Emissioni di gas serra in Italia stanno diminuendo

Meno 47,3 per cento nel 2023 grazie innanzitutto alle rinnovabili. In controtendenza il settori dei trasporti, responsabile del 28 per cento delle emissioni nocive: qui stannp persino aumentando

emissioni gas serra

Non ci sono soltanto cattive notizie sulla crisi climatica e sull’inquinamento in Italia. L’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) ha pubblicato un report dal quale risulta che in Italia le emissioni di gas serra nel 2023 sono diminuite del 26 per cento rispetto al 1990, confermando e incrementando il trend positivo dell’anno precedente, il 2022, quando le emissioni del gas serra erano diminuite del 6,6 per cento rispetto al 1990. Questo risultato, che fa ben sperare per il futuro, si deve innanzitutto all’aumento della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili e al miglioramento dell’efficienza energetica. Grazie a questi due fattori, il settore dell’energia è riuscito a ridurre le proprie emissioni di gas serra del 47,3 per cento. Bene anche i settori delle industrie manifatturiere e delle costruzioni, che hanno registrato un calo delle emissioni di gas serra del 45,2 per cento.

Il punto critico in questo scenario decisamente positivo riguarda il settore dei trasporti che ha un peso importante nell’inquinamento e nella crisi climatica: il 28 per cento delle emissioni nocive in Italia arrivano da qui, e di questa percentuale, una buona fetta (il 90 per cento) è causata dal trasporto su strada, privato e pubblico. Nel caso dei trasporti, l’andamento della curva delle emissioni di gas serra è decisamente in controtendenza rispetto al resto: c’è stato un aumento del 7 per cento dei gas serra  nel 2023. Le spiegazioni, anche in questo caso, sono semplici e chiare. Abbiamo un parco auto private  molto inquinante, mentre sia l’elettrico sia l’ibrido rallentano nelle vendite a causa dei prezzi troppo alti e incompatibili con l’idea dell’auto come prodotto mass market; e va ancora peggio nel campo del trasporto pubblico, dominato da autobus che, nel complesso, sono i più vecchi e inquinanti d’Europa.

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