Che cosa pensano gli italiani dei consumi dell’acqua? Dove vedono i maggiori punti critici? E come hanno cambiato i loro stili di vita per ridurre gli sprechi? A queste domande risponde una ricerca di Ipsos, per conto del gruppo Finish. Con molte sorprese.
Indice degli argomenti
CHE COS’È LA SICCITÀ
La prima preoccupazione, in termini di fattori di rischio, riguarda le eccellenze del settore agroalimentare, un pericolo visto dal 97 per cento degli italiani. Per scarsità d’acqua, per fenomeni atmosferici legati all’emergenza climatica, per la siccità. D’altra parte l’agricoltura made in Italy è proprio uno dei settori più colpiti dalla riduzione di acqua disponibile, dall’erosione dei terreni con relativi aumenti di fenomeni di desertificazione e siccità. E stiamo parlando di un settore vitale per il sistema Paese: un comparto che complessivamente vale ricavi per 31,3 miliardi di euro, record europeo, prima della Francia (302 miliardi di euro) e della Spagna (29,3 miliardi di euro).
COLPA ANCHE DELLO SCIOGLIMENTO DEI GHIACCIAI
Poi c’è una seconda fascia di preoccupazioni, rispetto alla riduzione dell’acqua disponibile abbinata alla crisi climatica, e riguarda il progressivo scioglimento dei ghiacciai (il timore è condiviso dal 24 per cento degli italiani) e la consapevolezza dei problemi infrastrutturali che colpiscono la rete, con enormi dispersione di acqua, specie nelle regioni del Sud. Solo per fare un esempio: nelle tre maggiori città siciliane, Palermo, Catania e Messina, la dispersione dell’acqua pubblica è attorno al 50 per cento.
CHE COSA COMPORTA LA MANCANZA DI ACQUA
Terzo punto: gli stili di vita. La sostenibilità è ormai una parola declinata da tutti gli italiani(il 97 per cento degli interpellati da Ipsos) e, concretamente, c’è una stragrande maggioranza di persone diventate molto attente all’obiettivo di ridurre gli sprechi di acqua, a partire da quelli domestici: si tratta del 77 per cento degli intervistati.
Se la lotta agli sprechi di acqua e di cibo (l’83 per cento degli italiani dichiara di avere ridotto lo sperpero degli alimenti in casa) è così condivisa, allo stesso modo gli italiani sono convinti (57 per cento) che la mancanza di acqua possa avere un impatto devastante per l’agricoltura made in Italia, e chiedono agli agricoltori (42 per cento) di dare il loro contributo per migliorare i sistemi di irrigazione e renderli più efficienti. Cioè con meno sprechi di acqua.
PER APPROFONDIRE: L’acqua è vita. Impariamo a non sprecarla, a partire dai piccoli gesti quotidiani
PROGETTO ACQUA NELLE NOSTRE MANI
La tecnologia può avere un ruolo essenziale rispetto a questi obiettivi invocati a gran voce dai cittadini, come conferma la ricerca Ipsos, e intanto procede il progetto Acqua nelle nostre mani di Finish in collaborazione con Future Food Institute. Nel 2020 sono stati portati avanti interventi per rendere più funzionale la distribuzione idrica nel Cilento, a supporto della produzione di pomodorino giallo e di altre eccellenze agroalimentari della zona. Per il 2021 è il turno del limone IGP dell’Etna, con l’obiettivo di arrivare a risparmiare fino a 100 milioni di litri di acqua per la coltivazione di questo unico e meraviglioso agrume siciliano.
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