Emily Graham, la seienne tutto pepe che lotta contro il riscaldamento globale

Dai banchi del consiglio comunale della sua cittadina in Inghilterra, Carlisle, lancia un appello accorato ai grandi: "Fate qualcosa prima che sia troppo tardi". A testimonianza, ancora una volta, che il futuro è dei bambini e delle bambine

bambina contro il riscaldamento globale

EMILY GRAHAM

Coraggio da vendere, determinazione, piglio battagliero e cerchietto a tenere su una cascata di capelli biondissimi.
Dai banchi del Consiglio Comunale di Carlisle, una cittadina di centomila abitanti nel Nord Ovest dell’Inghilterra, si scaglia contro il riscaldamento globale, quel Global Warning salito prepotentemente in cima all’agenda setting dei giornali e dei potenti del mondo  grazie alla quindicenne Greta Thunberg e allo straordinario seguito di giovani e giovanissimi che ritrovano l’impegno verso i temi ambientali.

Nel discorso che ha preparato, appassionato e molto convincente, Emily ha esortato tutti e tutte a intervenire in difesa dell’ambiente, prendendo decisioni veloci e provvedimenti urgenti. Non c’è tempo, è questo il pensiero alla base dell’intervento della Graham, che ha lasciato piacevolmente colpiti tutti gli astanti. Perché Emily ha soltanto sei anni, ed è già una bambina saggia e piena di passione per ciò che fa. Come una politica navigata si occupa già di politica scolastica, è consigliera nella sua scuola elementare di Brompton, ed ha molto a cuore il problema di un mondo che sta soffrendo.

LEGGI ANCHE: L’avvocata che vuole preservare il futuro dei bambini dai rischi dei cambiamenti climatici

BAMBINA CONTRO IL RISCALDAMENTO GLOBALE

Rivolgendosi agli altri consiglieri presenti in sala, ha esortato tutti e tutte ad assumersi le responsabilità che si addicono a chi, concretamente, può prendere decisioni in materia ambientale che riguardano un futuro che apparterrà ai bambini e alle bambine. Ogni piccolo gesto, deciso e fatto nell’immediato, può cambiare le cose, per evitare che a Emily, a Greta e a tutti i ragazzi e le ragazze di oggi sia consegnato un mondo non solo non all’altezza dei loro sogni ma anche molto malato. Una casa, insomma, che sta bruciando.

Emily si rende conto di non essere in grado, adesso, di poter cambiare nel concreto le cose: le mancano altri dodici anni, infatti, per raggiungere i 18 anni necessari a poter essere eletta, ma non poteva proprio stare in silenzio. La passione ecologista la ha assorbita in famiglia, dalla sorella maggiore già attivista, e dai suoi genitori, che le hanno sempre insegnato uno stile di vita il più possibile sostenibile e rispettoso dell’ambiente in cui abitiamo.

emily graham
Emily Graham, sei anni, durante il suo intervento

GLOBAL WARMING

Sei anni, un maglioncino rosso, la voglia di cambiare il mondo (come ha iniziato il suo discorso) e le idee molto, molto chiare.

Il global warming è realtà, nonostante chi lo neghi sia anche tra chi, visti i posti di rilievo che occupa, dovrebbe combatterlo: la temperatura della Terra, stimano gli esperti, arriverà ad aumentare anche di 6 gradi, con conseguenze assolutamente catastrofiche di cui possiamo già vedere qualche anteprima. Dalle catastrofi naturali, allo scioglimento dei ghiacciai, alla perdita di interi ecosistemi. Non possiamo permettercelo, dobbiamo riuscire ad invertire questa tendenza.

Partendo da noi, perché ogni decisione individuale può fare la differenza: partire dalle piccole realtà, parlare di economia circolare, green, sostenibilità e responsabilità ambientale delle aziende. Mettere in gioco parole d’ordine quali risparmio energetico, energie rinnovabili, mobilità sostenibile, riforestazione.

Il tempo stringe, ma, per invertire la rotta, basterebbe partire dalla piccola Emily, 6 anni, che pare proprio saperne molto più dei grandi. A dimostrazione del fatto che, fuor di metafora, ancora una volta, il futuro del mondo è nelle mani dei bambini.

(Immagine di copertina e a corredo del testo tratte dal portale online Caserta Web, che si ringrazia)

STORIE DI ATTIVISTE CORAGGIOSE:

 

 

Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
Torna in alto