«L’indifferenza è la paralisi dell’anima, una morte prematura» (Anton Cechov)

L'indifferente brucia i sentimenti, non prova l'ebbrezza della curiosità, ha lo sguardo puntato sul suo ombelico. Ed è condannato alla solitudine

effetti negativi indifferenza

Provate a fare un test: a quante persone, nella vostra vita, siete davvero interessate? Quante entrano dritte nel vostro cuore, vi colpiscono anche con il più banale dei gesti? Poche, molto poche. Questo non significa che siete persone cattive, ciniche, oppure spente. In realtà l’indifferenza è uno dei tanti affluenti del grande fiume della globalizzazione, quello che ha stravolto, nel bene e nel male, i nostri stili di vita e anche il nostro modo di stare insieme. Più siamo diventati tanti e grandi, più tutto si è ingigantito, e meno riusciamo a vedere l’altro, specie se lo spazio, per paradosso, lo allontana da noi.

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  • L’indifferenza raffredda i sentimenti. Una persona indifferente è condannata a varcare la soglia della solitudine, il suo cuore non si accende mai, Per nessuno. Invecchiando prima del tempo, l’indifferente è come una candela che si spegne, neanche troppo lentamente.
  • L’indifferenza avvelena il pozzo della curiosità. Abbinata spesso al cinismo, l’indifferenza è uno stato di torpore rispetto al mondo che ci circonda. La curiosità non riesce a farsi largo, la conoscenza ristagna. lo sguardo è puntato solo su proprio ombelico.
  • L’indifferenza è una sconfitta. Secondo Einstein, la pericolosità del mondo non deriva dalla  naturale malvagità dell’uomo, ma dall’indifferenza di quanti assistono a questa malvagità senza muovere un dito. Sono uomini e donne che hanno perso la loro scommessa per una vita piena.

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