Luci spente a Parigi, per non sprecare energia elettrica e risparmiare sulle bollette private e pubbliche. Ma anche per migliorare la situazione dell’inquinamento in città. E’ scattato il piano dell’amministrazione comunale che prevede luci spente all’una di notte nei monumenti pubblici, nelle chiese e nelle stazioni, ma anche nei negozi e negli uffici. Uniche eccezioni previste al nuovo regolamento riguardano zone di particolare interesse turistico, ma dovranno essere comunque autorizzate dal prefetto.
PARIGI SPEGNE LE LUCI
Ciascun luogo avrà un nuovo orario per l’accensione degli impianti. Nei negozi, per esempio, le luci potranno essere accese, insegne comprese, dalle otto del mattino all’una di notte; nei monumenti, invece, soltanto dal tramonto fino all’una di notte. Chi sgarra è colpito da una multa che parte da 750 euro.
Il programma dell’amministrazione, non a caso intitolato “Illuminazione di notte per niente”, è molto ambizioso. L’obiettivo è un risparmio delle bollette pari a 200 milioni di euro, pari al consumo energetico, per un anno, di una comunitò di 750mila persone e all’intera produzione annua di una centrale nucleare. Inoltre l’amministrazione conta di coinvolgere i cittadini e le autorità dei singoli municipi per poi passare alla fase due del piano: i tagli dell’illuminazione stradale, un’altra fonte di enormi sprechi (in Italia gli impianti costano 1 miliardo di euro l’anno).
“Siamo agli inizi di un percorso e vogliamo andare molto lontano” dice Delphine Batho, ministro dell’Ambiente del governo francese, fiera del suo progetto di efficienza energetica “l’illuminazione, quando non è necessaria, non è soltanto un grave spreco di risorse pubbliche e private, ma anche una pesante fonte di inquinamento. Con la nostra operazione contiamo di tagliare le emissioni di gas serra soltanto nell’area urbana di Parigi di una quota attorno al 30 per cento”.
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.