

Durante la gravidanza e l’allattamento è assolutamente sconsigliato l’uso di prodotti a base di bacche di acai. Anche chi soffre di allergie ai pollini è preferibile che rinunci alle bacche di acai. Mentre bisogna sempre tenere presente che le bacche di acai sono energizzanti e hanno effetti stimolanti, tipo quelli della caffeina: un uso eccessivo può portare ansia e insonnia.

Sfruttamento

Ma la vera controindicazione delle bacche di acai è lo scandaloso sfruttamento riservato alle persone che le raccolgono. In Brasile, il paese dove c’è la più alta concentrazione dell'”oro viola”, l’esportazione di bacche di acai è cresciuta, negli ultimi anni, del 1.500 per cento. Un ettaro di acai rende 6.700 dollari l’anno, contro gli 820 dollari della soia. Una cesta di acai viene pagata 22 euro, e i piccoli raccoglitori devono scalare palme alte fino a 30 metri, rischiando la vita. E in cambio di una manciata di dollari al giorno.